In molti ci chiedono quando si accingono ad avviare un nuovo business: “meglio aprire partita IVA singola o una società tipo una SRL? Lavoro autonomo o società?”
Una premessa è doverosa: la formula magica non esiste e la valutazione di opportunità dipende da elementi soggettivi da valutare caso per caso. Cerchiamo in ogni caso di fornire una utile guida per chi si appresta ad aprire partita I V A, sia essa individuale che in forma societaria.
Società o lavoro autonomo?
Questo è il dilemma, perché anche se alcuni tipi di società sono “più sicure”, non è detto che siano le più appropriate al singolo caso. La scelta tra lavoro autonomo e società incide notevolmente sul futuro andamento dell’attività che ci si accinge ad avviare e, pertanto, deve essere presa tenendo conto del tipo di attività si intende svolgere, dei soggetti coinvolti nel progetto (ossia se si tratta di più di uno è preferibile costituire una società), dei rischi che potrebbero derivare da quel tipo di business e dei costi iniziali di avvio. Analizziamo le diverse opzioni per il nuovo imprenditore.
Generalmente, le motivazioni che spingono a scegliere il lavoro autonomo sono le seguenti:
- attività da svolgere in forma individuale;
- la forma giuridica con relativi adempimenti per la costituzione più semplice: infatti per costituire una ditta individuale occorre procedere con l’apertura partita iva ditta individuale, con l’iscrizione alla gestione commercianti ed artigiani INPS e al Registro delle Imprese;
- possibilità di aprire partita i v a agevolata aderendo al regime forfettario, ovvero un regime agevolato che può essere adottato solo alle persone fisiche titolari di Partita IVA (per un approfondimento su questo regime si consiglia di leggere la nostra guida GRATUITA: Partita IVA agevolata: Guida al Regime Forfettario 2023);
- costo apertura p IVA molto contenuti;
- costi di gestione contenuti: anche i costi di tenuta della contabilità sono più bassi;
- se dovesse andare male, chiudere una Partita IVA ha costi molto esigui;
- i rischi connessi al business non sono rilevanti.
Inoltre, quando si decide di aprire la Partita IVA occorre anche verificare se l’attività che si andrà a svolgere ricade in quella delle ditte individuali o se trattasi di una libera professione (per un approfondimento sull’argomento si rimanda al nostro Ebook Gratuito Ditta Individuale o Libero Professionista?).
Quali sono gli svantaggi del Lavoro Autonomo?
I principali svantaggi di avviare un’attività sotto forma di lavoro autonomo sono:
- quando trattasi di utili cospicui la tassazione è sicuramente più elevata;
- responsabilità illimitata del lavoro autonomo per le obbligazioni assunte (tale responsabilità nel caso di SRL/SRLS è limitata al solo capitale conferito nella società);
- se le persone impegnate nel nuovo business sono due o più la scelta diventerà obbligata: SRL tradizionale o semplificata.
Costi per aprire una Partita IVA online
Spesso la scelta tra lavoro autonomo e società dipende anche dai costi per avviare il business. Di sicuro avviare un’attività come lavoro autonomo è molto più veloce ed economico rispetto ad una società. Inoltre, come aprire una partita IVA da libero professionista è più economico rispetto ad una ditta individuale. Vediamo perché.
Avviare un’attività da libero professionista non comporta particolari costi, in quanto occorre semplicemente aprire Partita IVA ed iscriversi alla gestione previdenziale di appartenenza. Per aprire una ditta individuale i costi, nella stragrande maggioranza dei casi, sono legati esclusivamente all’iscrizione presso la Camera di Commercio e sono:
- 18,00 euro per diritti di segreteria;
- 17,50 euro per marca da bollo;
- 56,00 euro per diritto camerale annuale da versare entro 30 giorni dall’iscrizione alla CCIAA.
Per ulteriori info su “come aprire partita IVA” consulta la nostra Guida Gratuita: APRIRE PARTITA IVA: Quello che devi sapere per partire con una Marcia in più anche nel 2023!
Società: quale scegliere?
Nel nostro ordinamento esistono due macro categorie di società: le società di persone e le società di capitali. Quale tipo di società scegliere dipende da svariati fattori, quali ad esempio: regime di responsabilità, convenienza fiscale, convenienza economica, maggiore flessibilità di un tipo di società rispetto a un altro e via discorrendo.
