Il Commercialista Online

LIBERO PROFESSIONISTA PERSONAL TRAINER

Condividi:

Aprire Partita IVA Personal Trainer: guida completa

SOMMARIO

Il mondo del fitness è in continua crescita e sempre più professionisti scelgono di intraprendere la carriera di personal trainer in modo autonomo. Tuttavia, per lavorare legalmente e in piena regola, è necessario aprire una partita IVA Personal Trainer. In questa guida completa, vedremo tutti i passaggi necessari per avviare la propria attività, i costi, il regime fiscale più conveniente e gli obblighi da rispettare.

Aprire partita IVA Personal Trainer: quando?

La necessità di aprire una partita IVA dipende dal tipo di attività svolta e dalla sua continuità. Se il lavoro è occasionale e non supera i 5.000 euro annui, può essere gestito con una collaborazione occasionale. Tuttavia, se il lavoro diventa abituale e ripetitivo, è obbligatorio aprire la partita IVA per essere in regola con il fisco.

Codice ATECO per il personal trainer

Il codice ATECO più adatto per un personal trainer autonomo è il 85.51.00 – “Corsi sportivi e ricreativi”. Questo codice riguarda l’insegnamento di attività sportive senza la gestione di impianti sportivi, perfetto per chi lavora come libero professionista in palestre o con clienti privati.

Regime fiscale: quale scegliere?

Il personal trainer può scegliere tra diversi regimi fiscali, ma il più conveniente per chi inizia è il regime forfettario. Questo regime prevede una tassazione agevolata del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni), semplificazioni contabili e un’imposta sostitutiva che sostituisce IRPEF, addizionali regionali e comunali.

Requisiti per aderire al regime forfettario

Per poter accedere al regime forfettario, il personal trainer deve rispettare alcuni requisiti:

  • Non superare il limite di 85.000 euro di ricavi annui
  • Non avere partecipazioni in società di persone o SRL con attività simili
  • Non esercitare altre attività d’impresa con regime ordinario

Contributi INPS per personal trainer

Il personal trainer che lavora in autonomia deve iscriversi alla Gestione Separata INPS, in quanto non rientra in una cassa professionale specifica.

NOTA BENE: per chi supera i 5.000 euro di reddito annuo, l’iscrizione diventa obbligatoria e i contributi vanno versati trimestralmente attraverso il modello F24.

Fatturazione

Se il personal trainer aderisce al regime forfettario, non applica l’IVA sulle fatture, ma deve inserire la marca da bollo da 2 euro per importi superiori a 77,47 euro.
Nel regime ordinario, invece, l’IVA va applicata al 22% e versata periodicamente.

Spese deducibili per il personal trainer

Chi opera nel regime ordinario può dedurre diverse spese, tra cui:

  • corsi di aggiornamento professionale
  • acquisto di attrezzature sportive
  • spese per affitto di locali o spazi in palestra
  • materiale promozionale e pubblicitario

ATTENZIONE: nel regime forfettario, invece, le spese non sono deducibili direttamente, ma il fisco applica un coefficiente di redditività del 78%, considerando forfettariamente il 22% delle spese.

Obblighi fiscali e contabili Partita IVA Personal Trainer

Il personal trainer con partita IVA ha alcuni obblighi da rispettare:

  • Dichiarazione dei redditi annuale (modello Redditi PF)
  • Versamento imposte e contributi
  • Emissione fatture ai clienti

Chi aderisce al regime forfettario non ha obbligo di tenere una contabilità dettagliata, mentre nel regime ordinario è necessario gestire registri contabili e liquidazioni IVA.

Conviene aprire una partita IVA come personal trainer?

Aprire la partita IVA Personal Trainer permette di lavorare in autonomia, ampliare il proprio giro di clienti e costruire un vero e proprio brand personale. Tuttavia, è importante valutare bene i costi e le responsabilità fiscali prima di compiere questo passo.
Diventare un personal trainer con partita IVA può essere un’ottima scelta per chi desidera trasformare la propria passione in una professione indipendente. Conoscere gli aspetti fiscali e previdenziali è essenziale per evitare problemi e massimizzare i guadagni.

Prima di aprire la partita IVA, è consigliabile consultare un commercialista per scegliere il regime fiscale più adatto e pianificare al meglio la propria attività.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *