Come regolarizzare errori o illeciti fiscali? Dal metodo sprint a quello lungo… Ecco tutto quello che devi sapere sul ravvedimento operoso per evitare costose sanzioni e sanare errori o dimenticanze!
Cos’è il ravvedimento operoso?
Il ravvedimento operoso è uno strumento che consente ai contribuenti di regolarizzare omissioni o errori nei versamenti di imposte e tributi, beneficiando di una riduzione delle sanzioni previste per il ritardo. In pratica, se dimentichi di pagare una tassa o commetti un errore, puoi correggere spontaneamente la tua posizione senza attendere un accertamento fiscale, risparmiando così su interessi e multe.
Il ravvedimento operoso rappresenta quindi un mezzo legale e vantaggioso per rimediare a dimenticanze o errori fiscali, evitando contenziosi e aggravi economici.
Si tratta di uno strumento molto utile che permette ad esempio di rimediare ad eventuali errori di calcolo o versamenti tardivi mediante il versamento di una sanzione ridotta.
Come funziona il ravvedimento?
Il funzionamento del ravvedimento operoso è molto semplice: occorre versare attraverso il modello F24 il tributo omesso, la sanzione ridotta e gli interessi che variano in base ai giorni di ritardo dalla scadenza originaria.
La sanzione viene calcolata in modo proporzionale al ritardo nel pagamento: più velocemente si regolarizza la propria posizione, minore sarà la sanzione applicata. Esistono infatti diverse tipologie di ravvedimento: brevi, intermedi o lunghi, a seconda dei giorni trascorsi dalla scadenza originaria.
Le tipologie di ravvedimento operoso?
Attualmente il ravvedimento operoso consente di regolarizzare versamenti omessi o tardivi, beneficiando di una riduzione delle sanzioni proporzionale al ritardo. Le forme di ravvedimento oggi si distinguono in:
- Ravvedimento sprint con sanzione 0,1% giornaliero se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza;
- Ravvedimento breve con sanzione del 1,5% se il pagamento avviene tra il 15mo ed il 30mo giorno dalla scadenza originaria;
- Ravvedimento intermedio con sanzione del 1,67% (1/9 del minimo, pari al 15%) se la regolarizzazione avviene entro 90 giorni.,
- Ravvedimento lungo entro un anno: sanzione del 3,75% (1/8 del minimo).
- Ravvedimento entro due anni: sanzione del 4,29% (1/7 del minimo).
- Ravvedimento lunghissimo oltre due anni: sanzione del 5% (1/6 del minimo).
In ogni caso, oltre alla sanzione ridotta, è necessario versare anche gli interessi legali calcolati giorno per giorno, attualmente pari al 2,5% annuo (valore aggiornato al 2025).
Come effettuare il versamento per aderire al ravvedimento?
Il versamento del tributo e della sanzione va fatto usando il modello F24 e riportando il codice tributo relativo all’imposta dovuta e le sanzioni ridotte, indicando l’anno di riferimento.
Va chiarito che non serve inviare comunicazioni all’Agenzia: il ravvedimento si perfeziona con il pagamento.
💡 Esempio pratico di calcolo ravvedimento operoso
Immaginiamo di dover versare l’IVA entro il 16 marzo, ma che ci accorgiamo di aver dimenticato il pagamento e ad esempio il 20 marzo.
In questo caso, è possibile ricorrere al ravvedimento sprint (entro 14 giorni dalla scadenza) e regolarizzare la posizione in questo modo:
- Versamento dell’IVA dovuta.
- Aggiungendo una sanzione ridotta dello 0,1% per ogni giorno di ritardo (quindi, nel nostro caso, 0,4%).
- Calcolo e versamento anche gli interessi legali, calcolati giornalmente (per il 2025, il tasso è dello 0,5%).
💰 Risultato: evitiamo la sanzione ordinaria del 30% e chiudiamo la posizione in modo semplice e conveniente.
🆕 Aggiornamento 2024
Dal 2024 è possibile ricorrere al ravvedimento anche per tributi locali e dazi doganali. Attenzione però che non deve esserci stata ancora notifica di atti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Consultare la pagina ufficiale dell’Agenzia per ulteriori dettagli.
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