Nel contesto delle piccole imprese, l’aiuto di collaboratori familiari è molto comune. Tuttavia, quando è necessario versare i contributi INPS? Quali sono gli obblighi per il titolare dell’attività?
La Circolare del Ministero del Lavoro n. 10478 del 10 giugno 2013 ha chiarito i criteri per distinguere una collaborazione familiare occasionale da una abituale, determinando quando scatta l’obbligo di iscrizione all’INPS.
In questo articolo vediamo quando il familiare è obbligato all’iscrizione INPS, quali contributi sono dovuti e come effettuare il versamento.
Differenza tra Coadiuvante Familiare e Collaboratore Familiare
Spesso i termini coadiuvante familiare e collaboratore familiare vengono usati in modo intercambiabile, ma in realtà indicano due figure con ruoli e obblighi contributivi diversi.
Chi è un collaboratore familiare?
Un collaboratore familiare è un parente che presta la sua opera in un’attività familiare, ma senza un ruolo strutturato nell’organizzazione aziendale.
Caratteristiche principali:
- Prestazione occasionale e sporadica
- Nessun obbligo contributivo INPS, se il lavoro non è continuativo
- Non rientra nell’organico aziendale in modo stabile
- L’attività deve rispettare i limiti stabiliti dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 10478 del 10 giugno 2013, secondo cui una collaborazione occasionale non può superare 90 giorni nell’anno solare
Chi è un coadiuvante familiare?
Un coadiuvante familiare è un familiare che partecipa in modo abituale e prevalente all’attività dell’impresa, assumendo un ruolo più strutturato rispetto a un semplice collaboratore.
Caratteristiche principali:
- Attività continuativa e regolare all’interno dell’impresa familiare
- Obbligo di iscrizione INPS (Gestione Artigiani e Commercianti o Gestione Separata)
- Possibilità di ricevere un compenso, con conseguente obbligo di dichiarazione dei redditi
- Maggiore tutela previdenziale, poiché versa i contributi per la pensione
Quando un collaboratore familiare diventa coadiuvante?
Se il familiare lavora in modo continuativo, con un impegno prevalente rispetto ad altre attività e senza limiti di tempo, viene considerato coadiuvante familiare e deve essere iscritto all’INPS.
Differenza principale:
- Un collaboratore familiare può lavorare in modo saltuario e occasionale senza obbligo contributivo, rispettando il limite dei 90 giorni annui.
- Un coadiuvante familiare, invece, lavora stabilmente nell’impresa ed è soggetto all’iscrizione INPS obbligatoria.
Attenzione! Se un collaboratore familiare supera i 90 giorni di attività o lavora in modo continuativo, può essere riclassificato dall’INPS come coadiuvante, con obbligo di iscrizione e pagamento dei contributi arretrati.
- Chi sono i Collaboratori Familiari?
Un collaboratore familiare è un parente che presta la sua opera in un’attività gestita da un familiare (es. impresa artigiana, commerciale o agricola).
Rientrano in questa categoria i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado, come:
- Coniuge o convivente
- Figli e nipoti
- Genitori e nonni
- Fratelli e sorelle
- Suoceri, generi e nuore
Attenzione: Il concetto di collaborazione familiare occasionale è diverso dalla collaborazione abituale. Se il familiare collabora in modo continuativo e prevalente, deve essere iscritto all’INPS.
Quando è Obbligatoria l’Iscrizione all’INPS?
La Circolare del Ministero del Lavoro n. 10478 del 10 giugno 2013 stabilisce che:
✅ L’iscrizione all’INPS è obbligatoria se il collaboratore familiare:
- Presta la sua attività in modo continuativo e non solo occasionale
- Lavora in modo prevalente nell’impresa familiare
- Riceve un compenso regolare
❌ NON è necessaria l’iscrizione INPS se:
- l’attività è occasionale e saltuaria
- la collaborazione non è prevalente rispetto ad altre attività lavorative del familiare
- il collaboratore ha un altro lavoro subordinato o autonomo che gli garantisce la copertura contributiva
Cosa dice la Circolare del 2013 sulla collaborazione occasionale?
La collaborazione occasionale in un’impresa familiare è ammessa solo se limitata nel tempo e non prevalente rispetto all’attività del familiare.
La circolare stabilisce che una collaborazione può essere considerata occasionale se:
- Non supera i 90 giorni nell’anno solare
- Il collaboratore non è inserito stabilmente nell’organizzazione aziendale
- Il familiare lavora in modo discontinuo e senza regolare compenso
In assenza di queste condizioni, la collaborazione deve essere considerata abituale e scatta l’obbligo contributivo INPS.
Come Funziona il Versamento dei Contributi INPS?
