L’Agenzia delle Entrate ha annunciato dei nuovi controlli riguardo alle dichiarazioni fiscali del 2022 per le Partite Iva in regime forfettario. In pratica, potresti ricevere (o forse l’hai già ricevuta) una lettera dall’Agenzia delle Entrate a proposito dei controlli effettuati sul Quadro RS, che riguarda i tuoi guadagni dichiarati nella tua dichiarazione fiscale del 2022, relativa all’anno 2021. Si tratta delle lettere di compliance forfettario.
Se per caso non hai inserito delle informazioni importanti o sono stati commessi degli errori nella dichiarazione, tranquillo! Puoi correggere tutto tramite il “ravvedimento operoso.” Basta presentare una dichiarazione integrativa e pagare una multa ridotta, come previsto dalla legge.
I controlli e le lettere di compliance forfettario
Molti lavoratori autonomi scelgono il regime forfettario come regime fiscale. Questo perché permette di risparmiare sulle tasse. Invece di pagare l’Irpef, versi solo un’imposta sostitutiva al 15%, o addirittura al 5% nei primi 5 anni. Ma attenzione, se superi gli 85.000 euro di guadagni, dovrai passare al regime ordinario l’anno successivo. Se superi i 100.000 euro il passaggio invece è immediato.
L’Agenzia delle Entrate può controllare periodicamente anche i professionisti in forfettario per assicurarsi che sia compilato tutto correttamente. Nello specifico, il controllo verifica che tu abbia dichiarato i tuoi guadagni in modo trasparente. Dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate del 19 settembre scorso, confusione e preoccupazione hanno pervaso i contribuenti forfettari e i loro commercialisti! La comunicazione si basa sulla legge del 2014, che riguarda chi ha utilizzato il regime forfettario nel 2021 ma non ha inserito tutte le informazioni richieste.
Questi controlli si concentrano principalmente sulla compilazione corretta del Quadro RS. Se hai compilato il Quadro LM nella sezione II del Modello Redditi Persone Fisiche, dovrai anche compilare il Quadro RS con i costi legati alla tua attività. Il Quadro LM alla sezione II del Modello Redditi Persone Fisiche si riferisce alla dichiarazione dei redditi percepiti in regime forfettario. Il Quadro RS si riferisce ai costi sostenuti e legati alla suddetta attività.
Il quadro RS e le lettere di compliance forfettario
Il regime fiscale forfettario è soggetto a determinate restrizioni legali, tra cui il limite massimo di 20.000 euro per i pagamenti ai collaboratori. Il Quadro RS riguarda specificamente i mezzi di trasporto o veicoli di proprietà, le spese relative alle materie prime, i canoni di locazione finanziaria o noleggio. Questo quadro riveste un’importanza fondamentale per la compilazione delle informazioni relative ai pagamenti effettuati a collaboratori esterni o fornitori. È essenziale tenere presente che le persone con una Partita Iva in regime forfettario non sono considerate sostituti d’imposta. Pertanto, è necessario indicare il codice fiscale del professionista a cui è stata erogata una somma e l’importo effettivamente versato.
È possibile che l’Agenzia delle Entrate invii notifiche di conformità (lettere di compliance forfettario) nel caso in cui questa sezione non sia stata compilata correttamente. Queste notifiche sono inviate tramite indirizzo PEC, posta ordinaria o Cassetto Fiscale. Se ricevi una lettera di compliance puoi rispondere in base alla tua situazione specifica, conformemente alle disposizioni legali vigenti. Puoi rimediare utilizzando il ravvedimento operoso. Basta presentare una dichiarazione integrativa e pagare una multa più bassa. Questa opzione è disponibile anche se sono già in corso accertamenti o verifiche.
La proroga per le lettere di compliance forfettario
A seguito del Consiglio dei Ministri tenutosi ieri 27 settembre 2023, il Decreto Proroghe prevede più tempo per regolarizzare la situazione. Nello specifico c’è tempo fino al 30 novembre 2024 per pianificare la risposta, agire e inviare eventualmente la dichiarazione integrativa.
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