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Regime Forfettario e lavoro dipendente: quali i limiti?

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Regime forfettario e lavoro dipendente: ecco le novità

SOMMARIO

Se in un post precedente avevamo analizzato “Convivenze felici e tassazioni al minimo: il caso ottimale dell’accoppiata Regime Forfettario e Lavoro Dipendente.” Oggi invece ci soffermiamo sulle vicissitudini dei lavoratori dipendenti che decidono di aprire partita iva con il regime forfettario.
Vediamo nel dettaglio come funziona l’accoppiata regime forfettario e lavoro dipendente alla luce delle ultime novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024.

Requisiti per Accedere al Regime Forfettario 2025 con Lavoro Dipendente

Per poter aderire al regime forfettario nel 2025, un lavoratore dipendente deve rispettare due condizioni principali:

  • Reddito da lavoro dipendente e/o assimilato inferiore a 35.000 euro nell’anno precedente.
  • Tale soglia non rileva quando il rapporto di lavoro dipendente è cessato nell’anno precedente (sempre che in quello stesso anno non sia stato percepito un reddito di pensione o un reddito di lavoro dipendente derivante da un altro rapporto di lavoro).

💡 Se soddisfi questi requisiti, puoi aprire una Partita IVA con regime forfettario senza problemi!

Quando un Lavoratore Dipendente NON può Accedere al Forfettario?

Esistono alcune limitazioni che impediscono ai lavoratori dipendenti di aderire al regime forfettario:

❌ Se il reddito da lavoro dipendente e/o assimilato supera i 35.000 euro annui. ❌ Se il lavoro autonomo viene svolto in modo prevalente per lo stesso datore di lavoro (o ex datore di lavoro nei due anni precedenti). ❌ Se si è soci di una SRL, SNC o SAS con attività riconducibile alla propria.

🔍 Vuoi sapere se puoi accedere al regime forfettario? Consulta la nostra guida 👉 Guida Regime Forfettario 2025

Forfettari e dipendenti: la storia

Legge di stabilità 2015

Se con la Legge di Stabilità 2015 si precludeva il connubio “Regime Forfettario e Lavoro Dipendente”, con la Legge di Stabilità per il 2016 veniva introdotta un limite di reddito ai lavoratori dipendenti che decidevano di applicare il regime forfettario. Fino al 2018, infatti, la possibilità di accedere al forfettario era preclusa solamente a coloro che avevano un reddito di lavoro dipendente e assimilato superiore a 30.000 euro.

Legge di bilancio 2019

La Legge di Bilancio 2019 ha ulteriormente modificato il “Regime forfettario e lavoro dipendente. Ha eliminato la causa ostativa che impediva l’accesso al regime forfettario per i lavoratori dipendenti con un reddito superiore a 30.000 euro. Inoltre, ha introdotto una nuova barriera all’ingresso. Con la nuova normativa “non possono adottare il regime forfettario coloro che nel biennio precedente erano assunti come dipendenti o collaboratori e che intendano svolgere l’attività d’impresa o professionale in maniera prevalente nei confronti del precedente datore di lavoro”. Infine, il limite dei 30.000 è stato reintrodotto dalla legge di bilancio 2020.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 9 del 10 aprile 2019, ha fornito una serie di indicazioni sulle modalità di applicazione del regime forfettario. Analizziamo nel dettaglio i chiarimenti forniti i merito al binomio Regime Forfettario e Lavoro Dipendente.

Legge di bilancio 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha apportato nuove modifiche al regime forfettario. In particolare, ha innalzato il limite di reddito per i lavoratori dipendenti che desiderano aderire al regime, portandolo da 30.000 a 35.000 euro. Questo ampliamento consente a una platea più ampia di lavoratori dipendenti e assimilati di accedere al regime agevolato, dando così maggiore flessibilità nella scelta del regime fiscale.

Calcolo fatturato prevalente regime forfettario

La causa ostativa menzionata fa riferimento all’attività esercitata “prevalentemente” nei confronti di datori di lavoro ovvero di soggetti direttamente o indirettamente a essi riconducibili con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la verifica del requisito della prevalenza va effettuata solo al termine del periodo d’imposta.

