Vuoi sapere quando aprire una partita iva europea? Hai bisogno di un commercialista per la tua partita IVA estero? Da oggi ci sarebbe la solita Amazon, anche per questo!
Dovrebbe essere una semplice provocazione, ma in verità ha destato non poche polemiche il nuovo servizio messo a disposizione da Amazon e rivolto ai propri utenti, titolari di Partita IVA, per la semplificazione degli adempimenti IVA relativi alle operazioni effettuate utilizzando la piattaforma e non solo. Vediamo di cosa si tratta partendo da quando è necessario aprire la partita iva estera ed identificarsi negli stati UE.
Quando aprire la partita IVA europea
Per comprendere quando è il caso di aprire partita IVA all’estero, sono necessarie alcune precisazioni.
Quando un soggetto passivo IVA italiano vende i propri beni ad un consumatore finale all’interno dell’Unione Europea, la cessione è equiparata ad una vendita per corrispondenza e viene applicata l’IVA italiana a condizione che l’ammontare delle vendite in ciascuno Stato membro non superi l’importo annuo di € 100.000 o il minor ammontare previsto in ogni Stato a norma dell’art. 34 della Direttiva 2006/112/CE.
Quando il titolare di Partita IVA supera dette soglie occorre identificarsi in quello Stato, direttamente o tramite un rappresentante fiscale, applicando l’IVA prevista secondo la normativa locale e adempiendo agli obblighi contributivi e previdenziali vigenti nello Stato.
Le soglie per i Paesi UE
La disciplina europea, come anticipato, ha stabilito dei valori soglia delle vendite complessive annuali per ciascun Paese europeo al superamento delle quali occorre aprire partita iva estera ovvero:
Stato UE/strong> | Soglia annua per le vendite |
Austria | 35.000€ |
Belgio | 35.000€ |
Cipro | 35.000€ |
Croazia | 270.000HRK |
Danimarca | 280.000DKK |
Estonia | 35.000€ |
Finlandia | 35.000€ |
Francia | 35.000€ |
Germania | 35.000€ |
Grecia | Indicazione non fornita |
Irlanda | 35.000€ |
Islanda | Indicazione non fornita |
Italia | 35.000€ |
Lettonia | 35.000€ |
Liechtenstein | Non si applicano le regole sull’IVA |
Lituania | 35.000€ |
Lussemburgo | 100.000€ |
Malta | 35.000€ |
Paesi Bassi | 100.000€ |
Polonia | 160.000 PLN |
Portogallo | 35.000€ |
Regno Unito | 70.000 GBP |
Rep. Ceca | 1.140.000 CZK |
Romania | 35.000€ |
Slovacchia | 35.000€ |
Slovenia | Indicazioni non fornite |
Spagna | 35.000€ |
Svezia | 310.000 SEK |
Ungheria | Indicazioni non fornite |
Come aprire partita IVA estera?
È possibile affidarsi a “Servizi IVA”, il nuovo servizio messo a punto da Amazon fruibile soltanto in alcuni dei Paesi in cui opera (ossia in Francia, Germania, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca e Spagna) e diretto a facilitare la gestione degli adempimenti fiscali dei titolari di partite IVA che utilizzano il famoso e-commerce per vendere i propri beni a consumatori finali in tutto il mondo.
Adempimenti fiscali per la partita IVA estera?
Gli adempimenti IVA nel paese estero sono:
- apertura partita IVA estera e rilascio del numero di partita IVA per operare in altri Paesi (NB. Tale operazione è richiesta se il soggetto vende/spedisce beni in altri Paesi UE superando le soglie fissate dalle singole autorità);
- dichiarazioni IVA periodiche (mensili, trimestrali e annuali secondo le scadenze stabilite nel Paese di riferimento);
- dichiarazioni Intrastat;
- tenuta del registro delle vendite comunitarie;
- altre dichiarazioni locali obbligatorie, come lo Spesometro in Italia ovvero altri adempimenti richiesti dal Paese di riferimento.
A chi posso rivolgermi per aprire partita IVA estera?
Per aprire partita IVA estera occorre rivolgersi ad un commercialista nel paese dove si vuole operare. Oppure è possibile usufruire del servizio di Amazon con un costo annuale di € 400 a cui si aggiunge un supplemento di € 100 per le transazioni svolte su altre piattaforme; il costo è direttamente addebitato all’utente sul proprio account da seller.
Quali i vantaggi di Amazon “Servizi IVA”?
Per coloro che sono tenuti all’apertura della P. IVA all’estero, che non hanno un professionista in loco, il servizio Amazon presenta i seguenti vantaggi:
- espletamento pratiche di apertura della partita IVA estera ma solo per Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Polonia e Repubblica Ceca
- funge da tramite con le autorità fiscali per questioni attinenti all’IVA
- predispone le dichiarazioni IVA da inviare allo Stato Estero
- aggiornamento sulle principali modifiche alle norme in materia di IVA
Quali sono i contro di Amazon “Servizi IVA”?
Il servizio di Amazon presenta tuttavia dei limiti, innanzitutto è garantito soltanto per i Paesi verso cui i venditori esportano, ma non per gli adempimenti nel Paese dove l’azienda risiede.
Inoltre è bene precisare che Amazon non si occupa dell’invio delle dichiarazioni IVA ma soltanto dell’elaborazione di un report con tutte le transazioni effettuate, è compito poi del cliente provvedere alla compilazione dei modelli e al loro invio alle autorità competenti.
Infine al costo di € 400 annuali va aggiunta la commissione di elaborazione supplementare di € 100 per l’elaborazione delle transazioni eseguite presso piattaforme diverse da Amazon.
Per approfondire il funzionamento della partita IVA comunitaria consultare il nostro post al seguente link: Partita iva comunitaria: cosa è e come ottenerla.
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Il servizio è molto semplice ed è rivolto artigiani, freelance e a tutti i tipi di società.
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Buonasera
Io come ditta impresa edile, sono fallito con debiti con il fisco. Se si apre una partita iva all’estero si può ripartire.
Grazie
Luca
Buongiorno, essendo in regime forfettario in Italia posso comunque accedere a questi servizi Amazon o in alternativa poter aprire comunque partite iva europee rimanendo forfettario in Italia?
Gentile Riccardo, certo che si. Cordialità
Buon giorno, operando con Amazon, ho aperto le partite Iva in Francia, Spagna, Germania, Polonia, Repubblica Cerca e Gran Bretagna. Pago l’Iva direttamente in questi Paesi. Mi sono posto però il problema dei Ricavi a Bilancio. Li potrò contabilizzare come Ricavi Esteri e su questi pagare le tasse in Italia? Oppure devo dichiararli e tassarli nei Paesi dove già pago l’Iva e poi inserirli nel bilancio in Italia?
Buongiorno,
I ricavi esteri vanno dichiarati in italia e versate qui le tasse.
Mi scriva a info@ilcommercialistaonline.it per ulteriori info
Cordialità
Buongiorno,
ho un ecommerce e sono tenuto ad aprire partite iva in Europa per continuare a spedire, oltre alla gestione dei relativi dazi alcolici.
A chi mi posso appoggiare per questo servizio?
Grazie in anticipo.
Andrea