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Invio fattura elettronica in ritardo: le sanzioni

SOMMARIO

Ho dimenticato di inviare una fattura elettronica: posso rimediare con un invio tardivo? Quali sono i termini per l’invio fattura elettronica allo SdI?

Si, è possibile effettuare l’invio della fattura elettronica in ritardo. Prima di entrare nel merito delle sanzioni applicabili alle fatture elettroniche errate o omesse, vediamo quali sono i termini di emissione fattura elettronica. Analizziamo anche come calcolare le sanzioni per il tardivo invio con un esempio pratico.

Termine di emissione e invio fattura elettronica immediata

La fattura immediata è emessa, per ciascuna operazione imponibile, dal soggetto che effettua la cessione del bene o la prestazione del servizio entro 24 ore dal momento di effettuazione dell’operazione ai fini IVA. E più precisamente la data di emissione corrisponde con:

  • la data di stipula dell’atto per i beni immobili
  • il giorno in cui è avvenuto il pagamento del corrispettivo nelle prestazioni di servizi
  • la consegna o spedizione del bene nelle vendite di cose mobili

Quando si compila la fattura immediata nel campo “Data del documento” occorre indicare la data effettiva dell’operazione.

La trasmissione della fattura immediata elettronica allo SdI deve essere effettuata entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione.

Leggi anche Come si fa una fattura? Ecco il fac simile fattura.

Fattura immediata: esempio pratico

Ipotizziamo una vendita di beni in data 16 settembre. In questo caso è possibile che la fattura immediata sia:

  • emessa e inviata allo SdI lo stesso giorno della “data dell’operazione” che, pertanto, coincide con la “data di emissione”. Nel nostro esempio sarà il 16 settembre 2022
  • emessa il 16 settembre 2022 e inviata entro 12 giorni allo SdI. Nel nostro esempio il termine ultime per l’invio allo Sdi è il 28 settembre 2022

Scadenza invio fattura elettronica differita

Per le cessioni o prestazioni di servizi effettuate nello stesso mese allo stesso acquirente o committente, documentate da un ddt o un documento analogo, è possibile emettere una fattura differita entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Nella fattura differita occorre indicare gli estremi del ddt o del documento analogo.

La data di emissione della fattura differita corrisponde con la data in cui è effettuata l’operazione (cessione di beni o prestazione di servizi), ovvero la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo.

Le fatture differite possono essere trasmesse allo SdI entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

La circolare 14/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:

  • la data della fattura differita, in presenza di più operazioni effettuate nel mese documentate da ddt o da documento analogo, corrisponde alla data dell’ultima operazione effettuata nel mese (quindi con la data dell’ultimo ddt emesso)
  • la fattura differita può essere trasmessa allo SdI in uno dei qualsiasi giorni che intercorrono tra il 1° e il 15 del mese successivo

Fattura elettronica differita: esempio pratico

Fattura differita relativa a tre cessioni effettuate nel mese di settembre 2022 e precisamente nei giorni 3, 7 e 28 settembre.

La data della fattura emessa coincide con l’ultima cessione, che nel nostro esempio è il 28 settembre. Il termine per l’invio della fattura elettronica al Sistema di Interscambio è il 15 del mese successivo, quindi il 15 ottobre nell’esempio.

Le sanzioni per l’invio fattura elettronica tardivo

Le sanzioni applicabili in caso di errata o omessa fatturazione delle fatture elettroniche ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. 471/1997 sono le seguenti:

  • omessa / tardiva / errata fatturazione: sanzione dal 90% al 180% con un minimo di 500 euro
  • violazione fatturazione che non modifica la liquidazione iva: sanzione da 250 euro a 2.000 euro
  • violazione fatturazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a iva o reverse charge: sanzione dal 5% al 10% dei corrispettivi con un minimo di 500 euro. Se la violazione non influisce sulla liquidazione iva o ai fini della determinazione del reddito la sanzione applicabile è minimo di 250 euro fino a un massimo di 2.000 euro
  • violazione meramente formale: nessuna sanzione

Quando la violazione riguarda diversi adempimenti connessi alla fatturazione di una stessa operazione, la sanzione è applicata una sola volta.

