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Decreto Rilancio: le scadenze fiscali

SOMMARIO

Il Decreto Rilancio, con le disposizioni contenute negli articoli 126 e 127 D.L. 34/2020, ha ulteriormente prorogato al 16 settembre la maggior parte dei versamenti già sospesi dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità.

La “grande assente” è sicuramente la proroga dei versamenti connessi alle dichiarazioni dei redditi 2020 che, pertanto, dovranno essere effettuati nei termini ordinari di scadenza.

Vediamo nel dettaglio tutte le scadenze fiscali cominciando dalle proroghe contenute nel Decreto Rilancio per poi analizzare le scadenze relative al modello Redditi 2020 ex Modello Unico 2020.

Scadenze fiscali prorogate a settembre con il Decreto Rilancio

Prorogate ulteriormente le scadenze fiscali 2020, già modificate dal Decreto Cura Italia. Il Decreto Rilancio, infatti, ha disposto una nuova scadenza per i pagamenti di aprile e maggio, facendoli slittare al 16 settembre. Nello specifico, la proroga riguarda:

  • le scadenze fiscali aprile e maggio 2020, con riferimento ai versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese, autonomi e professionisti con ricavi o compensi inferiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi pari almeno al 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo di imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo di imposta. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni e interessi, andranno effettuati in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 4 rate mensili dello stesso importo a decorrere dal medesimo mese di settembre 2020;
  • il pagamento di tasse e contributi anche per Partite Iva e autonomi con ricavi o compensi fino a 50 milioni e che hanno registrato un calo del fatturato del 33%, nonché i contribuenti con ricavi o compensi superiori a 50 milioni che hanno registrato una perdita di fatturato del 50% nei mesi di marzo e di aprile. I versamenti bloccati dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020 in unica soluzione o in 5 rate uguali;
  • la sospensione adempimenti fiscali riguarda anche quelli di Agenzia Entrate-Riscossione a partire dai pignoramenti presso terzi.

Proroga scadenza avvisi bonari

Il Decreto Rilancio ha finalmente introdotto la proroga per il pagamento degli avvisi bonari. Infatti, l’art. 144 ha stabilito che i versamenti delle somme riferite alle comunicazioni di irregolarità / avvisi bonari possono essere effettuati entro il 16 settembre 2020 per gli avvisi scadenti dall’8 marzo al 31 maggio. Il pagamento del dovuto può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in 4 versamenti mensili di pari importo, il primo dei quali entro il 16 settembre 2020, le successive con scadenza il giorno 16 di ciascun mese.

Proroga scadenze Equitalia prevista dal Decreto Rilancio

Il DL n. 34/2020, all’art. 154, dispone la proroga al 31 agosto dei seguenti termini di versamento in scadenza nel periodo dal 8 marzo 2020 al 31agosto 2020 relativamente alle somme derivanti da:

  • cartelle esattoriali emesse da Equitalia
  • avvisi di accertamento e avvisi di addebito INPS esecutivi
  • atti di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle Dogane
  • ingiunzioni fiscali emesse dagli Enti territoriali e dagli Enti locali

I versamenti sospesi dovranno essere effettuati in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020.

Inoltre, per i piani di dilazione in essere all’8 marzo 2020, la decadenza dal beneficio della rateazione si determina in caso di mancato pagamento, nel periodo di rateazione, di 10 rate, anche non consecutive.

Infine, rispetto alle scadenze di pagamento relative alla rottamazione e al c.d. saldo e stralcio il pagamento delle rate dovute nel 2020 potrà essere effettuato entro il 10 dicembre 2020 senza perdere alcun beneficio.

Versamenti Dichiarazione dei Redditi 2020: regole generali

Le scadenze relative al termine di versamento delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi (Modello UNICO 2020 o Modello Redditi 2020) secondo i termini ordinari, sono il 30 giugno o il 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40%.

Vediamo nel dettaglio le scadenze connesse con il modello UNICO 2020 salvo successive proroghe. Più precisamente scade il:

  • 30 giugno 2020: saldo per anno 2019 e prima rata di acconto per il 2020
  • 31 luglio 2020: saldo per anno 2019 e prima rata di acconto per il 2020 con una maggiorazione dello 0,40% (4 euro in più su 1000 euro di imposta dovuta), a titolo di interesse
  • 30 novembre 2020: seconda rata di acconto 2020

Tutti i versamenti elencati sono rateizzabili, con l’aggiunta di un importo a titolo di interesse, fatta eccezione per la seconda rata del 30 novembre. I versamenti devono avvenire solo attraverso Modello F24, utilizzabile prevalentemente in formato telematico. Quando la scadenza cade di sabato o festivi, il termine di pagamento è posticipato al primo giorno feriale seguente.

NOTA BENE: il modello cartaceo (da presentare presso banche, uffici postali e Agenti della Riscossione) è ancora utilizzabile per i privati non titolari di partita Iva in assenza di compensazione. Per saperne di più sul funzionamento del modello F24 consultare il nostro post “Modello F24: ecco tutto quello che devi sapere…“).

Versamenti Dichiarazione dei Redditi 2019: pagamento a rate

È possibile rateizzare i versamenti dovuti a titolo di saldo e di acconto relativi alla dichiarazione dei redditi, a eccezione dell’acconto di novembre, da versare in un’unica soluzione. Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi nella misura del 4% annuo da indicare nel modello F24 separatamente rispetto all’imposta dovuta. La prima scadenza per il versamento del 30 giugno può essere anche pagata a rate, fino a un massimo di sei rate entro e non oltre il 16 novembre.





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