Se il collaboratore familiare rientra tra i soggetti obbligati all’iscrizione INPS, il titolare dell’attività deve:
- Effettuare l’iscrizione del familiare all’INPS nella gestione di riferimento (Artigiani, Commercianti o Gestione Separata)
- Versare i contributi INPS, anche in assenza di retribuzione formale
- Indicare la collaborazione familiare nella propria contabilità
Chi paga i contributi?
Il titolare dell’attività è responsabile del versamento. Tuttavia, i contributi sono a carico del collaboratore familiare e possono essere dedotti dal reddito.
Collaboratori familiari e obbligo di iscrizione all’INAIL
L’iscrizione all’INAIL per i collaboratori familiari dipende dalla frequenza e dalla continuità dell’attività svolta.
Quando NON è obbligatoria l’iscrizione all’INAIL?
Secondo l’INAIL, i collaboratori familiari non devono essere assicurati se le loro prestazioni sono accidentali e saltuarie, ovvero:
- Non superano una o due volte al mese
- Non eccedono le 10 giornate lavorative nell’arco dell’anno solare
Quando è obbligatoria l’iscrizione all’INAIL?
Se il collaboratore familiare supera il limite delle 10 giornate di lavoro in un anno solare, è obbligatorio iscriverlo all’INAIL e versare il relativo premio, anche se non è soggetto all’iscrizione INPS.
Attenzione! L’obbligo di assicurazione INAIL riguarda tutte le attività che comportano un rischio di infortunio, come quelle artigianali, commerciali o agricole.
Mancata iscrizione INAIL: quali rischi?
- In caso di infortunio sul lavoro, il collaboratore familiare potrebbe non ricevere alcuna tutela
- L’azienda potrebbe essere sanzionata dall’INAIL per mancata copertura assicurativa
E se il Collaboratore Familiare è un Pensionato o un Dipendente?
Caso 1: Il collaboratore familiare è già pensionato
Se il familiare è pensionato e presta attività nell’impresa, potrebbe comunque essere soggetto all’iscrizione INPS, in base alla continuità della prestazione. Tuttavia, ci sono delle agevolazioni contributive per chi è già titolare di pensione.
Caso 2: Il collaboratore ha un altro lavoro dipendente
Se il familiare ha già un contratto da lavoratore dipendente con copertura previdenziale, potrebbe non essere necessario iscriverlo all’INPS, a meno che la collaborazione nell’impresa familiare non sia prevalente.
Sanzioni per Mancata Iscrizione e Omessi Contributi
Cosa succede se un familiare lavora abitualmente senza iscrizione INPS?
Rischi per il titolare dell’attività:
- Possibili accertamenti INPS e Agenzia delle Entrate
- Multe e sanzioni per lavoro irregolare
- Obbligo di pagare i contributi arretrati con interessi e sanzioni
Come evitare problemi?
- Verificare bene la natura della collaborazione prima di far lavorare un familiare
- Consultare un commercialista per capire se è necessario versare i contributi
- Mantenere una documentazione chiara sulla natura della collaborazione
Gestire correttamente i collaboratori familiari: cosa sapere
Ricapitolando per non incorrere in sanzioni occorre sapere che:
- Se un familiare presta attività in modo continuativo e prevalente, è obbligatorio iscriverlo all’INPS.
- Quando la collaborazione è occasionale e sporadica, non è necessaria l’iscrizione, ma deve rispettare i criteri della Circolare del Ministero del Lavoro del 2013.
- Il datore di lavoro familiare è responsabile del corretto versamento dei contributi INPS.
- Occorre regolarizzare la posizione del collaboratore familiare evita sanzioni e problemi con l’Agenzia delle Entrate e l’INPS.
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Buongiorno, io sono collaboratrice famigliare (con atto per impresa famigliare) dell’impresa di mio fratello. Lavoro come dipendente in un altro posto a 30 ore settimanali. É corretto versare solo i contributi dove svolgo il lavoro prevalente (cioè lavoro dipendente)? La mia paura è che i contributi del lavoro dipendente poi non vengano riconsciuti a livello pensionistico.
Grazie mille.
Buongiorno , mio marito deve ristrutturare casa con cila lavori in economia da privato senza ditte esterne,può avvalersi di suo cugino come aiuto nell’ limite dei 3 mesi a giorni da definire man mano? Grazie
Salve,
madre titolare impresa individuale stagionale vorrebbe far lavorare occasionalmente il figlio minorenne che ha da poco compiuto 15 anni. come collaboratore familiare occasionale.
