Investimenti sostenibili 4.0 è un programma volto a fornire incentivi per sostenere progetti imprenditoriali che mirano a potenziare la transizione digitale, tecnologica e la sostenibilità ambientale delle piccole e medie imprese (PMI) nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Il finanziamento totale dedicato a questa iniziativa ammonta a 400 milioni di euro. Le regioni coinvolte includono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, che sono le destinatarie del Programma Nazionale RIC 2021-2027.
Il decreto direttoriale datato 29 agosto 2023 ha stabilito i termini e le modalità per la presentazione delle richieste di finanziamento. A partire dal 20 settembre, le imprese potranno compilare le domande. La data di presentazione ufficiale è fissata per il 18 ottobre 2023.
Chi può beneficiare degli Investimenti sostenibili 4.0?
Le agevolazioni sono destinate alle microimprese, piccole e medie imprese che operano nelle regioni meno sviluppate del Sud Italia. Precisamente in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Inoltre, per essere ammissibili, le imprese richiedenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere legalmente costituite e registrate nel registro delle imprese
- essere in attività regolare, senza essere in liquidazione volontaria o coinvolte in procedure concorsuali
- non essere state in difficoltà finanziarie al 31 dicembre 2019, tranne le deroghe applicabili alle microimprese e alle piccole imprese secondo le norme sugli aiuti di riferimento
- mantenere una contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese o l’ultima dichiarazione dei redditi
- essere conformi alle leggi vigenti in materia di edilizia, urbanistica, lavoro, prevenzione degli infortuni, tutela dell’ambiente e agli obblighi contributivi
- avere rimborsato eventuali somme dovute a seguito di revoca di agevolazioni precedentemente concesse dal Ministero
- non aver spostato la propria attività in un’altra località nei due anni precedenti
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del Decreto Ministeriale datato 15 maggio 2023
Come presentare la domanda per Investimenti sostenibili 4.0
La procedura per presentare le domande è semplice. Puoi iniziare a compilare la tua domanda a partire dalle 10:00 del 20 settembre 2023. Successivamente, potrai inviarla a partire dalle 10:00 del 18 ottobre 2023. Puoi esclusivamente utilizzare il metodo online sul sito web dell’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa S.p.A. (Invitalia). Sul sito troverai anche tutti i moduli necessari. Al momento, la scadenza non è stata ancora definita.
Ogni impresa può presentare una sola domanda. Le domande verranno valutate in ordine cronologico giornaliero. Quindi, se presenti la tua domanda nello stesso giorno, saranno considerate inviate simultaneamente, indipendentemente dall’orario esatto.
Per quanto riguarda la procedura online:
- richiede l’autenticazione e l’identificazione dell’impresa tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica (CIE)
- è riservata al rappresentante legale dell’impresa richiedente, ma è possibile delegare questa responsabilità ad altri soggetti
- per le imprese che non hanno sede legale o secondaria in Italia o sono amministrate da persone o enti esteri, l’accesso alla procedura rimane invariato
Cosa può essere finanziato
I programmi di investimento devono soddisfare i seguenti requisiti:
- impiegare tecnologie abilitanti riconducibili al Piano Transizione 4.0, e le spese correlate devono essere preponderanti rispetto ai costi totali ammissibili del programma
- mirare all’espansione della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione per creare prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento dei processi produttivi in unità già esistenti
- essere realizzati in unità produttive situate nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
- le spese ammissibili devono essere complessivamente tra 750.000 euro e 5.000.000 euro, o comunque non superiori al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio o dichiarazione dei redditi
- devono essere avviati dopo la presentazione della domanda
- prevedere un termine ultimo fino a 18 mesi dall’adozione degli Investimenti sostenibili 4.0
Quali spese sono ammesse per gli Investimenti sostenibili 4.0
Le spese coperte dalle agevolazioni devono essere strettamente connesse all’attuazione dei programmi di investimento e riguardano l’acquisto di beni durevoli materiali e immateriali. Questi includono:
- attrezzature, macchinari e impianti
- lavori edili, purché non superino il 40% del totale dei costi ammissibili
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali menzionati sopra
- ottenimento di certificazioni relative a sistemi di gestione ambientale o di efficienza energetica
- servizi di consulenza specifici, in conformità all’articolo 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014
Investimenti sostenibili 4.0
Nel dettaglio, il programma Investimenti Sostenibili 4.0 offre:
- per le micro e piccole imprese: un contributo del 50% delle spese totali sotto forma di incentivo per investimenti e il 25% sotto forma di finanziamento agevolato
- per le medie imprese: un contributo del 40% delle spese totali sotto forma di incentivo per investimenti e il 35% sotto forma di finanziamento agevolato.
Inoltre, nell’ambito della Transizione Ecologica, il Ministero della Cultura ha lanciato il programma TOCC. Questo offre contributi a fondo perduto per la digitalizzazione e l’innovazione delle organizzazioni culturali e creative. Per quanto riguarda la digitalizzazione, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aperto il secondo sportello per l’accesso ai voucher per consulenza in innovazione.
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