Per esempio, un contribuente che ha avuto un rapporto di lavoro terminato nel 2018, se apre partita IVA può applicare il regime forfettario nel 2019, ma se al termine dell’esercizio ha fatturato prevalentemente nei confronti del suo precedente datore di lavoro non potrà applicare il regime forfettario nel 2020.

Per calcolare la prevalenza occorre considerare i ricavi conseguiti e i compensi percepiti nei confronti dei datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o nei confronti dei quali il contribuente abbia svolto la propria attività lavorativa negli ultimi due periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro.

ATTENZIONE: si verifica la prevalenza quando i ricavi conseguiti e i compensi percepiti nell’anno nei confronti dei datori di lavoro ovvero dei soggetti a essi riconducibili siano in ogni caso superiori al 50%.

Rapporto di lavoro dipendente e partita IVA in essere

La causa ostativa non opera quando il contribuente percepisce sia redditi di lavoro autonomo (o d’impresa) sia redditi di lavoro dipendente (o assimilati) nei confronti del medesimo datore di lavoro prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2019, .

A titolo di esempio, si pensi al caso di un contribuente che svolge l’attività di “ex guardia medica” e l’attività di medico di base. Dallo svolgimento dell’attività di guardia medica percepisce un reddito di lavoro dipendente, mentre dallo svolgimento dell’attività di assistenza ai mutuati percepisce un reddito di lavoro autonomo dalla medesima ASL di competenza. In tal caso, qualora il duplice rapporto di lavoro (autonomo e dipendente) permanga senza subire alcuna modifica sostanziale, non potrà applicarsi la causa ostativa in esame.

Regime forfettario per praticanti

I soggetti che aprono partita IVA, a seguito del periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni, possono accedere al regime forfettario.

Tale esclusione è limitata ai soli lavoratori autonomi, i quali, pertanto, pur lavorando con carattere di prevalenza nei confronti di soggetti presso i quali hanno svolto l’attività di tirocinante, possono, in presenza degli altri requisiti previsti dalla disposizione normativa, applicare il regime forfettario.

Vantaggi del binomio “Regime forfettario e lavoro dipendente”

Fatta queste importanti precisazioni, il Regime Forfettario rappresenta la scelta migliore per un lavoratore dipendente. Infatti, normalmente quando si adotta il regime forfettario non è possibile usufruire delle detrazioni e deduzioni previste per l’IRPEF. Unica eccezione è quella per i contribuenti che hanno, oltre la partita iva forfettaria, anche altri redditi assoggettati a IRPEF, quali per esempio redditi da lavoro dipendente.

In questo caso è possibile usufruire di tutti i vantaggi del regime forfettario senza perdere le deduzioni e detrazioni IRPEF. Il beneficio realizzato è doppio in quanto:

  • è possibile usufruire delle deduzione e detrazioni IRPEF con il reddito di lavoro dipendente
  • il reddito di lavoro dipendente non si cumula con il reddito di lavoro autonomo

Per scoprire quando un lavoratore dipendente può aprire partita IVA e come funzionano i contributi INPS per un lavoratore dipendente che apre partita IVA, consulta il nostro post al seguente link: Regime Forfettario e Lavoro Dipendente

🔗 Approfondimenti utili:

🚀 Inizia subito! Il regime forfettario è il modo più semplice per avviare la tua attività da dipendente!

💡 Se vuoi aprire una Partita IVA con regime forfettario e hai dubbi, contattaci!

13 risposte
  1. Buongiorno,
    sono un fisioterapista con contratto part time a tempo indeterminato presso struttura privata., con reddito lordo annuo sotto i 30.000€.
    Ho intenzione di aprire la p.iva in regime forfettario per esercitare in libera professione come fisioterapista. In questo caso ho diritto all’agevolazione ridotta al 5% per i primi 5 anni? Oppure non ne posso beneficiare in quanto andrei ad eseguire la stessa attività professionale?
    Grazie

