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E-Fattura: Scheda Carburante fino al 31 dicembre

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Fattura elettronica Carburante proroga al 31 dicembre

SOMMARIO

Fattura elettronica scheda carburante: con il Decreto Dignità arrivano una proroga per la E-Fattura ed una serie di novità telematiche.

La proroga è quella per l’utilizzo della scheda carburante fino al 31.12.2018, ma attenzione, non è per tutti! Esaminiamo inoltre i nuovi servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per l’e-fattura, ovvero la registrazione dell’indirizzo telematico e il QR-Code

È in vigore dal 29 giugno 2018 il decreto legge n. 79 del 28.06.2018, Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che posticipa al 31 dicembre 2018 il termine per l’utilizzo della scheda carburante e prevede:

  • la proroga al 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fattura elettronica per le cessioni di gasolio e benzina per autotrazione presso gli impianti stradali di distribuzione;
  • la possibilità di continuare ad utilizzare la scheda carburante fino al 31.12.2018 o di documentare l’acquisto con pagamenti tracciabili.

Soggetti esclusi dalla proroga per la fattura elettronica per acquisto di carburante

Resta fermo, invece, al 1° luglio 2018 l’obbligo di fatturazione elettronica per:

  • le cessioni di gasolio e benzina destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori, ad eccezione delle cessioni di carburante per autotrazione presso gli impianti stradali di autotrazione;
  • le prestazioni di servizi rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con l’amministrazione pubblica.

Come scaricare il costo del carburante fino a dicembre 2018

Fino al 31 dicembre 2018, per poter scaricare il costo del carburante:

  • occorre compilare la scheda carburante se si paga in contanti.
  • non occorre compilare alcun documento, se il pagamento è avvenuto con moneta elettronica.

I due sistemi sono alternativi, quindi non possono essere adottati entrambi. Per esempio se si intende regolare il pagamento sempre con bancomat o con carta di credito, è possibile omettere la scheda carburante; se si paga anche in contanti è necessario compilare la carta carburante.

L’importante è mantenere costanza nel metodo: se si intende usare i contanti, è necessario compilare e conservare la scheda carburante, in caso contrario si proceda tramite carte di credito, di debito o prepagate senza eccezioni.

Per un approfondimento sulla compilazione della scheda carburante consulta il nostro articolo Scheda carburante: cos’è e come si compila”.

E-fattura tra privati: da quando?

La fattura elettronica tra privati partirà dal 1° gennaio 2019 e prevede l’obbligo di emissione delle fatture in formato xml secondo il tracciato ministeriale per tutti i titolari di partita IVA. Sono esclusi dalla fattura elettronica i contribuenti forfettari e minimi che potranno comunque utilizzare a scelta la e-fattura. Per un approfondimento sull’argomento consulta i nostri articoli che trovi qui.

Come funziona la registrazione dell’indirizzo telematico

Il titolare di partita IVA, dopo aver generato l’e-fattura, deve effettuare la trasmissione del file all’Agenzia delle Entrate tramite Sistema di interscambio (SdI), il quale, una volta verificato che la fattura contiene i dati obbligatori, la recapita al destinatario. Grazie al servizio di pre-registrazione, le imprese e i professionisti possono comunicare “a monte” l’indirizzo telematico su cui ricevere tutte le loro fatture elettroniche. Per effettuare questa scelta – e abbinare quindi alla propria partita IVA un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o un “codice destinatario” (nel caso di invio dei file delle fatture su canale web service o Ftp) – basta accedere, personalmente o tramite un intermediario delegato, all’apposito servizio online, all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”. L’indirizzo telematico può essere, in qualsiasi momento, modificato o cancellato dall’utente registrato.

Servizio di generazione del QR-Code: cos’è e come funziona?

Per facilitare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche, l’Agenzia ha messo a disposizione un altro servizio, che consente ai contribuenti titolari di partita IVA di generare un codice a barre bidimensionale (il QR-CODE) da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta. Grazie al codice QR, il fornitore, al momento della predisposizione della fattura, potrà acquisire in automatico i dati del cliente – compreso l’indirizzo prescelto per il recapito – in modo veloce e senza il rischio di commettere errori. Per creare il proprio QR-Code basta accedere al portale “Fatture e Corrispettivi” o collegarsi al proprio cassetto fiscale. Il codice, che può essere generato, su delega del contribuente, anche da un intermediario, può essere salvato in formato pdf e stampato o memorizzato sul proprio telefono cellulare. I dati anagrafici IVA contenuti nel QR-Code sono quelli validi al momento della sua generazione: in caso di modifica del numero di partita IVA o dei dati anagrafici è importante, quindi, distruggere il vecchio QR-Code e generarne uno nuovo.

Come si accede ai nuovi servizi dell’Agenzia delle Entrate?

Per accedere ai due nuovi servizi online occorre essere in possesso di una delle seguenti credenziali:

  • Spid;
  • Cns (Carta nazionale dei servizi);
  • Entratel o Fisconline.

Successivamente al login nella piattaforma Fatture e Corrispettivi, occorre richiedere la generazione QR-Code ed effettuare la registrazione dell’indirizzo telematico. In alternativa è possibile rivolgersi ad un intermediario delegato all’utilizzo di tutte le funzionalità connesse al processo di e-fattura e al servizio di registrazione dell’indirizzo telematico o a quello di consultazione delle fatture elettroniche.

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