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Situazioni contabili fine anno: ecco perché sono utili

SOMMARIO

Verificare per tempo le proiezioni di fine anno è importante per prevenire le brutte sorprese, alleggerire il carico fiscale della tua azienda e garantirti la permanenza in eventuali regimi fiscali agevolati.

Chiedi aiuto al commercialista, il suo ruolo in questa fase è fondamentale. Ecco perché…

Il commercialista, oltre a far rispettare la normativa, deve prospettarti le conseguenze fiscali derivanti dalle operazioni economiche poste in essere, permettendoti di intraprendere per tempo le opportune misure correttive, nel rispetto assoluto della legge. Come? Attraverso precise situazioni contabili periodiche idonee a:

  • simulare il reddito di fine anno;
  • verificare la congruità dei ricavi/compensi rispetto agli studi di settore;
  • calcolare la previsione d’imposta in base al reddito stimato;
  • verificare l’eventuale permanenza in un regime fiscale agevolato.

In questo articolo verifichiamo come utilizzare le situazioni contabili sia nel regime semplificato e quindi per attività soggette agli studi di settore, sia nei regimi fiscali agevolati.

A cosa servono le situazioni contabili periodiche?

Le situazioni contabili infrannuali hanno l’obiettivo di fornire informazioni sull’andamento del fatturato nel corso d’esercizio, con particolare riferimento all’utile conseguito, e soprattutto costituiscono la base di partenza per le proiezioni di fine anno.

Ma come faccio a conoscere in anticipo il reddito di fine anno?

Conoscere in anticipo il reddito di fine anno è possibile perché:

  • la maggior parte dei costi sono fissi per ciascuna annualità;
  • i costi variabili, legati all’ammontare dei ricavi o compensi, sono comunque gestibili con buona discrezionalità;
  • gli investimenti in beni strumentali variano poco da anno in anno, o se variano lo si sa comunque con anticipo, e in ogni caso hanno una scarsa rilevanza nel calcolo dello studio.

Cosa sono gli “studi di settore”?

Gli studi di settore sono uno strumento di ausilio per la dichiarazione dei redditi dei contribuenti, utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per predisporre gli accertamenti e per valutare la capacità reddituale di ciascuna attività economica. Lo scostamento dei ricavi o compensi dichiarati dal contribuente, rispetto a quelli attribuibili sulla base dello studio di settore, rappresenta una presunzione semplice su cui basare gli accertamenti. In questo modo l’Ufficio ottiene l’inversione dell’onere della prova in quanto spetta al contribuente la dimostrazione dell’infondatezza degli studi rispetto alla propria situazione reale.

Quali sono i vantaggi di saper anticipare il risultato dello studio di settore?

Le proiezioni di fine anno degli studi di settore ti permettono di conoscere con largo anticipo:

  • i ricavi o i compensi da dichiarare ai fini della congruità;
  • l’importo massimo di ogni tipologia di costi;
  • di conseguenza, le imposte da pagare.

In che modo le previsioni di reddito aiutano a diminuire il carico fiscale?

A seguito dell’applicazione degli studi di settore, possono verificarsi diverse situazioni, tra le quali analizziamo le seguenti:

  • il totale dei ricavi o compensi dichiarati è inferiore rispetto al minimale determinato sulla base degli studi di settore; in tal caso, se il contribuente decide di adeguarsi, verserà imposte maggiori rispetto a quelle che a parità di reddito avrebbe pagato in assenza dello studio;
  • il totale dei ricavi o compensi dichiarati è superiore rispetto al minimale determinato dallo studio; in tal caso si pagheranno più imposte rispetto a quelle che sarebbero derivate dall’adozione di adeguate politiche fiscali come ad esempio effettuare investimenti oppure posticipare i compensi rimandando all’esercizio successivo alcune prestazioni.

Entrambe le situazioni analizzate sono penalizzanti, infatti la prima determina un esborso maggiore di imposte dovute all’adeguamento, mentre la seconda sottrae risorse utili da utilizzare nell’attività in quanto destinate al pagamento di maggiori imposte (infatti, ad esempio, conoscendo i dati per tempo si sarebbero potuti effettuare investimenti).

A cosa servono le situazioni contabili nel regime forfettario?

Come tutti sappiamo, per rimanere nel regime fiscale forfettario occorre rispettare i seguenti limiti:

  • ricavi inferiori alla soglia prevista per il codice attività;
  • spese per collaboratori inferiori a € 5.000 annui;
  • valore dei beni strumentali inferiore a € 20.000.

Attraverso le situazioni contabili periodiche è possibile monitorare l’andamento del fatturato e quindi il rispetto del limite.

Nel caso in cui venga superato anche un solo limite, dall’anno successivo occorrerà applicare il regime ordinario sia fiscale che contributivo, venendo meno anche lo sconto contributivo del 35%.

A differenza del vecchio regime dei minimi, tuttavia, la fuoriuscita dal regime forfettario non ne preclude il successivo riaccesso se vengono nuovamente rispettati i parametri stabiliti; inoltre, sempre a differenza del regime dei minimi, non è prevista l’immediata fuoriuscita dal regime forfettario in caso di superamento del limite di fatturato in misura superiore al 50%.

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