La tardiva trasmissione della fattura elettronica può formare oggetto di ravvedimento operoso per la riduzione delle sanzioni. Il codice tributo da utilizzare è 8911 e l’anno di riferimento è quello nel quale è stata commessa la violazione.

ATTENZIONE: queste sanzioni riguardano il ritardo nell’emissione e invio della fattura elettronica. Per sanare eventuali errori nella liquidazione dell’IVA occorre calcolare separatamente la sanzione anche ricorrendo al ravvedimento operoso.

Fattura elettronica in ritardo: esempio pratico

Cliente con liquidazione Iva trimestrale emette una fattura il 10 giugno 2022 di 15 euro + Iva per un totale di 18,30 euro.

Il cliente emette regolarmente la fattura, ma per un disguido non la inoltra telematicamente all’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio. Di fatto, l’invio viene effettuato in data 18 settembre 2022.

In questo caso è applicabile la sanzione prevista dall’articolo 1, comma 1, del Decreto Legislativo 471/1997, che così recita: “Chi viola gli obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto ovvero all’individuazione di prodotti determinati è punito con la sanzione amministrativa compresa fra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio”.

Nel caso di specie, la sanzione va da un minimo di 2,97 euro a un massimo di 5,94 euro, ossia dal 90% al 180% dell’IVA sulla fattura inviata tardivamente.

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11 risposte

  1. Buongiorno, ho emesso ed inviato una fattura elettronica senza iva al 19.09.2023 non mi sono accorta che è stata scartata quindi la reinvio oggi 08.11.23 in ritardo, posso sapere che sanzione devo pagare?
    Grazie.

  2. buongiorno

    nel 2022 ho emesso una nota di accredito senza iva (non soggetta art.7) in ritardo perchè inizialmente scartata.
    la nota di accredito storna una fattura emessa nel 2020,
    è rientrata nella liquidazione corretta.

    devo pagare la sanzione? a quanto ammonterebbe?

    grazie

  3. Salve,
    inviata Fattura, ma scartata perché c’era errore nella digitazione del numero partita IVA, l’ho dovuta reinvitare quindi passati i 12 giorni (al 15esimo).
    Questo invio sarà oggetto di sanzione? Grazie

  4. Buongiorno io invio in data del 29 dicembre una fattura ( fattura elettronica allo sdi )relativamente alla prestazione dell’anno corrente , ma al cliente arriva in data del 3 gennaio 2023 , quella fattura in che contabilità va ? Nel 2022 o 2023

  5. Buonasera, se invio un autofattura elettronica in ritardo devo pagare le sanzioni con F24 ? se si nella misura dei €2 a autofattura tardiva? o come?

    1. RIVEDERE L’ESEMPIO PRATICO DA VOI ESPOSTO PER IL RITARDO DELLA TRASMISSIOINE ALLO SDI – SCREDO CHE AVETE TOPPATO

  6. Buonasera, un consiglio fattura incassata giorno il 22 aprile 2022 di € 2.400,00 emessa giorno 05/05/2022 quant’è la sanzione , grazie

  7. Buonasera, per un errore tecnico del programma di fatturazione elettronica non ho inviato la fattura allo SDI.
    Ho però regolarmente pagato l’iva il mese di competenza avendo la liquidazione mensile, e il cliente non mi ha ancora
    pagato non avendo ricevuto la fattura.
    A che sanzione vado incontro?
    Grazie a chi risponderà.
    Francesca Cerqueti

  8. Buon giorno, nell’ipotesi di fattura differita relativa ad una sola vendita, non ho chiaro: la data del documento deve corrispondere alla data della vendita?

  9. Salve,
    in caso di fattura non elettronica emessa in regime forfettario dopo 45 giorni cosa occorre fare? Mi sono accorto purtroppo adesso di un errore nella fatturazione del 2021.

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