Grazie per il vostro parere
Salve,
madre titolare impresa individuale stagionale vorrebbe far lavorare occasionalmente il figlio minorenne che ha da poco compiuto 15 anni. Secondo voi può rientrare nei casi di esenzione previsti dalla legge17 ottobre 1967, n. 977 art. 2 “e norme della presente legge non si applicano agli adolescenti addetti a lavori occasionali o di breve durata concernenti:
a) servizi domestici prestati in ambito familiare;
b) prestazioni di lavoro non nocivo, né pregiudizievole, né pericoloso, nelle imprese a conduzione familiare”
Nel caso dovrei fare solo iscrizione Inail con DNA?
Grazie per il vostro parere
Salve sono pensionata da 4 anni. Attualmente mia nuora ha aperto un negozio. Posso aiutarla saltuariamente senza contratto? E se non fosse possibile potrei stipulare u. Contratto a chiamata senza che questo inficiare sulla mia pensione? Grazie mille
Salve Piera,
se supera i giorni previsti per i collaboratori familiare occorre fare una valutazione dettaglia. Se vuole potrebbe acquistare una consulenza con il nostro consulente del lavoro da qui
Cordialità
Buongiorno, il coniuge coadiuvante regolarmente iscritto alla gestione INPS di appartenenza e per il quale il titolare versa i contributi sul minimale, che presta la propria collaborazione senza partecipare agli utili e senza altri compensi di qualsiasi natura, deve fare la dichiarazione fiscale in assenza di altri redditi?
Se io svolgo una collaborazione famigliare occasionale per meno di 10 giornate non devo iscrivermi all Inail, ma in caso di infortunio sono comunque coperto?
Buonasera.
Circa 30 anni fa , durante i mesi estivi (quando non ero ancora maggiorenne) ho aiutato mia mamma nella sua attività commerciale di cui lei era titolare (come ditta individuale) in qualità di collaboratore familiare occasionale per circa 2 mesi all’anno (60 gg all’anno) senza tuttavia versare contributi INPS.
E’ possibile chiedere, attraverso il ricongiungimento A TITOLO ONEROSO, il riconoscimento di tali periodi di contributi?
Motivo: questi mesi (in totale 6) mi farebbero comodo per i contributi di pensione ad oggi maturata.
Potete darmi info al riguardo ?
Vi ringrazio per l’attenzione.
buonasera,
ho ditta individuale e dovrei eseguire dei lavori di manutenzione ordinaria (tinteggiatura pareti interne) di una ditta.
Posso avvalermi dell’aiuto di mio fratello per 4 giorni senza iscrizione inps?
devo invece fare assicurazione inail?
devo inserirlo come collaboratore occasionale/famigliare dove? nel caso come inserisco tale variazione temporanea?
Grazie
Salve,
Sono coadiutrice familiare nella ditta individuale di mio padre da 4 anni, per 6 mesi all’anno in maniera continuativa, pertanto i miei contributi inps vengono regolarmente versati. Ad oggi nessuno sa dirmi con chiarezza se ho diritto o meno ad un’indennità di disoccupazione, Ho provato a fare domanda di DIS COLL due volte nel 2020 e mai prima, ma è sempre stata respinta. Potrei gentilmente avere delucidazione a riguardo, continuo a leggere articoli per cercare risposte ma non le trovo e anche il nostro commercialista non è chiaro. Forse il collaboratore ha diritto e il coadiuvante no?
Molte grazie
Buongiorno,
mia moglie ha un’ attività di somministrazione, io sono un dipendente pubblico posso darle una mano in occasione di fiere o in casi particolari? Non ho l’obbligo di comunicazione INPS, ma per quanto riguarda l’INAIL??
Grazie
Gentile Vincenzo,
certo come collaboratore familiare occasionale. Deve iscriversi all’INAIL.
Cordialità
Buonasera, mia ex nuora chiede a me e mio marito l’assegno di mantenimento per il nostro nipote ,perché nostro figlio è in carcere e non può, ha dichiarato di lavorare occasionalmente dal padre in campagna, ma noi sappiamo che lavora tutti i giorni, possiamo denunciare all’ispettorato del lavoro? Oppure è la nostra parola contro la sua?loro possono realmente verificare le nostre dichiarazioni? Ci sentiamo presi in giro, abbiamo offerto gli alimenti, ma lei pretende un assegno in denaro,Cordialmente la ringrazio se vorrà darmi un consiglio Monica
Salve, hai fini di un controllo dell’ispettorato del lavoro, come si dimostra che il proprio figlio è nell’attività artigiana del padre occasionalmete?
Salve, hai fini di un controllo del”ispettorato del lavoro, come si dimostra che il proprio figlio è nell’attività artigiana del padre occasionalmete?
Salve,
se trattasi di lavoro occasionale di un familiare occorre solo l’iscrizione INAIL.
