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Decontribuzione Sud 2024: proroga e novità

SOMMARIO

La Commissione Europea ha approvato la proroga fino al 31 dicembre 2024 della Decontribuzione Sud, una misura che incentiva l’occupazione nel Mezzogiorno d’Italia attraverso uno sgravio contributivo del 30%. Questa decisione è stata confermata dal Ministero del Lavoro, con l’annuncio del Ministro Raffaele Fitto, che ha sottolineato l’importanza di questo incentivo per le imprese del Sud Italia.

Cos’è la Decontribuzione Sud

La Decontribuzione Sud è un incentivo introdotto per sostenere l’occupazione e la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo sgravio contributivo consente ai datori di lavoro di ridurre gli oneri previdenziali a carico, favorendo così l’assunzione di nuovi dipendenti e sostenendo le imprese già esistenti. Attiva dal 2021, la misura ha già agevolato milioni di contratti di lavoro, la maggior parte dei quali a tempo indeterminato.

Come funziona l’esonero Decontribuzione Sud

Il meccanismo della Decontribuzione Sud prevede una riduzione dei contributi previdenziali fino al 30% per i datori di lavoro che assumono personale nelle regioni interessate. Questo sgravio si applica sia alle nuove assunzioni sia ai contratti già in essere, purché i dipendenti siano effettivamente impiegati nelle regioni del Mezzogiorno.

Le percentuali di riduzione degli oneri contributivi sono fissate come segue:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025
  • 20% per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per gli anni 2028 e 2029

Chi può beneficiare della Decontribuzione Sud

Possono beneficiare della Decontribuzione Sud 2024 tutti i datori di lavoro privati operanti nelle regioni del Mezzogiorno. Questo include sia le piccole e medie imprese (PMI) sia le grandi aziende. Per accedere al beneficio, le imprese devono rispettare specifici requisiti, tra cui l’assenza di procedure di licenziamento collettivo o individuale per giustificato motivo oggettivo nelle sedi situate nelle regioni interessate.

Le regioni incluse nel programma sono:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia

Come accedere all’esonero contributivo del 30%

Per accedere alla Decontribuzione Sud, i datori di lavoro devono presentare una domanda all’INPS utilizzando i moduli e le procedure indicati dall’istituto. È fondamentale rispettare i requisiti e le scadenze per la presentazione delle domande per assicurarsi di poter beneficiare degli sgravi previsti.

In particolare, la domanda deve essere presentata all’INPS entro 30 giorni dalla data di assunzione del lavoratore, tramite il portale web dell’INPS o tramite i Patronati. Una volta ricevuta la domanda, l’INPS verificherà il diritto allo sgravio.

Importanza della proroga al 31 dicembre 2024

La proroga della Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024 rappresenta una buona notizia per le imprese del Mezzogiorno. Questa misura, che ha contribuito significativamente alla crescita e alla stabilità del mercato del lavoro nel Sud Italia, continuerà a sostenere le aziende e a promuovere l’occupazione.

Il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, la Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha annunciato la proroga dopo un incontro con la Vicepresidente della Commissione Europea, Margrethe Vestager. Questa decisione è stata accolta con favore anche dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, che ha sottolineato l’importanza della decontribuzione per ridurre i divari territoriali e promuovere lo sviluppo delle imprese e del sistema produttivo nel suo complesso.

La Decontribuzione Sud 2024 continua a rappresentare un elemento chiave per il supporto alle imprese e all’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno. La proroga fino al 31 dicembre 2024 offre alle aziende ulteriori opportunità per beneficiare di questo sgravio contributivo e per contribuire allo sviluppo economico della propria area. Le imprese interessate devono assicurarsi di rispettare i requisiti e le scadenze per accedere a questo importante incentivo, garantendo così un futuro più stabile e prospero per il mercato del lavoro nel Sud Italia.

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