Appena approvato il testo definitivo della Manovra Correttiva 2017, che conferma alcune misure già previste e introduce novità interessanti per professionisti e aziende.
Nei giorni scorsi è stata approvata la Legge n. 96/2017 che ha convertito il D.L. 50/2017, ossia la Manovra correttiva 2017 recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali e ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Esaminiamo i punti più rilevanti.
Split Payment per i Liberi Professionisti
Come previsto nel D.L. 50/2017 (manovra correttiva 2017) è stata confermata l’estensione dello Split Payment alle operazioni effettuate a partire dal 1 luglio nei confronti della Pubblica Amministrazione anche dai liberi professionisti, in precedenza esclusi. Con tale meccanismo l’IVA viene trattenuta e versata direttamente all’erario con l’emissione della fattura nell’ottica di perseguire l’obiettivo di contrastare l’evasione dell’IVA.
Cambiamenti anche in materia di rimborsi che dal 1 gennaio 2018 verranno erogati da parte dell’Agenzia delle Entrate in modo più celere verso i soggetti a cui si applica lo Split Payment.
Web tax transitoria: che cos’è?
Nonostante il nome, non è una tassa per le imprese del web, ma una misura di “cooperazione e collaborazione rafforzata” nei confronti dei soggetti non residenti per definire i debiti tributari dovuti con la possibilità di avvalersi di sanzioni ridotte.
Al procedimento possono accedere anche i gruppi multinazionali i cui ricavi non superano 1 miliardo di euro e che cedono beni e prestano servizi nel territorio nazionale per un valore superiore a 50 milioni di euro servendosi di società residenti o di stabili organizzazioni di società non residenti.
Rottamazione Equitalia delle liti fiscali
Confermata la definizione agevolata delle liti fiscali pendenti con l’Agenzia delle Entrate che permette, così come la rottamazione delle cartelle, di evitare il pagamento di sanzioni e interessi di mora. Inoltre con la Legge n. 96/2017 è stata prevista l’estensione della rottamazione anche ai tributi locali, come IMU e TASI, se approvato da Regioni, Province e Comuni entro il 31 agosto.
Come cambiano i Voucher?
Come anticipato in un articolo precedente, è stata trovata la soluzione al vuoto normativo creatosi con l’abolizione dei Voucher. Il Governo ha infatti introdotto due misure alternative per regolare il lavoro occasionale, il Libretto Famiglia e il Contratto di prestazione occasionale PrestO.
Il Libretto Famiglia è nominativo e riservato a quei soggetti, non professionisti o titolari di impresa, per remunerare le prestazioni occasionali come i lavori domestici, le ripetizioni, l’attività di assistenza a bambini o a persone anziane.
Il nuovo contratto di prestazione occasionale PrestO invece può essere utilizzato dalle micro imprese, quelle per cui il numero di dipendenti non è superiore a 5, e prevede che la prestazione lavorativa si svolga in massimo 4 ore giornaliere per una durata annua non superiore a 280 ore.
Cedolare secca anche per gli affitti brevi
Dal 1 giugno 2017 ai soggetti che affittano un immobile per periodi di tempo brevi, non superiori a 30 giorni, è riconosciuta la possibilità di utilizzare la cedolare secca e nel caso di intervento di un operatore intermediario, questo svolgerà il ruolo di sostituto d’imposta applicando la ritenuta del 21% da versare all’Erario.
Quali altri novità?
Oltre a quanto riportato, nel testo della Manovra Correttiva 2017 sono state introdotte tante altre misure, alcune di queste sono:
- Patent box: la disciplina preesistente è stata in parte modificata con l’esclusione dal regime speciale di alcuni marchi e brevetti e contemporaneamente l’inclusione dei redditi derivanti dall’utilizzo congiunto di beni immateriali per le istanze a partire dal 2017;
- Indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa): sono gli indicatori che sostituiranno gli studi di settore e che permetteranno al contribuente di accedere a un regime premiale sulla base del grado di affidabilità misurato su una scala da 1 a 10 (maggiore sarà il voto e più alto il regime premiale con ad esempio la riduzione degli anni di accertamento);
- Compensazioni dei crediti tributari: scende da € 15 mila a € 5 mila la soglia oltre la quale scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione da cui risulta il credito.
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