Il 28 febbraio è ultimo giorno per richiedere la riduzione contributi INPS per le ditte individuali che adottano il Regime forfettario.
Infatti, i contribuenti forfettari, titolari di ditte individuali iscritte in Camera di Commercio, possono richiedere la riduzione INPS ed ottenere lo sconto del 35% dei contributi da versare alla Gestione Commercianti ed Artigiani.
Attenzione, per i professionisti iscritti alla gestione separata INPS non ci sono riduzioni di aliquota. Vediamo come funziona la riduzione regime forfettario contributi inps e come richiederla.
Come si calcolano i contributi dovuti alla Gestione Commercianti ed Artigiani INPS ?
Una ditta individuale, iscritta in Camera di Commercio, è obbligata all’iscrizione gestione IVS artigiani e commercianti INPS. In tal caso contributi da versare all’INPS si calcolano:
- sul reddito minimale stabiliti per l’anno di riferimento, dovuti indipendentemente dal reddito prodotto (per intenderci i famosi € 3.800 circa sono calcolati su un reddito minimale di € 15.710);
- a percentuale sul reddito eccedente il minimale entro un massimale annuo.
Come funziona la riduzione contributi INPS per i forfettari?
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto la possibilità, per le ditte individuali che optavano per il regime forfettario di iscriversi alla Gestione serparata INPS. Pertanto, e solo per l’anno 2005, le ditte individuali forfettarie erano tenute ad effettuare il versamento dei contributi in percentuale sulla base del reddito dichiarato.
La legge di stabilità 2016 ha introdotto la riduzione dei contributi INPS per le ditte individuali iscritte alla Gestione Commercianti ed Artigiani dell’INPS. Lo sconto è riconosciuto alle ditte individuali che adottano il regime forfettario e consiste nell’abbattimento del 35% dei contributi INPS da versare, sia sulla quota minimale fissa, sia sulla parte in percentuale eccedente il minimale. L’agevolazione è prevista anche per il 2019 non essendo state introdotte nuove modifiche riguardo alla contribuzione agevolata.
Chi può usufruire della riduzione contributi INPS?
L’accesso al regime previdenziale agevolato è consentito alle persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano attività di impresa e aderiscono al regime fiscale forfettario ai sensi dell’art. 1 co 54 della Legge n.190/2014.
L’INPS inoltre ha precisato che non è più possibile cumulare il regime fiscale agevolato contemporaneamente ad altri benefici. Infatti, ad esempio per i pensionati INPS ultra 65enni, non potranno più usufruire contemporaneamente del regime contributivo agevolato e della riduzione contributiva del 50%.
Come presentare la richiesta per usufruire dello sconto INPS?
Lo sconto contribuito INPS non avviene in modo automatico ma per opzione che può essere esercitata presentando la dichiarazione di adesione all’INPS in via telematica; e più precisamente per:
- i titolari di partita IVA che hanno avviato l’attività nel 2016, devono presentare la domanda direttamente online sul sito dell’INPS entro il 28 febbraio di ogni anno;
- le partite IVA aperte nel 2017 che hanno aderito al regime forfettario, devono presentare l’istanza sempre in modalità telematica e nel più breve tempo possibile dal momento in cui risulta avvenuta l’iscrizione alla gestione previdenziale INPS.
- i titolari di partita IVA forfettaria ed hanno hanno già presentato domanda, continueranno ad applicare l’agevolazione contributiva anche negli anni successivi.
Scadenza della domanda per la riduzione contributi INPS
La richiesta di riduzione contributi IVA, quando si apre partita IVA, deve essere presentata nel più breve tempo possibile o meglio contemporaneamente all’apertura della posizione contributiva del nuovo imprenditore. Invece, per coloro che passano al forfettario da un regime ordinario, l’istanza per poter usufruire dello sconto INPS va presentata all’INPS entro il 28 febbraio.
Infine, lo sconto contributivo si rinnova automaticamente ogni anno per coloro hanno già effettuato la richiesta negli anni precedenti a meno che il contribuente non presenti richiesta di revoca.
Quando si perde il diritto alla riduzione contributi INPS?
L’uscita dal regime previdenziale agevolato può avvenire per tre cause principali per:
- perdita dei requisiti per godere del beneficio;
- scelta del contribuente;
- comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate all’INPS della mancata adesione al regime fiscale agevolato o per insussistenza dei requisiti richiesti. In entrambi i casi il regime contributivo ordinario sarà ripristinato con effetto retroattivo.
Nei casi di perdita dei requisiti o di uscita volontaria il contribuente darne tempestiva comunicazione all’INPS presentando l’apposita dichiarazione. In tal caso il regime contributivo ordinario sarà ripristinato a partire dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello in cui viene presentata l’istanza.
Il regime previdenziale agevolato non può essere adottato nuovamente dal contribuente che ne è fuoriscito volontariamente o che è stato escluso per insussistenza dei requisiti.
Come si calcano i contributi INPS nel regime forfettario?
La base imponibile su cui calcolare i contributi dovuti ai fini INPS è il reddito determinato forfetariamente ai fini fiscali. Il contribuente che opta per il regime previdenziale agevolato dovrà versare i contributi eccedenti il minimale in acconto e a saldo alle normali scadenze della dichiarazione dei redditi.
I contributi fissi sul reddito minimale pari ad euro 2.400 circa vanno versato in quattro soluzioni alle seguenti scadente:
- 16 febbraio
- 16 maggio
- 22 agosto
- 16 novembre
Cosa succede in caso di mancata presentazione della domanda?
Se la domanda per usufruire dello sconto contributivo del 35% non viene presentata o viene presentata oltre la scadenza, l’accesso al regime contributivo agevolato è precluso. Tuttavia, per l’anno successivo sarà possibile presentare una nuova domanda se permangono i requisiti per l’accesso al regime forfettario.
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2 risposte-
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il regime agrvolato lg. 190/2014 ( contributi calcolati sul reddito ) e la riduzione dei contributi del 35 % sono cumulabili ?
Mi spiego se chiedo il regime agevolato ed ho un reddito di 10.000 euro, non verso i contributi inps trimestrali, ma alle scadenze della dichiarazione dei redditi; posso chiedere anche la riduzione del 35 %.
Grazie
SAlve,
credo che faccia confusione. I contributi vanno pagati regolarmente anche se chiede la riduzione ma ovviamente usufruendo dello sconto.
Cordialità