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Quale Regime Contabile Scegliere:

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Contabilità Ordinaria: Conviene?

SOMMARIO

Scopri i vantaggi della contabilità ordinaria.

Per chi deve avviare una nuova impresa, o rivedere l’impostazione del proprio business, la scelta del migliore regime contabile è fondamentale, sia per determinare le imposte da versare, che per massimizzare le possibilità di successo dell’azienda. In questo articolo vogliamo approfondire i vantaggi della contabilità ordinaria che, pur essendo un obbligo per alcune tipologie di business, può rivelarsi una soluzione vincente anche per altre attività.

CONTABILITÀ ORDINARIA: quando è obbligatoria?

La contabilità ordinaria è in molti casi una scelta obbligata. Sono infatti tenute ad adottare questo regime tutte le società di capitali e gli enti equiparati, nello specifico:

  • società per azioni;
  • società a responsabilità limitata;
  • società in accomandita per azioni;
  • società cooperative;
  • società di mutua assicurazione;
  • enti pubblici e privati, differenti dalle società, che risiedono nel territorio italiano e hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali;
  • consorzi, associazioni e organizzazioni non riconosciute;
  • società ed enti con o senza personalità giuridica che non risiedono nel territorio italiano.

La contabilità ordinaria è inoltre obbligatoria per le imprese che conseguono ricavi superiori a quelli che permettono di accedere alla contabilità semplificata, quindi:

  • 400.000 € per attività impegnate in prestazione di servizi;
  • 700.000 € per le altre attività.

Tuttavia, in alcuni casi, la contabilità ordinaria conviene anche ad imprese con ricavi inferiori, che possono preferirla a quella semplificata.

CONTABILITÀ ORDINARIA: quali sono i libri e registri obbligatori?

La contabilità ordinaria obbliga alla tenuta di registri analitici per diverse movimentazioni finanziarie e non. Chi sceglie la contabilità ordinaria dovrà quindi tenere e compilare:

  • il libro giornale: per annotare le operazioni, sia attive che passive, in ordine cronologico;
  • il libro degli inventari: contenente i beni organizzati in categorie omogenee e tutte le prescrizioni di codice civile e leggi speciali;
  • i registri IVA (distinti in registro degli acquisti, registro delle vendite e registro dei corrispettivi): non sempre tutti obbligatori;
  • le scritture ausiliarie: per registrare tutte le componenti legate a patrimonio e reddito in base a categorie omogenee, così da identificare in modo chiaro le componenti positive e negative che partecipano alla determinazione del reddito;
  • le scritture di magazzino: da tenere solo se si superano certi limiti relativi a ricavi o valore delle rimanenze;
  • il registro dei beni ammortizzabili: la sua istituzione è facoltativa, purché si registrino i beni ammortizzabili nel libro degli inventari o nel libro giornale.

CONTABILITÀ ORDINARIA: quali sono i vantaggi?

Pur non offrendo evidenti vantaggi dal punto di vista fiscale e dei costi, la contabilità ordinaria, grazie alla sua analiticità, può garantire una serie di importanti benefici, sia nel controllo dell’andamento aziendale, che per contrastare eventuali accertamenti. La struttura della contabilità ordinaria infatti, registrando ogni operazione, aumenta in maniera esponenziale la quantità di informazioni a disposizione degli imprenditori, che possono così accedere a bilanci e storico dei conti, ma anche ai dettagli sulla situazione finanziaria di clienti e fornitori. Allo stesso tempo, grazie alle rilevazioni puntuali di qualsiasi tipo di azione, chi sceglie di passare alla contabilità ordinaria può ricostruire, anche a distanza di tempo, tutto lo storico delle operazioni, opponendosi con maggiore credibilità ed efficacia a controlli o sanzioni da parte del fisco.

Riassumendo, la contabilità ordinaria conviene per ottenere:

  • più informazioni sull’andamento dell’impresa;
  • possibilità di predisporre bilanci di esercizio e infrannuali contenenti tutti i dettagli economici, finanziari e patrimoniali;
  • maggiore controllo sull’accertamento del reddito.

Pur trattandosi di un regime oneroso, e senz’altro poco adatto a imprese di piccole dimensioni, la contabilità ordinaria può quindi offrire vantaggi competitivi importanti. Nella nostra esperienza, per molti clienti il passaggio dalla contabilità semplificata alla contabilità ordinaria ha di fatto favorito la crescita del business, soprattutto grazie all’opportunità di controllare puntualmente la gestione aziendale e la solvibilità dei clienti.

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