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srl: scopri tutto quello che c'è da sapere

Vuoi aprire una SRL e non sai da dove iniziare? Oppure hai già avviato la tua società e vuoi gestirla al meglio, evitando errori e ottimizzando i costi? Sei nel posto giusto!

Tutto quello che devi sapere sulla SRL: vantaggi, costi, obblighi e iter di costituzione.

Una guida pratica e chiara per aspiranti imprenditori e professionisti.

Tutto sulla società SRL

🚀Stai pensando di aprire una SRL?

La S.r.l. è una delle forme societarie più solide ed efficaci per chi desidera operare in modo strutturato, minimizzando i rischi personali e consolidando la propria credibilità nell’ambito economico e finanziario. Una scelta che richiede progettualità e una piena comprensione delle conseguenze normative, fiscali e organizzative. 

In questa guida completa e aggiornata al 2025 scoprirai tutto ciò che serve sapere: vantaggi, svantaggi, costi, procedure, tipologie societarie e obblighi fiscali. Che tu sia un libero professionista, un imprenditore o uno startupper, qui trovi tutte le risposte per decidere se la SRL è la forma giuridica più adatta al tuo progetto.

🏢 S.r.l.:cos’è, come funziona e perché sceglierla 

L’acronimo S.r.l. significa Società a Responsabilità Limitata ed è una delle forme giuridiche più usate in Italia per chi desidera avviare un’impresa di piccole e medie dimensioni. Questo tipo di società si caratterizza per l’autonomia patrimoniale perfetta, cioè i soci rispondono solo nei limiti del capitale conferito, garantendo così una maggiore tutela del patrimonio personale rispetto ad altre forme giuridiche come la società in nome collettivo (S.n.c.) o la società in accomandita semplice (S.a.s.).

La S.r.l. è ideale per piccole e medie imprese grazie alla flessibilità gestionale, all’autonomia patrimoniale perfetta e alla possibilità di attrarre investitori, anche in forma unipersonale o semplificata (S.r.l.s.). 

📜 Normativa di riferimento

L’art. 2462 del Codice Civile stabilisce che:

“Nella società a responsabilità limitata per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio.”

Ciò significa che i soci non sono personalmente responsabili per i debiti della società, a meno che non si verifichino specifiche circostanze, come la mala gestio o l’abuso della personalità giuridica (es. il socio/amministratore usa la società per fini illeciti o per sottrarsi ai creditori).

⚙️ Caratteristiche distintive della S.r.l.

La S.r.l. è una società di capitali che si contraddistingue per:

✅ I vantaggi di una S.r.l.

Aprire una società di capitali offre diversi vantaggi, tra cui una responsabilità limitata per i soci e una maggiore credibilità finanziaria rispetto alla SRLS.

Vuoi approfondire i benefici fiscali e operativi dell’apertura di una SRL rispetto alla singola Partita IVA? Leggi il nostro articolo: Srl e Partita IVA: vantaggi.

Grazie alla flessibilità statutaria, i soci possono definire regole personalizzate per la governance aziendale. Ciò rende la S.r.l. un’opzione ideale per imprese in crescita.

Le S.r.l. iscritte come startup innovative ex D.l. n. 179/2012 possono accedere ad agevolazioni fiscali e contributive, riducendo il carico fiscale nei primi anni di attività.

❌ I svantaggi della S.r.l.

I costi di costituzione e gestione risultano più elevati rispetto ad altre forme societarie, come la ditta individuale o la società in nome collettivo (S.n.c.). L’obbligo di contabilità ordinaria comporta maggiori oneri amministrativi e fiscali. Inoltre, la cessione delle quote può risultare meno fluida, poiché ogni trasferimento deve avvenire secondo le regole previste nello statuto.

Infine, se la società supera per due esercizi consecutivi almeno due dei seguenti tre parametri (art. 2477 c.c.), scatta l’obbligo di nomina di un organo di controllo (collegio sindacale o revisore legale), con conseguente incremento dei costi gestionali:

  • Totale attivo patrimoniale superiore a €4.400.000
  • Ricavi delle vendite e prestazioni superiori a €8.800.000
  • Dipendenti occupati in media durante l’esercizio superiori a 50

📥Vuoi approfondire le differenze tra S.r.l. e S.r.l.s.? Scarica il nostro eBook gratuito!

🏢 Le tipologie di S.r.l.: quale scegliere?

In base alle esigenze dell’imprenditore, è possibile scegliere tra una S.r.l. ordinaria, una S.r.l.s. o una S.r.l. unipersonale, che consente di operare come unico socio.

