I sei mesi di moratoria dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica si sono ormai conclusi. Dal primo luglio 2019 il sistema della fattura elettronica è entrato a pieno regime, con conseguenti novità per tutti. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Le regole della fatturazione elettronica
A partire dal 1° luglio 2019 la fattura elettronica deve essere emessa entro e non oltre 12 giorni dalla data di esecuzione delle attività e delle operazioni. In caso di ritardi negli invii, scatteranno le sanzioni.
Se inizialmente si parlava di 10 giorni, è confermato che il lasso temporale che i titolari di partita IVA hanno a disposizione per procedere con la fatturazione elettronica è pari a 12 giorni. Si tratta di una novità stabilita dal disegno di legge di conversione del Decreto Crescita, entrato in vigore il 30 giugno scorso. Non si può più, quindi, rimandare l’emissione della fattura elettronica alla scadenza della liquidazione IVA periodica, ma rispettare i nuovi termini imposti dal Decreto Legislativo 119/2018.
ESEMPIO
- 21 giugno: svolgimento dell’operazione
- 1 luglio: emissione della fattura
- 3 luglio: termine ultimo per la fatturazione
Fattura elettronica e sanzioni
Qualora l’emissione del documento elettronico fosse tardiva, si incorrerà nelle sanzioni previste dalla relativa disciplina in materia. Sino al primo luglio 2019, infatti, vigeva un periodo di collaudo che prevedeva la sospensione delle sanzioni. Da luglio 2019, invece, tutti i titolari di partita iva non hanno più scuse per rimandare l’invio delle fatture. In caso di mancato rispetto dei giorni a disposizione, le sanzioni varieranno dal 90 al 180% dell’imposta.
Le precisazione dell’Agenzia delle Entrate
In riferimento alla fatturazione elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha emanato alcune precisazioni, soprattutto in merito alla trasmissione al Sistema di Interscambio (SdI). Nello specifico, la data di emissione coincide con la data di trasmissione. La data in cui sono state effettuate l’attività e le relative operazioni, invece, deve essere riportata nell’apposito campo “data” dell’ormai noto file XML.
L’annotazione nel registro, poi, deve avvenire entro e non oltre il 15simo giorno del mese successivo a quello in cui si sono eseguite e svolte le operazioni.
Fatturazione elettronica: numerazione, imposta di bollo, scontrino elettronico
Sempre a partire dal primo luglio non vige più l’obbligo di numerazione delle fatture ricevute. Tale abrogazione è stata ben accolta da tutti, poiché implica un effettivo alleggerimento del carico di lavoro da svolgere e la risoluzione di alcune problematiche legate alla numerazione sulla piattaforma online.
L’imposta da bollo sulle fatture emesse sarà dovuta ogni 3 mesi attraverso il sistema di interscambio. L’ammontare totale dell’imposta è riportato all’interno della sezione del portale Fatture e corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.
MAGGIORI INFO
Se sei interessato ad avere maggiori dettagli sulla marca da bollo delle fatture elettroniche, leggi il nostro articolo “Fattura elettronica e marca da bollo”
È scattato, inoltre, l’obbligo dello scontrino elettronico per tutti i titolari di partita IVA commercianti che vantano un volume d’affari maggiore ai 400.000 euro.
Per chi aderisce al Regime Agevolato, consigliamo di leggere il nostro approfondimento sulla Fatturazione elettronica nel Regime Forfettario.