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Ecco il Credito di Imposta per la Formazione 4.0

SOMMARIO

Credito di Imposta Formazione 4.0: ecco tutte le novità per usufruire dell’agevolazione in arrivo per le PMI.

Come previsto dalla Legge di Stabilità 2018, dopo la recente firma del Decreto attuativo, prosegue l’iter per l’approvazione del Credito Formazione 4.0: vediamo di cosa si tratta.

Cos’è il Bonus Formazione 4.0?

È il credito di imposta voluto dalla Legge di Bilancio 2018 per incentivare l’acquisizione e lo sviluppo di competenze da parte del personale delle aziende italiane nel campo della tecnologia.

Il bonus consente alle imprese richiedenti di ottenere un credito pari al 40% delle spese ammissibili calcolate in base al costo aziendale dei lavoratori dipendenti, per il periodo occupato nelle attività formazione del personale dipendente a partire dal 2018 entro il limite annuo di € 300.000 per ciascuna impresa.

Chi può richiedere il Credito formazione 4.0?

La Legge di Bilancio non ha previsto restrizioni sui possibili beneficiari del credito, che pertanto è rivolto a tutte le PMI italiane che investono in formazione del proprio personale nell’ambito del campo delle tecnologie, indipendentemente dalla forma giuridica o dal regime contabile.

Inoltre non essendoci collegamento con l’incentivo del Super e dell’Iperammortamento, il bonus può essere richiesto anche dalle imprese che non hanno effettuato investimenti in tale ambito.

Tutte le spese di formazione rientrano nel bonus?

Nel testo della Legge di Bilancio è precisato che le spese di formazione devono rientrare in uno dei seguenti ambiti aziendali:

  • Vendita;
  • Marketing;
  • Produzione;
  • Informazione.

Sono invece escluse dal credito Formazione 4.0 le spese sostenute dalle imprese per la formazione ordinaria o periodica e per attività diverse.

Quali sono le spese che rientrano nel bonus formazione 4.0?

Il credito di imposta è ammesso per le spese sostenute nel corso del 2018 in attività di formazione del personale per l’acquisizione e lo sviluppo delle tecnologie indicate nel Piano Nazionale Impresa 4.0, ad esempio:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativi;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva;
  • internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.

Il credito d’imposta spetta relativamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione del personale dipendente. Inoltre, si applica anche alle ore di formazione svolte da un dipendente interno “esperto” in qualità di tutor, ma in questo fino al massimo del 30% della retribuzione complessiva annua.

È bene precisare che per poter usufruire del bonus è necessaria la certificazione dei costi che dovrà essere effettuata dal soggetto incaricato della revisione legale e allegata al bilancio.
Inoltre l’obbligo di certificazione dei costi è esteso anche alle imprese non tenute alle revisione legale dei conti che pertanto dovranno avvalersi di un revisore legale o un professionista.

Come richiedere il Credito di Imposta?

Per poter usufruire del bonus Formazione Industria 4.0 occorre:

  • che l’attività di formazione sia inserita nei contratti collettivi aziendali o territoriali depositati persso le direzioni del lavoro territoriali;
  • richiedere obbligatoriamente un attestato della formazione effettuata al dipendente con un certificato ufficiale, che il lavoratore possa utilizzare anche in altre esperienze di lavoro;
  • la certificazione dei costi dal soggetto incaricato della revisione legale e allegata al bilancio.
    Tale obbligo di certificazione dei costi è esteso anche alle imprese non tenute alle revisione legale dei conti che pertanto dovranno avvalersi di un revisore legale o un professionista. Tale certificazione andrà “allegata” al bilancio ed il costo relativo sarà ammesso al credito d’imposta nel limite massimo di € 5.000.

Come utilizzare il Credito Formazione 4.0?

Il credito di imposta deve essere indicato nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi in cui si sostengono le spese e può essere utilizzato in compensazione a partire dal periodo di imposta a quello in cui sono state sostenute le spese.
Dal punto di vista fiscale il credito potrà essere utilizzato solo in compensazione nel mod. F24 dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione (dal 2019 per le spese sostenute nel 2018).

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