👥 S.r.l. flessibilità e solidità finanziaria

La S.r.l. ordinaria offre grande libertà nella personalizzazione dello statuto e nella gestione aziendale. Grazie alla possibilità di emettere strumenti finanziari (art. 2473 c.c.), la S.r.l. facilita la raccolta di capitali da investitori e istituti di credito. 

L’obbligo di contabilità ordinaria e la necessità di redigere un bilancio annuale assicurano trasparenza nella gestione, ma impongono anche oneri amministrativi più elevati. Il principale vantaggio è la credibilità finanziaria: questa forma societaria è ben vista dalle banche e dai fornitori rispetto alla SRLS, facilitando l’accesso al credito e agli investimenti.

💡 Per chi è adatta?

Perfetta per PMI e aziende strutturate che cercano flessibilità gestionale e facilità di finanziamento.

💡S.r.l. Semplificata (S.r.l.s.): accessibile ma con limiti

La S.r.l. Semplificata, introdotta con il D. l. n. 83/2012 e regolata dall’art. 2463 bis c.c., è volta ad agevolare l’accesso all’imprenditorialità con costi ridotti.
Si può costituire con un capitale sociale da 1 a 9.999 euro, interamente versato alla costituzione.

La S.r.l.s. è un tipo di società semplificata che prevede una costituzione più rapida e priva di costi notarili. Tuttavia, la costituzione avviene comunque tramite notaio, l’atto costitutivo e lo statuto sono standardizzati, redatti secondo il modello ministeriale e non possono essere modificati.

Questo significa che i soci non possono introdurre clausole personalizzate, a differenza della S.r.l., dove lo statuto può essere adattato alle esigenze della società.

L’atto costitutivo della S.r.l.s. non prevede il pagamento dell’onorario notarile, ma restano dovuti i costi vivi come imposta di registro e diritti di segreteria. Le banche e gli investitori tendono a considerarla meno solida rispetto alla S.r.l., rendendo più difficile ottenere finanziamenti.

Un altro aspetto critico è la distribuzione degli utili: fino al raggiungimento di un capitale sociale di 10.000 euro, è obbligatorio destinare parte degli utili a una riserva legale, limitando la disponibilità di dividendi per i soci.

💡 Per chi è adatta?
Ideale per nuove attività con budget limitato, ma non adatta per chi ha bisogno di personalizzazione statutaria o accesso facilitato al credito.

📉 Limiti della S.r.l.s.
Non è modificabile e ha minore credibilità finanziaria, rendendo difficile ottenere prestiti bancari o investimenti.

Caratteristica

S.r.l.

S.r.l.s.

Capitale sociale

Minimo 10.000€ (25% versato)

1-9.999€ (versato interamente)

Costituzione

Atto notarile personalizzabile

Atto standard imposto per legge

Spese notarili

Circa 1.500-2.500€

Nessun costo notarile

Statuto

Personalizzabile

Predisposto dal Ministero

🧍S.r.l. Unipersonale: controllo e responsabilità individuale

La S.r.l. Unipersonale è una variante della S.r.l. in cui un unico socio detiene il 100% delle quote. È regolata dagli art. 2462-2463 c.c. e consente a un imprenditore di operare con una struttura più solida rispetto alla ditta individuale, garantendo la responsabilità limitata.
Il capitale sociale minimo è di 10.000 euro, deve essere versato interamente alla costituzione. L’amministrazione può essere affidata a terzi o al socio stesso. Uno dei principali vantaggi è la gestione veloce e autonoma. Occorre considerare che, se il patrimonio personale viene confuso con quello aziendale, il socio unico potrebbe essere ritenuto responsabile illimitatamente, perdendo la protezione tipica della responsabilità limitata.

Occorre considerare che, in presenza di commistione tra patrimonio personale e patrimonio societario, il socio unico potrebbe perdere il beneficio della responsabilità limitata ed essere ritenuto responsabile illimitatamente per le obbligazioni sociali, secondo i principi elaborati dalla giurisprudenza in materia di abuso della personalità giuridica e commistione patrimoniale.

Nel caso di S.r.l. unipersonale, l’identità del socio unico deve essere obbligatoriamente comunicata al Registro delle Imprese sia al momento della costituzione sia in occasione di ogni successiva variazione (art. 2470, comma 4, c.c.).

In mancanza di tale adempimento, il socio unico risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali contratte nel periodo di inosservanza.

💡 Per chi è adatta?
Perfetta per liberi professionisti e imprenditori individuali che vogliono operare in una struttura più solida rispetto alla partita iva individuale.