    1. Salve Simone,
      se intende aprire la Partita IVA in regime forfettario per svolgere l’attività di fisioterapista, è possibile accedere all’aliquota ridotta al 5% per i primi 5 anni, ma solo se vengono rispettati determinati requisiti.
      In particolare, l’attività non deve costituire una mera prosecuzione di quella svolta come lavoratore dipendente. Tuttavia, la normativa prevede alcune eccezioni da valutare caso per caso.
      Per sicurezza, le consiglio di effettuare una valutazione più approfondita del suo caso specifico, considerando tutti i dettagli della sua attività. Se desidera un supporto personalizzato, può prenotare una consulenza con il nostro studio.
      Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti!
      Un saluto,
      Cordiali saluti,
      Dott.ssa Michela Edma Vernieri Cotugno
      📧 info@ilcommercialistaonline.it | 🌐 http://www.ilcommercialistaonline.it

  2. Buongiorno…
    Sono un fisioterapista laureato 2024, gennaio 2025 ho aperto p.iva reg.forfetario5%, sono stato contattato per un contratto part-time come fisioterapista.Per i redditi da libera professione sempre 5%?
    La ringrazio per l’attenzione.

    1. Buongiorno Nicolò,
      Grazie per la sua domanda! Le confermo che, anche se stipula un contratto part-time come lavoratore dipendente, i redditi derivanti dalla sua attività di libera professione continueranno a beneficiare dell’imposta sostitutiva al 5%, purché rispetti i requisiti per l’agevolazione del regime forfettario per le nuove attività.
      È importante ricordare che il regime forfettario è compatibile con il lavoro dipendente, ma il reddito da lavoro dipendente non deve superare i 35.000 euro lordi annui, altrimenti non sarà più possibile usufruirne l’anno successivo.
      Per mantenere l’aliquota ridotta al 5%, deve rispettare anche i requisiti specifici per le nuove attività (ad esempio, non aver esercitato attività professionale nei tre anni precedenti).
      Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per aiutarla a gestire la sua situazione fiscale in modo ottimale.
      Cordiali saluti!

  3. Salve,

    se sono un lavoratore dipendente che nel corso del 2021 ha avuto una RAL circa 28K e nell’anno 2022 sarà una RAL circa 40K.
    E’ possibile aprire ora una partita IVA con regime forfettario?
    Se si fatturando circa 35K su partita iva verra quindi applicata la tassazione al 15%?

    Nel momento del 730 dell’anno 2022 (fatto in 2023) i due redditi concorreranno in uno solo e quindi andrò a pagare una maggiorazione sulle tasse?
    Sempre nel 730 perderei le detrazioni fiscali dovute per il contratto a lavoratore dipendente?

    Grazie in anticipo

  4. Buongiorno, sono un medico di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) con un contratto a Partita IVA assimilato a lavoro dipendente, posso aderire al forfettario 2019?
    Nel 2014 l’Agenzia delle entrate chiari’ in una risposta ad un interpello che il mio lavoro era dipendente e che non cumulava nei Minimi a 30000 euro.
    Grazie

    1. Gentile Domenica,
      avere un contratto come medico di continuità assistenziale non è una causa ostativa al regime forfettario. Mi scriva in privato a info@ilcommercialistaonline.it per approfondire il problema. Cordialità

  5. Buon giorno, ho aperto la partita iva con regime forfettario a marzo come operatrice olistica e preso quindi uno studio , ma ora mi hanno proposto un part-time(25 ore) in un centro estetico(assumendomi come estetista in quanto ho anche il diploma di estetista). Il versamento della gestione separata inps come lavoratrice autonoma sarà sempre del 25,52% o cambia qualcosa avendo sia lavoro dipendente che partita iva? Grazie.

  6. Buongiorno,
    svolgo lavoro dipendente (contratto a tempo indeterminato da 10 anni, part-time temporaneo per 1 anno) ma sono interessata ad aprire partita iva per svolgere un’attività in un settore diverso da quello della mia attuale azienda.
    Posso farlo? Posso, inoltre, accedere al regime forfettario?
    Grazie mille

  7. Ho da 1 anno una partita iva individuale per commercio elettronico. Mi hanno proposto un lavoro dipendente part time in un negozio che non c’entra nulla con la mia attività. Si può fare? A cosa vado incontro in termini fiscali e di tassazione?
    Grazie

  8. Cambia qualcosa invece se un lavoratore autonomo in regime forfettario aperto nel 2019 viene assunto da una ditta come lavoratore dipendente in tutt’altro settore? Grazie.

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