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Bonus ristrutturazione 2019

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Bonus ristrutturazione 2019: tutti i dettagli

SOMMARIO

Bonus ristrutturazione edilizia 2019: ecco la proroga e le novità della Legge di Stabilità 2019. Importi, lavori ammessi, come funzionano le detrazioni fiscali ristrutturazione 2019 e la comunicazione ENEA. Tutto quello che occorre sapere per chi intende effettuare lavori in casa.

Cos’è il Bonus Ristrutturazione 2019?

Il Bonus Ristrutturazine consiste un un’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia, disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86, che consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo per unità immobiliare non superiore ad euro 48.000.

Tuttavia, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

Come funziona il bonus ristrutturazione 2019?

Il Bonus Ristrutturazione è la più nota tra le le detrazioni IRPEF riconosciuta per le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Più precisamente, il bonus ristrutturazione consiste nella:

  • Detrazione del 50% per le le spese sostenute sui lavori effettuati su ciascuna unità immobiliare;
  • Ripartizione della detrazione in 10 quote annuali di uguale importo a partire dall’anno in cui la spesa è stata sostenuta.

A chi spetta il Bonus Ristrutturazione?

Altra novità del 2018 è l’estensione della platea di soggetti beneficiari del bonus. Infatti, a partire da quest’anno, potranno usufruire del Bonus anche gli Istituti autonomi per le case popolari e gli enti che hanno la stessa finalità sociale purché costituiti nella forma di house providing.

Restano confermati tra i beneficiari del Bonus i contribuenti assoggettati all’IRPEF, ossia:

  • i proprietari e i nudi proprietari dell’immobile;
  • i soggetti titolari di diritto reale di godimento (come usufrutto, uso e abitazione) sull’immobile oggetto della ristrutturazione;
  • i locatari e i comodatari;
  • i soci di cooperative;
  • gli imprenditori individuali e i soggetti indicati all’art. 5 del TUIR per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o merci.

Le spese sono ammesse al bonus

Non cambiano, invece, i lavori rientranti nel bonus. Per ristrutturazione edilizia, infatti, ai fini della fruibilità del bonus sono compresi quei lavori diretti alla trasformazione di un fabbricato. Nel dettaglio sono inclusi:

  • manutenzione straordinaria,
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia
  • interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Per maggiori dettagli sul tipo di spese rientranti nel bonus ristrutturazione consultare il sito dell’agenzia dell’entrate.

In alternativa scaricare la Guida dell’Agenzia delle Entrate Ristrutturazioni Edilizie – Le agevolazioni Fiscali

Documenti necessari per usufruire del Bonus ristrutturazioni 2019?

Per fruire della detrazione al 50%, ed evitare costose sanzioni in caso di accertamento, i contribuenti devono:

  1. comunicare l’inizio lavori alla ASL, quando prevista;
  2. pagare spese tramite bonifico parlante o tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento;
  3. compilare la dichiarazione dei redditi, riportando i dati catastali identificativi dell’immobile e la quota di detrazione, poiché la detrazione totale spettante infatti va divisa in 10 quote di pari importo;
  4. conservare tutta la documentazione comprovante i lavori effettuati e per i quali si usufruisce del bonus ristrutturazione 2019 (come ad esempio concessione edilizia, autorizzazioni o comunicazione di inizio lavori, oppure dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori ed il tipo di lavori eseguiti e agevolabili con il bonus), fatture e ricevute fiscali, ricevute dei bonifici di pagamento, comunicazione ENEA ristrutturazioni nel caso in cui gli interventi eseguiti vadano comunicati all’ENEA.

Comunicazione preventiva ENEA

La legge di bilancio 2019 ha introdotto la comunicazione ENEA obbligatoria per usufruire delle detrazioni fiscali.

La Comunicazione ENEA deve essere inserita e trasmessa in via telematica direttamente tramite il portale Enea appositamente creato per il 2018 entro 90 giorni dalla fine dei lavori e del cosiddetto collaudo.

La trasmissione all’ENEA può essere effettuata direttamente dal contribuente registrandosi sul sito oppure tramite intermediari abilitati inviando:

  • l’attestato di qualificazione energetica;
  • la scheda descrittiva degli interventi realizzati.

La ricevuta di avvenuta Comunicazione online è tra i documenti da conservare per beneficiare dell’Ecobonus e del bonus ristrutturazioni, unitamente all’asseverazione che attesta che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti e all’attestato di certificazione energetica.

Per maggiori info consultare il nostro post di approfondimento Bonus Ristrutturazione 2018 e Comunicazione Enea

Quando si applica l’IVA al 10%?

Per i lavori di recupero del patrimonio edilizio l’aliquota IVA è ridotta al 10%. A seconda del tipo di intervento, l’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni; più precisamente:

  • Per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati sulle unità immobiliari abitative si applica l’IVA ridotta al 10%. Attenzione, quando l’appaltatore fornisce beni “di valore significativo”, l’IVA sui predetti beni non è agevolata.
  • Per gli altri interventi di recupero edilizio, quali lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, l’IVA è ridotta al 10%.

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