Quali che siano i motivi, comunque, la scelta della forma societaria è molto delicata e sarebbe opportuno farsi assistere da un commercialista. È però possibile fornire in linea di massima alcuni suggerimenti e delucidazioni in modo da avere un quadro generale sull’argomento.
In questo post ci limitiamo ad analizzare le SRL / SRLS mentre per un’analisi approfondita sulle differenze, in particolare in termini di costi, si rimanda al post dedicato: Quale Società Scegliere per il Tuo Business? E quanto mi costa?
SRLS o SRL?
Le società di capitali rappresentano la forma societaria più complessa e onerosa in materia di costituzione e adempimenti, ma con la maggiore tutela per i soci, che non rispondono dei debiti contratti dalla società con il proprio patrimonio.
Naturalmente la forma più diffusa è quella della società a responsabilità limitata, tale forma ha due diverse articolazioni:
- ordinaria, in cui il capitale sociale minimo non può essere inferiore a € 10.000 e per la cui costituzione è necessaria la figura del notaio;
- semplificata, ossia una versione più semplice in cui il capitale sociale minimo da versare parte da 1 euro.
Per scoprire tutto quello che occorre sapere sulle SRL leggi il nostro Ebook Gratuito “SRL o SRLS?” oppure consulta il nostro post di approfondimento al seguente link: Come Aprire una SRL o una SRLS? Costi e procedure
Quanto costa aprire una SRL / SRLS?
Per avviare una SRL / SRLS occorre:
- rivolgersi ad un Notaio per la redazione dello statuto;
- sottoscrivere il capitale minimo che per le SRL non può essere inferiore a € 10.000, mentre per SRLS il capitale sociale varia da € 1,00 a € 9.999;
- aprire la Partita IVA;
- richiedere la smart-card dell’amministratore alla Camera di Commercio e/o altro ente incaricato;
- aprire una posta certificata intestata alla società;
- iscriversi al Registro delle Imprese e presso albi, registri o elenchi richiesti per l’esercizio dell’attività;
- iscriversi all’INPS ed eventualmente all’INAIL.
I costi da sostenere sono riepilogati nella seguente tabella:
Descrizione | SRL | SRLS |
ONORARIO NOTAIO | DA 1.400 € | 0 |
DIRITTO CAMERALE | 120 € | 120 € |
DIRITTI DI SEGRETERIA | 165 € | ESENTE |
IMPOSTA DI REGISTRO | 200 € | 200 € |
DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA’ | 200 € | 200 € |
TASSE DI CONCESSIONE GOVERNATIVA | 309.87 € | 309.87 € |
VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI 100 PAGINE | DA 41 EURO | DA 41 EURO |
INPS | 3.600 euro CIRCA PER SOCIO AMMINISTRATORE | 3.600 euro CIRCA PER SOCIO AMMINISTRATORE |
INAIL | A SECONDA DEL SETTORE | A SECONDA DEL SETTORE |
DIRITTI DEPOSITO BILANCIO | 200 € | 200 € |
PEC | DA 5 € | DA 5 € |
COMPENSO ANNUO COMMERCIALISTA | DA 1.800 € | DA 1.800 € |
Pro e Contro di una SRL / SRLS?
I principali vantaggi di una SRL sono:
- possibilità di svolgere un’attività economica da soli o con altri limitando il rischio di impresa al capitale sottoscritto (c.d. responsabilità limitata);
- possibilità di ripartire l’investimento iniziale tra più soci;
- in caso di SRLS capitale sociale da € 1,00.
I principali svantaggi di questa forma giuridica sono:
- costi elevati sia di costituzione che di gestione rispetto rispetto a un’impresa individuale;
- maggiore burocrazia;
- presenza di organi sociali quali consiglio di amministrazione e collegio sindacale (solo quando la società è obbligata a redigere il bilancio ordinario o consolidato);
- esclusione contabilità semplificata e regime forfettario.
Per ulteriori info su come aprire una SRL, i costi e le procedure consultare il nostro post al seguente link: Come Aprire una SRL o una SRLS? Costi e procedure
Infine, se il nuovo business andasse male anche la chiusura purtroppo è costosa. Leggi anche: CHIUSURA SRL: Ecco come procedere con o senza Notaio