🧬 Srl società Innovativa: opportunità per le start–up

La S.r.l. Innovativa, regolata dal D. l. n.179/2012 (Decreto Crescita 2.0), è pensata per start–up tecnologiche e imprese ad alto contenuto innovativo. L’iscrizione al Registro delle Start-up Innovative garantisce l’esenzione da imposta di bollo e diritti di segreteria, oltre a incentivi fiscali per gli investitori, che possono usufruire di detrazioni IRPEF del 30% o deduzioni IRES, nei limiti e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

📌 Quali requisiti deve avere una S.r.l. Innovativa?
Per ottenere questa qualifica, una start–up deve rispettare almeno uno dei seguenti criteri:

  • Investire almeno il 15% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo.
  • Avere un team qualificato, con almeno un terzo dei soci in possesso di dottorati di ricerca o brevetti.
  • Essere costituita da meno di 5 anni e non distribuire utili nei primi anni di attività.

💡 Per chi è adatta?
Perfetta per imprese tecnologiche e start–up che necessitano di incentivi fiscali e strumenti per attrarre investitori.

📊 Tabella comparativa

TipologiaS.r.l.S.r.l.s.S.r.l. UnipersonaleS.r.l. Innovativa
Capitale minimo

10.000€

(25% versato)

1€ – 9.999€

(versato interamente)

10.000€ 

(100% versato)

10.000€ 

(minimo, ma con agevolazioni)

StatutoPersonalizzabileStandard non modificabilePersonalizzabile

Personalizzabile

con deroghe per le startup

Spese notarili1.500-2.500€Nessuna1.500-2.500€

Nessuna

per startup innovative

Accesso ai FinanziamentiAltoDifficileAltoAlto, con incentivi pubblici
Tassazione

IRES 24%

IRAP variabile

IRES 24%

IRAP variabile

IRES 24%, IRAP variabile

Agevolazioni fiscali

per soci e investitori

Target ideale

PMI

aziende strutturate

Startup con risorse limitateLiberi professionisti, singoli imprenditoriImprese tech, startup innovative

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⚖️Apertura di una S.r.l. senza notaio: è possibile?

Molti aspiranti imprenditori si chiedono se sia possibile aprire una S.r.l. senza l’intervento di un notaio, al fine di ridurre i costi di costituzione. Attualmente, la legge prevede che la costituzione di una S.r.l. debba avvenire mediante atto pubblico notarile, come stabilito dall’art. 2463 c.c., il quale certifica la volontà dei soci e garantisce la correttezza formale e sostanziale dell’atto costitutivo.

L’unica eccezione parziale riguarda la S.r.l.s.: anche in questo caso è necessario l’intervento di un notaio, ma senza onorari, e l’atto costitutivo deve essere redatto esclusivamente secondo lo schema standard predisposto dal Ministero della Giustizia, come previsto dall’art. 2463 bis c.c.

Per la S.r.l., nonostante le proposte di semplificazione amministrativa discusse negli ultimi anni, non esiste attualmente un metodo per costituirla senza notaio. Questo perché l’intervento notarile è dirimente ai fini della validità dell’atto e la tutela dei soci e dei creditori.

L’intervento notarile rimane indispensabile ai fini della validità dell’atto costitutivo e della tutela legale dei soci e dei creditori, garantendo la conformità alla normativa vigente.

👉 Vuoi sapere come si apre una SRL, passo dopo passo? Leggi la nostra guida: 🔗Come aprire una SRL: requisiti, costi e procedura

🏢 Costituzione della S.r.l.: come aprire una società in Italia?

Aprire una S.r.l. richiede il rispetto di una serie di passaggi regolati dal Codice Civile e dalle normative fiscali e amministrative vigenti. L’iter burocratico è relativamente rapido: la tempistica media di 7-14 giorni lavorativi, variabile in base alla complessità della pratica e della tipologia di S.r.l. scelta.

📝 Definizione dell’oggetto sociale e scelta del nome

Il primo passo consiste nella definizione dell’oggetto sociale, ovvero l’attività che la società intende svolgere. Deve essere formulato in modo chiaro,  specifico e conforme alla normativa, per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Camera di Commercio.

La ragione sociale (denominazione) deve includere obbligatoriamente l’indicazione “Società a Responsabilità Limitata” o l’acronimo S.r.l, ai sensi dell’art. 2643 c.c. Deve inoltre essere univoca, cioè non identica o confondibile con altre denominazioni registrate. E’ consigliabile eseguire una verifica preventiva presso il Registro delle Imprese. 

📌 N.B: La ragione sociale è il nome legale della società, mentre il nome commerciale (o brand) può essere diverso e usato per finalità di marketing (es. “Tech Solution S.r.l.” come ragione sociale e “Tech Sol” come nome commerciale). 

Va inoltre individuato il Codice ATECO corretto, necessario per la classificazione fiscale e contributiva dell’attività.

