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nota di credito

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Quando e come si emette la nota di credito

SOMMARIO

In caso di errori di fatturazione occorre correre ai ripari. Ecco allora che si parla di Nota di Credito, il cui scopo è annullare la fattura emessa, a favore di un documento rettificativo in aumento o diminuzione. Nello specifico, si è soliti distinguere tra note di debito e di credito. Scopriamo insieme le norme e i passaggi da seguire in queste occasioni.

Nota di credito: che cos’è

È un documento volto a correggere eventuali errori legati alla fatturazione. Così come la fattura, anche la nota di credito deve contenere alcuni dati obbligatori, essenziali affinché sia valida e non si incorra in errori e sanzioni. Nello specifico, non devono mai mancare:

  • dati del cedente, compresa la partita iva
  • datidel cessionario, compresa la partita iva
  • numero e data del documento
  • descrizione del bene o del servizio erogati 
  • prezzo
  • importo
  • IVA

NOTA BENE: è fondamentale che questi dati siano presenti poichè fanno riferimento a una precedente fattura già emessa

La numerazione e la cronologia delle note di debito e/o credito può seguire quella delle fatture attive. in questo modo è più agevole avere un riscontro temporale. In alternativa, si può creare un registro a parte con la numerazione propria dei documenti fiscali di credito e/o debito. 

Qual è la differenza tra la nota di debito e di credito?

L’errore da rettificare può essere sia in aumento sia in diminuzione. Vale quanto segue. 

Se la variazione è in aumento, bisognerà emettere una nota di debito.

Se la variazione è in diminuzione, bisognerà emettere una nota di credito. 

La nota di credito non è di fatto obbligatoria e deve essere eseguita solo ed esclusivamente in particolari circostanze.

La nota di debito

La nota di debito integra una determinata fattura, addebitando al cessionario un importo di somma maggiore. Ne consegue che sarà necessario versare un importo maggiore all’erario legato all’imposta sul valore della fattura.

ATTENZIONE: la nota di debito deve essere registrata e imputata in fase di liquidazione IVA periodica di competenza.

Quali sono i limiti temporali da rispettare?

La nota di credito deve rispettare determinati limiti temporali sono ed esclusivamente se è previsto il recupero dell’IVA. In questo caso, quindi, il documento deve essere compilato ed emesso entro e non oltre 1 anno dall’operazione a cui fa riferimento. 

NOTA BENE:  affinché si possa emettere il documento fiscale di credito, è necessario l’accordo tra le parti, oltre alla presenza di una minore base imponibile. 

La nota deve essere emessa entro e non oltre un anno dall’operazione di riferimento anche in caso di errore presente sulla fattura, sia esso legato alla quantità o al prezzo. 

Potrebbe accadere che la riduzione della base imponibile non sia legata a una delle due parti, il recupero dell’IVA è previsto in riferimento all’articolo 26 del DPR 633 del 1972. In caso di abbuoni, resi o sconti, l’emissione della nota di credito può avvenire anche oltre l’anno. 

Annullamento della fattura

In caso di annullamento totale di una fattura, è possibile ricorrere alla nota di credito. Nello specifico, il documento fiscale emesso sarà del tutto uguale al primo, ma con il segno inverso rispetto al primo.

La nostra App IlCommercialistaOnline.it oltre a consentire in pochi click la gestione della fatturazione e della contabilità, permette anche di emettere note di credito con pochi e semplici passaggi, ovunque tu sia, anche da mobile. 

Emettere la nota di credito oltre l’anno

In alcuni casi, come abbiamo già accennato, potrebbe accadere di dover emettere un documento fiscale di credito oltre l’anno. In queste circostanze, la variazione deve essere eseguita fuori campo IVA. L’importo riportato nel documento, quindi, deve fare riferimento solo ed esclusivamente all’imponibile e deve essere riportata la seguente dicitura “nota di credito non imponibile articolo 26 comma 3”.

6 risposte

  1. Buongiorno, nel caso che un professionista nel 2022 fosse stato in regime forfettario, e nel 2023 diventa ordinario, avendo emesso una fattura nel 2022 come forfettario quindi senza iva e senza ritenuta di acconto, avendo ora necessità di correggere quella fattura in quanto la descrizione della prestazione è errata, il cliente del professionista vuole una nota di credito e una nuova fattura con descrizione prestazione corretta. Secondo l’Agenzia delle Entrate con risposta n. 227 del 2019, la nota di credito ancorchè emessa in regime ordinario, segue le regole del forfettario in quanto se la fattura originaria è stata pagata nel 2022, la prestazione di fatto si è conclusa in regime forfettario per cui nota credito e nuova fattura seguono le regole forfettarie anche se emessi nel periodo ordinario. La domanda è la seguente, nota di credito e fattura emessi durante il regime ordinario ma che fanno riferimento al documento originario emesso a fine 2022 in forfettario, ancorchè a livello di bilancio non hanno alcuna influenza poichè si annullano, vanno in dichiarazione registrati sul quadro LM oppure vanno collocati in altro quadro? Rientrano nelle LIPE e quindi nell’annuale IVA?

  2. salve
    devo emettere nota credito a storno fattura acconto per annullamento ordine, acconto mai ricevuto . Quindi essendo trascorso l’anno va emessa non imponibile art.26…
    mi ritrovo fattura aperta per la parte solo iva… contabilmente tale differenza sulla scheda contabile del cliente come la chiudo?
    Spero essermi riuuscita a spiegare
    Grazie

  3. buongiorno, avrei lo stesso problema ( tempistiche analoghe) ! In semplificata le note di credito ( solo imponibile ?) vanno ad abbattere l’utile dell’anno precedente(2021) o viene conteggiata ( e quindi tassata con aliquota maggiore) la somma come un ricavo per il 2021 e solo come costo nel 2022?
    Spero di essere stato chiaro abbastanza.
    Spero mi possiate essere d’aiuto
    Grazie anticipatamente

  4. Buonasera. Si può emettere una nota di credito dopo il 20 gennaio 2022 su una fattura emessa il 27.dicembre 2021? Si è in presenza di contabilità semplificata e dichiarazione IVA trimestrale.
    Grazie

    1. buongiorno, avrei lo stesso problema ( tempistiche analoghe) ! In semplificata le note di credito ( solo imponibile ?) vanno ad abbattere l’utile dell’anno precedente(2021) o viene conteggiata ( e quindi tassata con aliquota maggiore) la somma come un ricavo per il 2021 e solo come costo nel 2022?
      Spero di essere stato chiaro abbastanza.
      Spero mi possiate essere d’aiuto
      Grazie anticipatamente

  5. Buonasera ho un dubbio,
    per una impresa in ordinaria, se la nota credito emessa riguarda un reso di un bene venduto nell’anno precedente e se il bilancio dell’anno precedente non è stato ancora chiuso, qual’è la competenza del reddito? fa differenza se il ddt ha data pari all’anno precedente/successivo?

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