Hai sostenuto spese all’estero in uno Stato membro dell’Unione Europea per conto della tua azienda italiana? In molti casi, puoi richiedere il rimborso dell’IVA estera pagata. Vediamo come funziona la procedura per il rimborso IVA UE e cosa bisogna sapere per ottenere l’accredito.
Capita spesso, nell’ambito della propria attività professionale, di recarsi all’estero e di acquistare beni e servizi. In questi casi, per gli acquisti effettuati nei paesi UE, quando il costo sostenuto è comprensivo dell’IVA che, con la Direttiva Europea 2008/9 (recepita in Italia con il D.L. 18/2010), è possibile richiedere il rimborso IVA estera. Questo grazie a una procedura snella e relativamente rapida.
📌Per gli acquisti effettuati in Paesi extra UE, invece, l’IVA è recuperabile solo in presenza di particolari accordi tra Stati. Attualmente, i Paesi coinvolti sono Svizzera, Norvegia e Israele.
🧾 Quali spese danno diritto ai rimborsi IVA estera?
Ogni Stato membro stabilisce in autonomia le categorie di spese ammesse al rimborso, ma tra le più comuni troviamo:
- Carburanti e spese di trasporto;
- Vitto e alloggio;
- Costi di rappresentanza o pubblicità;
- Ingressi a fiere, corsi e seminari;
- Noleggio veicoli o attrezzature.
⚠️ Attenzione: alcuni Paesi possono escludere specifiche categorie (es. ristoranti o alberghi).
Nella domanda di rimborso inviata via web, occorre inserire la descrizione dei beni per i quali si richiede il rimborso dell’IVA. Questo avviene in base alla “Tabella contenente i codici da utilizzare per la descrizione dei beni acquistati” – pdf.
🔎 Chi può richiedere il rimborso dell’IVA estera?
Possono richiedere il rimborso dell’IVA versata in un altro Stato membro le aziende e i professionisti con Partita IVA italiana che:
- Non sono stabiliti nello Stato UE in cui è stata pagata l’IVA;
- Non hanno effettuato operazioni imponibili in quello Stato (ad eccezione di alcune operazioni accessorie);
- Hanno sostenuto spese legate alla propria attività economica (es. fiere, viaggi di lavoro, formazione, ristorazione, ecc.).
Per approfondire le operazioni che richiedono una Partita IVA valida a livello europeo, leggi anche 👉 la guida alla Partita IVA comunitaria.
🛑Soggetti esclusi dal rimborso credito IVA UE
La domanda di rimborso per l’IVA assolta in altri stati UE non può essere inoltrata quando il richiedente:
- non ha svolto un’attività d’impresa, arte o professione;
- è un contribuente minimo o un soggetto che si è avvalso del regime speciale per i produttori agricoli;
- ha effettuato unicamente operazioni esenti o non soggette che non danno diritto alla detrazione dell’imposta ai sensi degli articoli 19 e seguenti.
🧾Come funziona la richiesta di rimborso IVA UE?
La richiesta di rimborso può essere:
- trimestrale e può essere presentata a partire dal primo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento fino al 30 settembre dell’anno successivo;
- annuale e può essere presentata a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello oggetto della richiesta di rimborso ed entro il 30 settembre dello stesso anno.
Se il contribuente vanta un credito IVA per un periodo inferiore a tre mesi, potrà richiederne il rimborso utilizzando la richiesta annuale. Ad esempio, se un contribuente è in possesso di fatture per i mesi di aprile e giugno (ma non di maggio) non può chiedere il rimborso per il II trimestre. Lo potrà fare soltanto con la richiesta annuale. Per le richieste relative a un trimestre, l’importo minimo rimborsabile è di € 400 (per importi inferiori la richiesta sarà annuale). Per le richieste annuali, invece, l’importo minimo rimborsabile è di € 50.
📅 Quali sono i termini per presentare la domanda?
La richiesta di rimborso IVA estera deve essere presentata entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
Esempio: le fatture del 2024 devono essere presentate entro il 30 settembre 2025.
🛠️ Come si presenta la domanda di Rimborso IVA Estero?
La trasmissione può essere effettuata tramite:
- consegna diretta;
- servizio postale;
- “corriere espresso”.
La richiesta di rimborso, che deve essere effettuata utilizzando il modello IVA 79, deve essere indirizzata a: Centro Operativo di Pescara – via Rio Sparto, 21 – 65129 Pescara.
Negli ultimi due casi farà fede la data di spedizione. Non saranno ritenute valide le istanze pervenute via fax o per posta elettronica.
❗️Errori da evitare
Ecco alcuni degli errori più comuni che causano ritardi o rigetti della richiesta:
- allegare fatture mancanti o illeggibili;
- indicare spese non rimborsabili (es. pranzi, regali, carburante per uso non professionale);
- compilare male il campo IBAN o dati del beneficiario;
- presentare la domanda oltre i termini.
Verifica sempre i requisiti specifici del Paese in cui hai sostenuto la spesa.
Per ulteriori informazioni o assistenza,
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