📄 Redazione dell’atto costitutivo e dello statuto

La S.r.l. nasce ufficialmente con la firma dell’atto costitutivo, redatto in forma di atto pubblico notarile (art. 2643 c.c.). L’atto deve contenere gli elementi essenziali: denominazione, sede legale, oggetto sociale, capitale, quote, amministrazione e durata. 

Lo statuto societario disciplina il funzionamento della società, la governance, la ripartizione degli utili e i diritti dei soci. In caso di S.r.l.s., si usa un modello standard ministeriale non modificabile, redatto anch’esso in forma di atto pubblico ma senza onorario notarile.

💰 capitale sociale

Il capitale sociale è una garanzia patrimoniale per i creditori e incide sulla solidità ed affidabilità percepita della società.

Per una S.r.l. ordinaria, il capitale minimo è di 10.000 euro, con versamento obbligatorio del 25% al momento della costituzione (art. 2464 c.c.).  Il restante 75% del capitale può essere versato successivamente, su richiesta dell’organo amministrativo, anche in più soluzioni. Tale meccanismo consente di gestire in modo flessibile l’impiego delle risorse finanziarie iniziali. 

Nel caso di S.r.l. unipersonale, l’intero importo deve essere versato integralmente alla costituzione, a tutela dei creditori (art. 2464, comma 4, c.c.) 

Per la S.r.l.s., il capitale può essere compreso tra 1 euro e 9.999 euro, ma deve essere interamente versato in denaro alla costituzione. Non sono ammessi conferimenti in natura (beni o crediti)

Non vi sono limiti al capitale massimo, ma al superamento della soglia di 120.000 euro, la società può essere tenuta alla nomina obbligatoria dell’organo di controllo, se vengono superati i parametri previsti dall’art. 2477 c.c.  . 

 🧾 Richiesta del Codice Fiscale e della Partita IVA

Una volta firmato l’atto costitutivo, è necessario richiedere il Codice Fiscale e la Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, attraverso la modulistica AA7/AA9 o via procedura ComUnica.

🏛️ Iscrizione al Registro delle Imprese e procedura ComUnica

L’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio conferisce personalità giuridica alla S.r.l. (art. 2331 c.c.). La procedura ComUnica consente l’invio simultaneo di tutte le pratiche a:

  • Registro Imprese (CCIAA)
  • Agenzia delle Entrate
  • INPS
  • INAIL

La PEC (posta elettronica certificata) invece va acquistata separatamente presso un rivenditore certificato tipo ARUBA.
📄 Al termine, viene rilasciata automaticamente la prima visura camerale ufficiale.

🧩 Per la gestione corrente della società, è molto utile conoscere come accedere al Cassetto Digitale dell’Imprenditore, un servizio gratuito che consente di consultare documenti ufficiali, comunicazioni e scadenze della propria impresa direttamente online.

🔍 Vuoi sapere come ottenere gratis la visura camerale aggiornata della tua SRL? Leggi la nostra guida su cos’è la visura camerale e come funziona per scaricarla senza costi.

📢 Comunicazione di Avvio Attività (SCIA)

Per alcune attività regolamentate (ristorazione, commercio al dettaglio, sanità, edilizia), è obbligatoria la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) tramite il portale SUAP del Comune competente, prima dell’avvio operativo. 

📚 Vidimazione dei libri sociali

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L’ultimo passaggio burocratico per la costituzione della S.r.l.  è la vidimazione dei libri sociali obbligatori, cioè l’apposizione di timbro ufficiale su ciascun registro da parte del notaio o della Camera di Commercio.  

I principali libri sociali soggetti a vidimazione sono:

📘 Libro delle decisioni dei soci, che registra le delibere dell’assemblea. 

📗 Libro delle decisioni degli amministratori, che raccoglie le scelte gestionali della società. 

📙  Libro delle decisioni del collegio sindacale, obbligatorio se presente l’organo di controllo. 

🛑 Dal 2019, la vidimazione del libro giornale e del libro inventari non è più obbligatoria per le S.r.l., ma resta necessaria in caso di controllo legale dei conti.

 

📎 Vuoi sapere quali sono i registri obbligatori da vidimare e quali sono le esenzioni previste? Approfondisci qui 👉 Libri sociali da vidimare: guida completa

💰 Inoltre, ogni anno va pagata la tassa di vidimazione, anche se i libri non sono stati materialmente aggiornati. Scopri come funziona e quanto costa 👉 Tassa di vidimazione libri sociali

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💰Quanto costa aprire una S.r.l.?

Il costo di apertura varia in base alla tipologia scelta.

Voce di costo

S.r.l.

S.r.l.s.

