Spendere meno per i dipendenti e allo stesso tempo renderli felici?
Sembra impossibile ma col welfare aziendale risparmi imposte e contributi concedendo ai dipendenti una serie di benefit. Scopri come approfittare di questa opportunità!
Cos’è il welfare aziendale?
Il welfare cos’è? Il welfare aziende rappresenta uno strumento a supporto dei lavoratori. Consiste in un insieme di benefit di carattere non monetario che un’azienda può offrire ai propri dipendenti per remunerare parte del loro lavoro.
Anche se in Italia il welfare aziendale non è diffuso come in altri Paesi, è disciplinato nel Tuir ed è stato modificato e rafforzato dalla Legge di Bilancio 2017.
A titolo esemplificativo tra i benefit detassati troviamo: i viaggi ricreativi, i check up medici, le visite specialistiche, le rette per corsi sportivi, gli abbonamenti a riviste e quotidiani, i biglietti per spettacoli, i buoni spesa e la retta per l’asilo.
Quali sono i vantaggi del welfare aziendale?
Il sistema del welfare aziendale insieme ad altri benefit rappresenta un vantaggio sia per il lavoratore che per l’azienda. Nel dettaglio comporta benefici di natura fiscale e sociale, ovvero:
- dal punto di vista fiscale i benefit erogati sotto forma di welfare sono esclusi dalla tassazione o sono soggetti a una tassazione agevolata;
- dal punto di vista sociale i benefit aumentano il benessere dei dipendenti e migliorano la reputazione dell’azienda.
Come funziona il welfare aziendale?
La Legge di Bilancio ha stabilito le tipologie di erogazioni che rientrano nel welfare aziendale, in particolare si tratta di tutte quelle prestazioni, opere e servizi aventi finalità educative, di istruzione, di assistenza sociale e sanitaria corrisposti al lavoratore in natura o sotto forma di rimborso spese, ad esempio le spese scolastiche, i buoni pasto, la frequenza di ludoteche, le borse di studio etc.
Tali erogazioni non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente e sono escluse dalla tassazione fiscale e contributiva e in quanto tali rappresentano un vantaggio sia per l’impresa che per il lavoratore.
Quali altri benefit sono previsti?
Oltre alle erogazioni in natura, la disciplina ha stabilito un regime fiscale agevolato per quei benefit di natura monetaria che l’azienda concede ai propri dipendenti, si tratta in particolare di:
- premi di risultato ossia quelle somme di ammontare variabile erogate in virtù di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione;
- somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa che rappresentano una forma alternativa di retribuzione e che non consistono nell’attribuzione di quote di partecipazione al capitale sociale.
In alternativa il lavoratore può scegliere di convertire tali benefici in beni o servizi, o sostituire in tutto o in parte le somme erogate con:
- contributi alle forme pensionistiche complementari;
- contributi di assistenza sanitaria;
Il valore delle azioni ricevute in sostituzione delle somme non sarà soggetto all’imposta sostitutiva né concorrerà a formare il reddito di lavoro dipendente.
WELFARE: Come funziona il regime agevolato per i premi in denaro?
I benefit erogati al dipendente in denaro non possono essere esclusi dalla tassazione, ma sono soggetti a un regime agevolato che prevede l’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali del 10% sui premi di risultato e sulle somme corrisposte a titolo di partecipazione al reddito, in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali.
L’imposta sostitutiva del 10% si applica sui seguenti premi:
- per i premi di risultati e per gli utili distribuiti il limite di importo ammesso sale a € 3.000 lordi rispetto a € 2.000 del 2016;
- per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro il limite di importo passa da € 2.500 a € 4.000.
Quali sono i soggetti beneficiari?
Il regime fiscale di vantaggio è riservato ai datori di lavoro e ai dipendenti titolari di reddito di lavoro subordinato purché questo nell’anno precedente non abbia superato il limite di € 80.000, importo aumentato rispetto ai € 50.000 del 2016.
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