Cordialità
Vorrei capire se in una società sas bisogna firmare qualcosa che dichiara il grado di parentela se è il cognato il collaboratore del titolare
Salve! Mio è un artigiano edile e a volte tipo due volte a settimane per un paio di ore ha bisogno di me. A questo punto vi siamo rivolti al nostro commercialista che ha fatto contratto come collaboratrice però dopo tre mesi abbiamo da pagare solo per me 944 euro che giustamente per quel poco che faccio non gli guadagno neanche per sogno. Come dobbiamo fare? Grazie!!!
Gentile Anastasia, se trattasi di un collaborazione occasionale nei limiti di cui all’articolo è sufficiente l’iscrizione INAIL. Saluti
Buongiorno,
dal 1° di ottobre 2018 mio marito otterrà la pensione con 41 anni come lavoratore precoce.
Potrebbe aiutarmi per qualche ora alla settimana nella mia attività commerciale, senza ovviamente percepire compenso? Ci è stato detto che potrebbe perderla.
Grazie per la risposta
Gentile Marisa,
certo se rispetta i limiti di cui alla circolare INPS occorre solo l’iscrizione INPS.
Cordialità
Buongiorno, vorrei sapere se ci sono state modifiche alla legge.
Non mi è chiaro come chi sia preposto al controllo, presumo l’Ispettorato del Lavoro, possa farlo
se non vi è un contratto scritto. In particolare io potrei aiutare i miei figli nell’attività famigliare per
le 720 ore annue… ma come bisogna giustificarle? Nessuno sa darmi una spiegazione grazie.
Salve,
occorre l’iscrizione INAIL e un accordo anche scritto eventualmente ma non necessario. Il controllo viene effettuato sulle dichiarazioni effettuate e sulle eventuali prove in possesso dell’ispettorato. Cordialità
Grazie mille.
Buon lavoro
Buongiorno,mio marito ha una rosticceria e vorrei sapere dato che io e i nostri 2 figli lo aiutiamo,se dobbiamo pagare tutti e 4 i contributi ,,(cosa assolutamente impossibile) e inoltre il nostro consulente ci ha detto che non possiamo mettere in regola i ragazzi perché nostri figli.Io credo che non é una cosa giusta ,per questo motivo chiedo aiuto per un futuro migliore grazie anticipatamente
Gentile Alberta,
se rispetta i limiti come collaboratore familiare occorre iscriversi solo all’INAIL. Altrimenti, per assumerli occorre fare una srl.
Cordialità
buongiorno
mia moglie è produttore agricolo e io vorrei aiutarla nella vendita dei prodotti. Rimanendo sotto le 720 ore non obbligo alcuno nei confronti dell’inps?
Devo comunque denunciare la mia presenza all’inps come coaiuvante o, essendo una collaborazione occasionale, non devo dire nulla a ll’inps e fare solo l’iscrizione all’inail?
grazie
Gentile Antonio,
occorre fare solo iscrizione INAIL.
Cordialità
interessante , vorrei sapere mia moglie è commerciante un bar e una edicola su due unità locali può farsi aiutare dalla figlia studente per 3/4 ore al di per 5 giorni settimana senza versare INPS per la figlia grazie per risposta
Gentile Enrico,
i familiari possono aiutarla nel limite di 90 giorni lavorativi o 720 ore nell’anno iscrivendoli all’INAIL.
Cordialità
lavoro da 4 anni come coadiuvante,ho diritto ad un disoccupazione nel caso io lascio questo lavoro£
Buongiorno,
mi dispiace ma il coadiuvante non ha diritto alla disoccupazione.
Cordialità
la mia compagna di vita ma non convivente puo’ aiutarmi occasionalmente nell attivita’ di ristorazione?
Salve,
non rientra nei collaboratori familiari e quindi dovrebbe pagare i contributi inps.
Cordialmente
buonasera, chi presta la propria attività in modo continuativo e prevalente come collaboratore familiare, presso un centro revisioni in quale categoria deve pagare i contributi INPS non avendo ancora i requisti per essere iscritto come artigiano?
Salve,
i contributi versati ad un coadiuvante valgono ai fini pensionistici?
Grazie
Salve, nel caso di un familiare che presta lavoro gratuito, è necessario anche stipulare un contratto con la ditta individuale in oggetto?
Buongiorno,
se rispetta i requisiti della collaborazione occasione di cui nell’articolo non occorre un contratto scritto.
Cordialmente
Ottimo articolo ma i collaboratori familiari coo menoo di 90 giorni hanno diritto alla disoccupazione?
Gentile Anna,
non avendo contributi versati non hanno diritto alla disoccupazione per questa attività.
Cordialità