Capitale sociale minimo

10.000€ 

(25% versato)

Da 1€ a 9.999€

Spese notarili

1.500-2.500€

0€

Imposta di registro

200€

200€

Diritti di segreteria

90€

0€

Tassa vidimazione libri sociali

309,87€

309,87€

Camera di Commercio

(primo anno)

120€

120€

PEC obbligatoria

5-30€

5-30€

Totale stimato

2.500-4.000€

650-800€



A tali costi vanno aggiunte le spese di gestione contabile annuale, che si aggirano mediamente tra 1.800 e 3.500 euro all’anno, in base al volume d’attività.
Dal 2021, è possibile costituire una S.r.l. online tramite atto pubblico notarile in videoconferenza, ai sensi del D. lgs. n. 183/2021, semplificando tempi e costi.
Per la S.r.l.s., la costituzione non prevede costi notarili perché l’atto deve essere redatto secondo modello standard ministeriale, non modificabile. Il notaio è comunque obbligatorio, ma non può richiedere onorari.

💰 Quanto capitale serve per aprire una S.r.l.?

Il capitale sociale minimo per una società a responsabilità limitata, come detto, è di 10.000€, con obbligo di versamento del 25% (2.500€) alla costituzione, salvo il caso di S.r.l. unipersonale, dove è richiesto il versamento dell’intero importo. 

Il D.l. n. 76/2013 ha introdotto la possibilità di costituire una S.r.l. con un capitale inferiore a 10.000€, a condizione che:

  • L’intero importo venga versato alla costituzione, senza possibilità di conferimenti in beni o crediti.
  • Gli utili non possano essere distribuiti ai soci fino al raggiungimento di un capitale di almeno 10.000€.

Non ci sono limiti legali al capitale massimo, ma superata la soglia di 120.000 euro, la società assume alcuni obblighi tipici della S.p.a., come la nomina del collegio sindacale (art. 2477 c.c.).

🪙Capitale sociale e solidità aziendale

🔹 Un capitale più elevato garantisce maggiore solidità finanziaria, aumentando la fiducia di banche e fornitori.
🔹 Una S.r.l. con un capitale basso potrebbe incontrare difficoltà nell’ottenere credito e potrebbe essere percepita come poco affidabile.
🔹 Il capitale investito non è sempre vincolato: se ben strutturata, una società può operare con un capitale ridotto senza compromettere la gestione finanziaria.

📊 Come scegliere l’importo giusto?

L’ammontare del capitale sociale dipende dalle esigenze aziendali:

  • Se si prevede una crescita rapida e la necessità di finanziamenti esterni, un capitale più alto è preferibile.
  • Se l’attività richiede pochi investimenti iniziali, si può iniziare con un capitale più contenuto e aumentarlo successivamente.

🧩 Tipologie di conferimento: denaro o beni?

📍 Conferimento in denaro
La modalità più semplice e diffusa. Il capitale deve essere depositato su un conto corrente bancario intestato alla società. La banca rilascia una certificazione necessaria per il deposito notarile dell’atto costitutivo.

📍 Conferimento in beni e crediti
È possibile conferire il capitale sociale anche attraverso beni mobili, immobili, brevetti, marchi o crediti. Tuttavia, ci sono alcune regole da rispettare:

  • Nelle S.r.l. i beni conferiti devono essere valutati da un esperto indipendente nominato dal Tribunale o da una società di revisione (art. 2465 c.c.).
  • Nelle S.r.l.s., il conferimento in beni non è ammesso: il capitale deve essere esclusivamente in denaro.

💡 Quando conviene conferire beni?
Questa opzione è utile per chi possiede asset di valore, come attrezzature, immobili o brevetti, che possono essere utilizzati per la crescita dell’impresa senza immobilizzare liquidità. Tuttavia, è necessario valutare il rischio di svalutazione e i costi di perizia.

📌Quanto capitale conviene versare?

 

Capitale sociale

Dettagli 

S.r.l.

con capitale minimo

10.000€

(versato 25%)

Un imprenditore versa 2.500€ alla costituzione, rinviando il resto. 


✅ Costituzione rapida con basso investimento 


❌ Difficoltà ad accedere ai crediti

S.r.l.

con capitale adeguato

30.000€

(interamente versato)

Una società con forte necessità di liquidità iniziale opta per un capitale più alto.


✅ Maggiore affidabilità per banche e investitori


❌ Capitale immobilizzato, meno flessibilità finanziaria

S.r.l.

con conferimenti in beni

50.000€

(60% in beni, 40% in denaro)

Un’impresa tecnologica valorizza macchinari e brevetti come parte del capitale sociale. 


✅ Minor impatto sulla liquidità iniziale 


❌ Necessità di perizia e costi di valutazione



📊 Come scegliere l’importo giusto?

