Il Fisco ci strizza l’occhio e ci tende la mano. Equitalia invia le cartelle “amiche” e l’Agenzia delle Entrate diventa social: confermiamo questa tanto attesa richiesta di amicizia?
In questo articolo tutto sul cambio di look di Equitalia, sulla cartella Amica, sulla nuova veste social dell’Agenzia delle Entrate e sulla tanto attesa abolizione di Equitalia.
Dal 1 luglio Equitalia diventa Equitalia Servizi di Riscossione SpA, nuova società che sostituisce le attuali tre esistenti (Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud).
In realtà il cambiamento non riguarda gli sportelli presenti sul territorio, bensì la costituzione di un unico Cda e l’accorpamento degli organi di controllo nell’ottica della spending review.
Le intenzioni dell’attuale Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sono quelle di avvicinare il contribuente al sistema di riscossione, attraverso un processo di ridefinizione del sistema stesso che dovrà essere più collaborativo, trasparente e amico.
In questa ottica di miglioramento del rapporto con il contribuente, Equitalia ha inviato nel mese di luglio a 300 mila contribuenti la cosiddetta Cartella Amica.
Come funziona la Cartella Amica?
Difficile immaginare che una cartella esattoriale possa essere definita Amica. Tuttavia, Equitalia, nell’ottica di un miglioramento del rapporto con i contribuenti, ha definito “Amiche” quelle cartelle esattoriali che conterranno già un’offerta per effettuare un pagamento rateale del dovuto.
Infatti, coloro che non hanno già un piano di rateazione con Equitalia, successivamente al ricevimento di una cartella esattoriale “amica” potranno accedere direttamente al pagamento rateale, scegliendo il numero di rate tra un minimo di 12 ed un massimo di 72 mesi (6 anni) per cartelle con importi compresi tra 600 euro e 50.000 euro.
Per accedere al pagamento rateale, sarà sufficiente firmare il modulo allegato alla cartella “amica” ed inviarlo per lettera A/R o per PEC. In alternativa all’invio per posta o per PEC, è possibile consegnare il modello firmato direttamente allo sportello Equitalia.
Come saranno notificate le Cartelle Equitalia?
Le nuove cartelle esattoriali saranno notificate a mezzo PEC.
Introdotto dal D.Lgls 159/2015 – “Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione” – l’obbligo di notificare le cartelle esattoriali a mezzo PEC a ditte individuali, società e liberi professioni parte dal 1 giugno 2016.
Gli indirizzi PEC utilizzati per la notifica degli atti di riscossione sono quelli comunicati in Camera di Commercio da ditte individuali e società. Nel caso in cui la notifica non vada a buon fine perché l’indirizzo PEC risulti sbagliato o inattivo, Equitalia provvederà a notificare l’atto mediante deposito presso la Camera di Commercio competente per territorio.
Equitalia: cosa prevede la risoluzione presentata in Commissione?
Equitalia ha presentato una richiesta, in Commissione Finanze della Camera, che permetterà a tutti coloro che sono decaduti da una precedente dilazione (prima della riforma in vigore dal 22 ottobre 2015) per non aver pagato più di 8 rate consecutive (attualmente il limite delle rate è pari a 5 consecutive) di essere riammessi senza pagare le rate scadute.
Più precisamente, attualmente il contribuente che non paga 5 rate consecutive perde il beneficio della rateazione e può essere riammesso al piano rateale solo in seguito al versamento di tutto l’arretrato in soluzione unica.
La risoluzione presentata direttamente da Equitalia permetterebbe ai contribuenti decaduti da un piano di pagamento rateale di presentare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della riforma la richiesta di una nuova rateazione senza pagare l’arretrato scaduto.
Ma Equitalia sarà veramente abolita?
Renzi garantisce che Equitalia sarà abolita entro il 2017, tramite l’accorpamento con l’Agenzia delle Entrate che attualmente si occupa di effettuare solo i controlli e gli accertamenti. Saranno utilizzati maggiormente gli strumenti come la mediazione, al fine di aumentare e garantire la collaborazione con il contribuente. Solo in un secondo momento della fase di riscossione verranno utilizzati gli strumenti come il fermo auto, il pignoramento e le ipoteche sui beni immobili. Un sistema di riscossione meno vessatorio per il contribuente e più efficiente per la riscossione.
L’Agenzia delle Entrate diventa social?
Sempre nell’ottica del rinnovamento verso un Fisco amico, l’Agenzia delle Entrate apre al dialogo con il contribuente tramite la nuova pagina di Facebook (pagina Facebook all’Agenzia delle Entrate) con l’obiettivo di rispondere, in prima istanza, alle domande sul canone Rai per arrivare quindi a rispondere ad ogni domanda nel tempo massimo di 5 giorni lavorativi.
L’Agenzia garantisce che la risposta alle domande tramite messaggio privato arriverà entro le 24 ore successive o, nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, entro 5 giorni dalla richiesta.
Nelle intenzioni dell’Agenzia questa è una novità destinata a cambiare il rapporto con i contribuenti. L’Agenzia della Entrate ha inoltre già attivi un canale Youtube e un account Twitter.
Tutto chiaro fin qui?
Per ottenere maggiori informazioni su come funziona la rateizzazione, potete consultare il nostro approfondimento cliccando qui.
Infine, sul sito di Equitalia è disponibile un simulatore per calcolare il piano di rateizzazione – clicca qui.
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Una risposta-
L’importante è che non aumenti l’evasione.