L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per le imprese rappresenta una delle novità più rilevanti in ambito fiscale e normativo. A partire dal 31 marzo 2025, tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio dovranno adeguarsi a questa nuova disposizione, pensata per garantire maggiore sicurezza economica in caso di calamità naturali.
Di seguito, analizziamo nel dettaglio quali imprese sono coinvolte, quali beni devono essere assicurati, come funziona la polizza assicurazione obbligatoria imprese e cosa comporta il mancato rispetto dell’adempimento.
Quali imprese devono stipulare la polizza assicurazione obbligatoria?
L’obbligo di stipulare un’assicurazione riguarda tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio, comprese le ditte individuali in regime forfettario.
Sono esentate da questo obbligo:
- le imprese agricole, in quanto già coperte da un fondo mutualistico specifico
- le imprese con immobili abusivi o privi di autorizzazioni edilizie
L’obiettivo di questa normativa è garantire la continuità aziendale anche in caso di eventi catastrofici, evitando che le imprese colpite da calamità naturali restino prive di risorse per la ripresa.
Quali beni devono essere assicurati?
L’obbligo assicurativo riguarda i principali beni aziendali, tra cui:
- terreni e fabbricati
- impianti e macchinari
- attrezzature industriali e commerciali
NOTA BENE: l’assicurazione dovrà coprire questi beni per tutelare le imprese dai danni derivanti da eventi calamitosi.
Come funziona la polizza assicurativa obbligatoria per le imprese?
Le imprese devono stipulare una polizza che copra i danni derivanti da calamità naturali come:
- Terremoti;
- Inondazioni;
- Esondazioni;
- Frane;
- Alluvioni.
Il costo della polizza varierà in base a diversi fattori:
- Vulnerabilità del bene assicurato;
- Ubicazione dell’impresa e rischio geologico;
- Dimensione dell’attività.
Inoltre, sono previsti limiti alla franchigia e allo scoperto, che non potranno superare il 15% del danno subito.
Cosa non copre la polizza assicurazione obbligatoria?
Nonostante l’ampia copertura, l’assicurazione obbligatoria non tutela le imprese da qualsiasi tipo di danno. Sono esclusi dalla copertura, i danni:
- derivanti da azioni umane (es. errori di costruzione o negligenza)
- causati a terzi dai beni assicurati
- derivanti da conflitti armati, atti di terrorismo, sabotaggio o rivolte
- causati da armi o sostanze radioattive, chimiche o esplosive
- derivanti da inquinamento o contaminazione
Le imprese devono quindi considerare questi limiti al momento della stipula del contratto.
Cosa succede se non si stipula la polizza assicurazione obbligatoria?
Attualmente non sono previste sanzioni dirette per chi non rispetta l’obbligo. Tuttavia, esistono conseguenze indirette importanti:
- Esclusione da contributi pubblici
le imprese senza polizza non potranno accedere a finanziamenti, agevolazioni o fondi pubblici, inclusi quelli erogati per la ricostruzione in caso di calamità - Difficoltà nell’ottenere prestiti bancari: le banche potrebbero richiedere la polizza come requisito per concedere finanziamenti.
Di conseguenza, non stipulare l’assicurazione potrebbe rappresentare un ostacolo alla crescita e alla stabilità finanziaria dell’impresa.
Perché è stato introdotto l’obbligo di assicurazione?
Negli ultimi anni, l’Italia è stata colpita da un numero crescente di eventi climatici estremi. Per questo motivo, il Governo ha introdotto l’obbligo assicurativo con due obiettivi principali:
- Tutelare il patrimonio aziendale in caso di danni ingenti
- Garantire una ripresa più rapida per le imprese colpite da calamità naturali
Questa misura si inserisce in un più ampio piano di prevenzione dei rischi naturali, con l’obiettivo di ridurre l’impatto economico di eventi catastrofici e limitare la dipendenza dalle risorse pubbliche per la ricostruzione.
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