📌 Qual è la scelta migliore?
Non esiste una risposta unica: la decisione deve considerare l’equilibrio tra solidità finanziaria e disponibilità di risorse liquide, senza immobilizzare eccessivamente il capitale. Tuttavia,
💰 Un capitale troppo basso può limitare la crescita della società e l’accesso al credito. Scegliere il minimo legale è un’opzione valida, ma può comportare difficoltà finanziarie nel lungo termine.
📈 Un capitale più elevato garantisce maggiore affidabilità e accesso ai finanziamenti, ma immobilizza risorse che potrebbero essere utilizzate diversamente.
🏛️ I conferimenti in beni sono una strategia interessante per ridurre il fabbisogno di liquidità, ma devono essere attentamente valutati per evitare problemi fiscali o svalutazioni.

💰 Finanziamenti e crescita: come raccogliere capitali?

Il crowdfunding è una forma di finanziamento che consente alle aziende di raccogliere fondi direttamente da investitori privati attraverso piattaforme digitali. Esistono diverse tipologie di crowdfunding:

  • Equity crowdfunding – Gli investitori finanziano la società in cambio di quote di partecipazione. Questa forma è regolata dal Regolamento Consob n. 18592/2013 ed è particolarmente adatta per startup e PMI con alto potenziale di crescita.
  • Reward-based crowdfunding – La società raccoglie fondi offrendo prodotti, servizi o esperienze esclusive in cambio di un contributo economico. È un’opzione interessante per imprese che operano in settori creativi o con un forte legame con la community.
  • Lending crowdfunding – Gli investitori prestano capitale alla società, che si impegna a rimborsare l’importo con un tasso d’interesse predefinito. Questa soluzione può essere una valida alternativa ai prestiti bancari, ma richiede solidi piani di rimborso.

✅ Vantaggi e limiti del crowdfunding

Vantaggi

Limiti

Accesso rapido ai capitali 

senza ricorrere a prestiti bancari

Richiede una campagna di comunicazione 

efficace per attrarre investitori

Visibilità e marketing gratuito 

grazie alla piattaforma

Governance più complessa se il capitale 

viene frammentato tra molti investitori

Nessuna necessità di garanzie 

personali o patrimoniali

Non tutte le S.r.l. possono accedere 

alle piattaforme di equity crowdfunding

👼 Business angel e venture capital: investitori privati per la crescita

Per le S.r.l. ad alto potenziale di crescita, la ricerca di investitori privati può essere un’opportunità strategica.
🔹 Business angel – Sono investitori privati, spesso imprenditori di successo o manager esperti, che finanziano startup e PMI con capitali propri. Oltre al supporto finanziario, offrono mentorship, networking e competenze manageriali.
🔹 Venture capital – Fondi di investimento specializzati che finanziano imprese innovative con l’obiettivo di ottenere un elevato ritorno economico. I venture capitalist non si limitano a investire denaro, ma partecipano attivamente alla crescita della società, spesso con l’obiettivo di un’exit strategy (vendita dell’azienda o quotazione in borsa).

📊 Vantaggi e limiti degli investitori privati

Vantaggi

Limiti

Accesso a capitali ingenti

senza ricorrere a prestiti bancari

Riduzione del controllo

da parte dei soci fondatori

Supporto strategico 

da investitori con esperienza

Possibile richiesta di una

exit strategy a medio termine

Maggiore possibilità di espansione

 e nuove opportunità di business

Non tutte le S.r.l. sono idonee

servono piani di crescita solidi e scalabili

🏛️ Finanziamenti bancari e agevolazioni per le S.r.l.


Le S.r.l. possono accedere a diverse tipologie di finanziamenti bancari, che variano in base alle esigenze aziendali e alle garanzie offerte.
🔹 Mutui e prestiti a medio-lungo termine – Ideali per investimenti strutturali e progetti di espansione.
🔹 Fidi bancari e linee di credito – Strumenti di credito flessibili per gestire la liquidità e le spese operative.
🔹 Finanziamenti agevolati garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI – Lo Stato copre fino all’80% del rischio di credito, facilitando l’accesso ai prestiti per le imprese che non dispongono di garanzie proprie.

💡 Come ottenere un finanziamento bancario?

Per accedere al credito, una S.r.l. deve presentare:
✔ Un business plan solido, che dimostri la sostenibilità dell’investimento.
✔ Bilanci in ordine, per garantire la solidità finanziaria della società.
✔ Garanzie adeguate, che possono includere fideiussioni personali o ipoteche su beni aziendali.

