Il 19 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del Decreto Sostegni. Sono molte le novità, soprattutto legate ai contributi a fondo perduto. Una su tutte, la possibilità del contribuente di optare tra l’erogazione liquida dell’importo spettante e il credito d’imposta. In linea generale, i contributi a fondo perduto Decreto Sostegni spettano ai titolAri di partita IVA con un fatturato fino a 10 milioni di euro, suddivisi in 5 fasce per la percentuale spettante. Tra i requisiti, dunque, non più l’appartenenza o meno a specifici codici ATECO, ma il calo di fatturato. Nello specifico, i contribuenti aventi diritto dei contributi a fondo perduto devono aver subito un calo di fatturato medio mensile nel corso dell’anno pari al 30%.
Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Contributi a fondo perduto Decreto Sostegni e doppia opzione di scelta
Cambiano le regole per beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni. Il richiedente, infatti, ha due opzioni di scelta per l’erogazione dell’importo spettante.
1- contributo: versamento diretto sul conto corrente
2- credito d’imposta: compensazione tramite modello F24 legata ai servizi dell’Agenzia delle Entrate
ATTENZIONE: tale scelta, da compiere in fase di presentazione dell’istanza, è irrevocabile.
Quali sono i requisiti per il fondo perduto?
Tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione titolari di Partita IVA e residenti o stabiliti nel territorio italiano, hanno diritto a richiedere i contributi a fondo perduto Decreto Sostegno, a patto che rispettino i seguenti requisiti.
- aver subito perdite di fatturato e dei corrispettivi, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Al fine di determinare in modo corretto gli importi, si prende come riferimento la data di esecuzione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi
- avere un fatturato fino a 10 milioni di euro
Quali sono gli importi spettanti?
L’ammontare del contributi a fondo perduto Decreto Sostegni è legato alla percentuale della differenza tra il fatturato e i corrispettivi del 2020, e la quota media mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019, secondo le seguenti percentuali.
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
ATTENZIONE: in ogni caso, l’importo del contributo a fondo perduto non può essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche, e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo massimo non può, invece, essere superiore a 150.000 euro
NOTA BENE: il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e non concorre alla formazione del valore della produzione netta
Chi sono gli esclusi?
I contributi a fondo perduto Decreto Sostegni non spettano ai seguenti soggetti
- attività risulta cessata alla data di entrata in vigore del DL Sostegni
- attivazione della partita IVA dopo l’entrata in vigore del DL Sostegni
- enti pubblici dell’articolo 74 del TUIR
- intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del TUIR
Come presentare la domanda per il fondo perduto
L’Agenzia delle Entrate pubblicherà un provvedimento per regolamentare la presentazione delle domande per l’ottenimento del fondo perduto. Certamente è necessario presentare istanza con un’autocertificazione relativa al possesso dei requisiti, e la scelta di attribuzione del contributo, ossia credito d’imposta o erogazione diretta.
La domanda può essere presentata direttamente dal soggetto interessato o da un intermediario delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Il termine è corrispondente a 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica. I pagamenti inizieranno a essere elargiti dopo Pasqua ed entro fine aprile 2021.
VUOI RICEVERE ASSISTENZA DEDICATA? PRENOTA UNA CONSULENZA PERSONALIZZATA
Prenota una consulenza online con i nostri professionisti! E se decidi di aprire la partita iva con noi, le pratiche di StartUp (apertura di partita iva, iscrizione CCIAA e INPS) sono Gratuite!
Il servizio è molto semplice ed è rivolto artigiani, freelance e a tutti i tipi di società.
5 risposte-
-
-
-
-
Salve ma nel fatturato dobbiamo includere art 15 art 2 dpr633. 72
Grazie mille
Salve,
a questo link sono disponibili le istruzioni per la compilazione del’istanza. Più precisamente, a pagina 3, è disponibile una tabella riepilogativa dei campi della dichiarazione dei redditi (2020 per il 2019) ai quali far riferimento. Ecco il link
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3344901/istanza_fondo_perduto_istr.pdf/bcc32468-5c7f-beb4-eb19-1171b66cb30b
Cordialità
Salve, non è chiaro se si parli di calo di fatturato o di volume d’affari (come leggo in altri articoli).
Salve. Ho emesso una fattura a fine N ovembtre 2020.Il relativo importo mi è stato pagato però a Marzo 2021.Questa fattura mi comporterebbe di non avere il calo di fatturato richiesto dalla normativa. Devo considerare la fatturazione o l’effettivo pagamento.?
Devi considerare l’effettivo pagamento