Chi vende prodotti online e/o offline deve sempre fare la fattura?
Proviamo a rispondere alla domanda “Fattura obbligatoria si o no?” in modo chiaro e completo con questo nuovo articolo.
Fattura obbligatoria per tutti?
La fattura deve essere sempre emessa per molte tipologie di attività. Ne sono un esempio le consulenze o la formazione e il commercio all’ingrosso. E questo vale per tutti i clienti, siano essi anche esteri o privati.
La fattura, infatti, è il documento fiscale ufficiale con il quale di certificano le proprie entrate. È importante sia dal punto di vista della dichiarazione dei redditi sia dal punto di vista della gestione IVA.
Attenzione però! Per il commercio al dettaglio non vige obbligo di fatturazione. Salvo esplicita richiesta del cliente ovviamente! Per commercio al dettaglio si intende sia vendita fisica in un negozio, in un mercato, sia vendita a distanza tramite eCommerce per esempio.
Fattura obbligatoria o corrispettivi?
Quando la fattura obbligatoria non è tale, si devono introdurre e spiegare i corrispettivi. Si tratta della registrazione di tutti gli importi incassati giorno per giorno. In questo caso, i dati dei clienti non servono!
Ad oggi, a differenza di qualche anno fa, esistono i corrispettivi telematici. Nella pratica, al termine della giornata occorre inviare per via telematica all’Agenzia delle Entrate il totale dei corrispettivi incassati.
Analizziamo tutte le possibilità in mancanza di fattura obbligatoria.
eCommerce
Chi ha un’attività di commercio a distanza o eCommerce non è obbligato né alla fatturazione né al registro dei corrispettivi. Questo perché le transazioni sono a distanza e sono tutte tracciate. A fine giornata è sufficiente recuperare l’importo totale incassato e riportarlo sul registro. Nello specifico, la cifra da riportare è il totale pagato dal cliente, comprensivo delle spese di spedizione e delle commissioni della piattaforma usato per i pagamenti.
In questi casi, il registro dei corrispettivi può essere anche cartaceo, o più semplicemente un file excel.
Non ci sono altri obblighi per chi vende a distanza o tramite eCommerce. Non sono quindi necessarie fatture o ricevute di alcun tipo. In alcuni casi, viene comunque generato un file che, in questo caso, non ha valore fiscale, ma è utile per l’esercizio del diritto di reso o la validità della garanzia.
Come abbiamo già sottolineato, la fattura obbligatoria non è tale per gli eCommerce. Ma in caso di richieste da parte del cliente, il negoziante deve essere nelle condizioni di poterla emettere. Questo significa che, per essere in regola, serve che ci sia una sezione per inserire la partita iva in fase di checkout o di spuntare una casella specifica. In alternativa, si può scrivere un messaggio contenente l’indirizzo mail del negoziante per procedere con la richiesta della fattura.
Negozi
Quando si tratta di vendita tradizionale in negozio fisico, o mercato, i corrispettivi telematici sono obbligatori, anche in caso di attività saltuaria. I corrispettivi telematici vengono fatti con un registratore di cassa abilitato alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate. In alternativa, esistono due altre opzioni, valide ( e meno onerose) soprattutto per chi partecipa saltuariamente a fiere e mercati:
1- applicazione gratuita dell’Agenzia delle Entrate che consente di predisporre i singoli documenti commerciali da consegnare al cliente e trasmettere all’AdE
2- applicazione a pagamento sviluppata da aziende private per la quale si paga un abbonamento, anche solo per i giorni in cui la si utilizza.
IMPORTANTE: il pos è il mezzo attraverso cui si ricevono i pagamenti, ma di fatto non è un registratore di cassa e quindi non gestisce e non invia i corrispettivi telematici obbligatori. Ci sono, tuttavia, alcuni pos, che prevedono anche il registro di cassa come servizio a parte aggiuntivo.
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