💵 Tassazione della S.r.l.: imposte e regime fiscale

La tassazione delle società a responsabilità limitata prevede l’applicazione di due principali imposte:

  • IRES (Imposta sul Reddito delle Società): con aliquota del 24% sugli utili societari (art. 77 TUIR).
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): con aliquota variabile tra 3,9% e 4,9%, in base alla regione di appartenenza. La base imponibile IRAP varia in base alla tipologia d’impresa: per le società commerciali si calcola a partire dal valore della produzione netta, mentre per le attività professionali è basata sui costi del personale. In alcuni casi, è prevista l’esclusione o deduzione parziale di specifiche voci di costo, come il costo del lavoro.  

Oltre alle imposte dirette, le S.r.l. sono soggette all’IVA e ai contributi INPS nel caso in cui abbiano lavoratori dipendenti o amministratori con compenso.

📈 Dividendi e tassazione per i soci

La tassazione degli utili distribuiti dipende dalla natura del socio:

  • Soci persone fisiche: tassazione con imposta sostitutiva del 26% sui dividendi (D.lgs. n. 461/1997). 
  • Soci persone giuridiche (es. holding): il 5% dell’utile distribuito concorre alla base imponibile IRES (art. 89 TUIR), rendendo la S.r.l. vantaggiosa per strutture societarie integrate.  

🧾Compenso dell’amministratore

Il compenso corrisposto agli amministratori costituisce:

  • Reddito assimilato al lavoro dipendente, se il soggetto non ha partita IVA: il compenso è soggetto a ritenuta IRPEF e ai contributi INPS Gestione Separata, con aliquota 26,07% nel 2025. L’azienda opera le trattenute e i versamenti.
  • Reddito di lavoro autonomo, se l’amministratore possiede partita IVA: il compenso è erogato tramite fattura e soggetto al proprio regime fiscale ordinario o forfettario, con possibilità di deduzione dei costi professionali.

📌 Molte S.r.l. adottano soluzioni di pianificazione fiscale, come il Trattamento di Fine Mandato (TFM): un accantonamento deducibile per la società e tassato separatamente al momento dell’erogazione, con vantaggi in termini di differimento impositivo. Affinché il TFM sia fiscalmente deducibile, deve essere previsto da una delibera assembleare adottata anteriormente all’inizio del mandato o essere contemplato nello statuto. In caso contrario, l’Agenzia delle Entrate potrebbe contestarne la deducibilità.
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🗺️ Strategie per ottimizzare il compenso dell’amministratore

Per ridurre il carico fiscale e migliorare l’efficienza della remunerazione, è possibile adottare strumenti legittimi di pianificazione fiscale, in linea con la normativa vigente. :

  • Fringe Benefit: Concessione di auto aziendali, polizze sanitarie, buoni pasto o rimborsi spese entro i limiti esenti previsti dall’art. 51 TUIR (1.000 € o 2.000 € per i lavoratori con figli a carico nel 2025). Sono fiscalmente vantaggiosi per l’amministratore e interamente deducibili per la società, se correlati all’attività d’impresa.  
  • Stock option e piani di incentivazione: Strumenti legati alla performance aziendale, che possono consentire la corresponsione di compensi in titoli o quote societarie. L’agevolazione fiscale si applica solo se il piano rispetta specifici requisiti previsti dalla normativa e viene approvato dall’assemblea. Utili soprattutto in contesti di startup innovative o holding.
  • Rimborso spese documentate: Spese sostenute per conto della società (es. rappresentanza, trasferte, formazione) possono essere rimborsate analiticamente senza concorrere al reddito imponibile, a condizione che siano puntualmente documentate e inerenti all’attività aziendale. Dal 2025 devono essere rimborsate tramite pagamento tracciabile.
  • Distribuzione dividendi anziché compenso: in alcuni casi, può risultare più efficiente fiscalmente limitare il compenso fisso e corrispondere utili tramite dividendi, tassati con imposta sostitutiva del 26% (per persone fisiche). Questa strategia è vantaggiosa se non vi sono obblighi di versamento contributivo INPS associati all’attività svolta..

Tali strategie consentono di ottimizzare la gestione fiscale della S.r.l., garantendo un risparmio fiscale legale e il miglior equilibrio tra compensi e prelievo fiscale.

Vuoi approfondire questo argomento? Puoi farlo leggendo il nostro articolo: Pianificazione fiscale per Srl.

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🔚 Chiusura della S.r.l.: come si scioglie una società?

La chiusura di una S.r.l. non è automatica, ma segue una procedura formale disciplinata dal Codice Civile. Lo scioglimento avviene mediante delibera dei soci, seguita dalla nomina di un liquidatore, dalla definizione dei rapporti attivi e passivi e, infine, dalla cancellazione dal Registro delle Imprese.

