Welfare aziendale 2022: fringe benefit con soglia 600 euro
Il Decreto Aiuti- bis ha stabilito l’innalzamento della soglia dei fringe benefit non soggetti a imposte fiscali. Nello specifico, si passa dalla soglia di 258,23 euro a 600 euro. Si tratta senza ombra di dubbio di un grande e importante sostegno al reddito e ai consumi dei lavoratori e delle imprese. Vediamo insieme nel dettaglio tutte le informazioni da conoscere in merito a questo cambiamento nel welfare aziendale 2022.
Fringe benefit e welfare aziendale 2022
Ci sono voluti mesi e mesi di discussioni e dibattiti, ma alla fine si è arrivati a una soluzione. La soglia di esenzione dei fringe benefit è stata raddoppiata. La notizia è ufficiale poiché è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2022, entrando in vigore a partire dal giorno dopo. Il Welfare aziendale 2022 vede quindi alzare la soglia di esenzione fiscale legata ai fringe benefit, precisamente da 258,23 euro a 600 euro.
Tutto questo si traduce nella possibilità da parte delle aziende di ampliare la propria offerta sulla propria piattaforma welfare aziendale. Un incremento della soglia del valore massimo defiscalizzato, che certamente può dare un po’ di sollievo ai portafogli dei lavoratori dipendenti.
Soglia a 600 euro: cosa significa?
I fringe benefit si concretizzano in beni e servizi che vengono erogati dall’azienda a favore dei lavoratori dipendenti. Questo grazie alle politiche di welfare aziendale degli ultimi anni. I suddetti beni e servizi non concorrono nella formazione del reddito di lavoro dipendente e, oltretutto, sono esenti dalle tasse e imposte fino al limite pari a 600 euro.
Per l’anno 2022, quello oggetto dell’innalzamento della soglia defiscalizzata, sono considerati fringe benefit anche gli importi erogati o rimborsati ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle bollette. Ci riferiamo ai rincari che stiamo subendo negli ultimi mesi e che incidono notevolmente sulle tasche dei lavoratori. Ed è così che il pagamento delle utenze domestiche, sarà supportato dall’impresa stessa, attraverso somme rimborsate o erogate.
Se ti stai chiedendo se i 200 euro sono inclusi, la risposta è no. I 200 euro relativi al bonus benzina (erogabili fino al 12 gennaio 2023) si sommano al tetto dei 600 euro.
Ricordiamo, inoltre, che i 600 euro sono esenti da contribuzione e impostazione fiscale.
In virtù del principio di cassa allargato, che il totale per ogni singolo soggetto è pari a 800 euro (600+200). Inoltre, le somme erogate devono essere trasferite ai lavoratori entro e non oltre il 12 gennaio 2023.
Welfare aziendale e vantaggi per le imprese
Grazie all’innalzamento della soglia dei fringe benefit aziendali, si potranno generare nuovi consumi, tornando così a far girare nuovamente l’economia. Ma non solo. Il welfare aziendale, infatti, ricopre un vero e proprio ruolo sociale. Grazie al welfare aziendale, le imprese fidelizzano e si avvicinano maggiormente alla realtà societaria. Tra i tanti vantaggi, ricordiamo il beneficio legato all’abbattimento del costo del lavoro, che permette alle aziende di pagare meno imposte e ai soggetti privati di aumentare il proprio potere d’acquisto.
Riassumendo, il datore di lavoro può fornire dei beni e servizi esenti da imposizione fiscale e contribuzione, così come segue:
- 200 euro bonus benzina
- 600 euro per i fringe benefit
Per un valore totale da parte dello Stato di 800 euro.
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