La chiusura di una S.r.l. non è automatica, ma segue una procedura formale disciplinata dal Codice Civile. Richiede una delibera dei soci, la nomina di un liquidatore, la gestione di crediti e debiti, e infine la cancellazione dal Registro delle Imprese. Le cause di scioglimento possono essere volontarie o imposte dalla legge.

📘 Cause di scioglimento – art. 2484 c.c.

📌 Secondo l’art. 2484 c.c., la S.r.l. si scioglie in caso di:

  • decisione dell’assemblea dei soci di cessare l’attività;
  • impossibilità di conseguire l’oggetto sociale;
  • riduzione del capitale sociale sotto il minimo legale;
  • procedure concorsuali (es. fallimento).

🧾 Procedura di liquidazione e chiusura della S.r.l.

L’iter di liquidazione segue i seguenti step:

  1. Delibera di scioglimento: approvata dai soci secondo le modalità previste dallo statuto.
  2. Nomina del liquidatore: sostituisce l’amministratore e ha il compito di concludere tutti i rapporti economici della società.
  3. Gestione della liquidazioneincasso dei crediti, pagamento dei debiti, vendita degli eventuali beni aziendali.
  4. Redazione del bilancio finale di liquidazione e relazione sulle operazioni svolte
  5. Cancellazione dal Registro delle Imprese: completata la procedura, il liquidatore presenta l’istanza di cancellazione dal Registro delle Imprese. Da quel momento, la società cessa di esistere giuridicamente.

💸 Quanto costa chiudere una S.r.l.?

Il costo dipende dalla struttura e situazione patrimoniale della società:

  • Se priva di debiti o asset rilevanti, la procedura è rapida e con costi contenuti.
  • In presenza di contenziosi, creditori o patrimonio da liquidare, i tempi e i costi aumentano.

I costi principali includono:

  • parcella del notaio;
  • compenso del liquidatore;
  • eventuali consulenze legali o fiscali.

⚠️ Rischi per soci e amministratori

Gli amministratori devono tutelare il patrimonio della società fino al termine della liquidazione. In caso di irregolarità gestionali, possono essere ritenuti personalmente responsabili (art. 2476 c.c.).

I soci, invece, rispondono solo nei limiti delle proprie quote, salvo abbiano prestato fideiussioni personali o siano coinvolti in casi di mala gestio.

📌 Se i debiti superano il patrimonio, si può dover ricorrere a procedure concorsuali, con tempi e costi più elevati.

🔍 Caso particolare: se la società ha contenziosi legali pendenti, la chiusura può subire rallentamenti. In questi casi, si può valutare la cessione del ramo d’azienda o una fusione societaria per accelerare i tempi.

📊 Tabella dei costi stimati per la chiusura

Voce di costo

Importo minimo

Importo massimo

Atto notarile di scioglimento

500€

1.500€

Diritti di segreteria Camera di Commercio

90€

150€

Imposta di bollo

65€

130€

Compenso del liquidatore (se esterno)

1.000€

5.000€

Bilancio finale di liquidazione 

500€

2.000€

Eventuali consulenze legali

500€

5.000€

Costi per contenziosi o debiti residui

Variabile

Variabile

Cancellazione dal Registro delle Imprese

30€

50€

   

Totale stimato

2.685€

Oltre 10.000€

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Conclusione

La SRL rappresenta una scelta strategica per chi desidera costruire un’impresa solida, con tutela del patrimonio personale e maggiore credibilità finanziaria. Ma non basta solo aprirla: è fondamentale gestirla con consapevolezza, pianificazione fiscale e una visione a lungo termine.
Se stai valutando questa opzione, affidati a professionisti esperti. Con il nostro supporto puoi avviare la tua SRL nel modo giusto, evitando errori costosi e ottimizzando la fiscalità fin dal primo giorno.

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BOX faq

Cosa vuol dire società S.r.l.?
Una S.r.l. è una Società a Responsabilità Limitata, una forma giuridica in cui i soci rispondono delle obbligazioni societarie solo nei limiti del capitale conferito.

Chi è il proprietario di una S.r.l.?
Il proprietario di una S.r.l. è costituito dai soci, che possono essere persone fisiche o giuridiche. La società può avere anche un socio unico, nel caso di una S.r.l. unipersonale.

Gli utili di una S.r.l. possono essere reinvestiti nella società o distribuiti ai soci sotto forma di dividendi, che sono tassati con un’imposta del 26% per le persone fisiche.

La principale differenza è che nella S.r.l. le quote di partecipazione non sono liberamente trasferibili, mentre nella S.p.A. il capitale è suddiviso in azioni, facilitandone la cessione e l’ingresso di nuovi investitori.

Sì, è possibile chiudere la S.r.l. e aprire una ditta individuale, ma il processo richiede la liquidazione della società e la chiusura delle posizioni fiscali e contributive.

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