Il Commercialista Online

proroga imposte secondo acconto

Condividi:

Proroga del secondo acconto imposte sui redditi

SOMMARIO

Il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per le persone fisiche titolari di Partita IVA è stato prorogato al 16 gennaio 2025. Si tratta di una misura significativa introdotta per agevolare i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi fino a 170.000 euro. Inoltre, è prevista la possibilità di suddividere l’importo in cinque rate mensili da gennaio a maggio 2025, offrendo ulteriore flessibilità ai contribuenti. In questo articolo analizzeremo i dettagli di questa proroga, i beneficiari e le modalità di pagamento.

La proroga al 16 Gennaio 2025

La proroga riguarda esclusivamente il secondo acconto delle imposte sui redditi. Questo include le imposte dichiarate nel modello Redditi Persone Fisiche 2024 (Redditi PF 2024) per l’anno d’imposta 2023. Restano invece escluse altre obbligazioni fiscali, come i contributi previdenziali e assistenziali o i premi INAIL, che dovranno essere versati secondo le scadenze ordinarie.

Questa estensione, introdotta con il decreto-legge n. 155 del 19 ottobre 2024, si applica alle persone fisiche titolari di Partita IVA che rispettano specifici requisiti, come vedremo nei paragrafi successivi.

Chi sono i beneficiari della proroga?

Per accedere al rinvio del secondo acconto, i contribuenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Titolari di Partita IVA al momento del versamento
  2. Ricavi o compensi dichiarati per il 2023 (modello Redditi PF 2024) non superiori a 170.000 euro

Sono quindi inclusi nella proroga:

  • Lavoratori autonomi
  • Imprenditori individuali
  • Contribuenti obbligati al versamento unico delle imposte sui redditi

Esclusioni dalla proroga

Sono esclusi dalla proroga:

  • Persone fisiche senza Partita IVA, come i soci di società di persone o di capitali che ricevono redditi in trasparenza
  • Titolari di Partita IVA che abbiano dichiarato ricavi superiori a 170.000 euro
  • Soggetti diversi dalle persone fisiche, come società di capitali o enti non commerciali
  • Collaboratori familiari e coniugi in imprese familiari o aziende coniugali non gestite in forma societaria, a meno che non abbiano una Partita IVA autonoma

La verifica dei ricavi per l’accesso alla proroga

Il parametro fondamentale per beneficiare del posticipo è il limite di ricavi o compensi di 170.000 euro. Questo valore deve essere calcolato considerando i ricavi dichiarati per il 2023 nel modello Redditi PF.

Casi Particolari

  • Attività multiple
    Se il contribuente svolge più attività con diversi codici ATECO, i ricavi e i compensi devono essere sommati.
  • Attività miste
    Per chi svolge sia attività d’impresa che di lavoro autonomo, si considera la somma dei ricavi e compensi di entrambe.
  • Attività agricole
    Per chi opera in ambito agricolo o agrituristico, il parametro di riferimento è il volume d’affari dichiarato nella dichiarazione IVA, oppure, se non obbligato a presentarla, il fatturato complessivo del 2023.

Questo approccio assicura un’analisi accurata e inclusiva delle entrate del contribuente, permettendo una valutazione precisa dell’idoneità al differimento.

Modalità di pagamento: unica soluzione o rateizzazione

Una delle novità più interessanti è la flessibilità nelle modalità di versamento:

  • Pagamento in un’unica soluzione: entro il 16 gennaio 2025
  • Rateizzazione: il secondo acconto può essere suddiviso in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025.

Interessi Sulle Rate

Le rate successive alla prima sono soggette a un tasso di interesse del 4% annuo. Questo dettaglio è importante per i contribuenti che desiderano pianificare i propri pagamenti, considerando anche l’impatto degli interessi sul costo complessivo.

L’obiettivo della proroga

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che questa misura mira a offrire un concreto sostegno ai contribuenti in un periodo caratterizzato da incertezze economiche. La proroga e la possibilità di rateizzazione rappresentano un’opportunità per i piccoli imprenditori di gestire meglio la propria liquidità, mantenendo la continuità delle attività economiche.

Cosa rimane invariato

È importante ricordare che non tutte le scadenze fiscali sono interessate da questa proroga. In particolare:

  • Contributi previdenziali e assistenziali: devono essere versati secondo le scadenze ordinarie
  • Premi INAIL: rimangono soggetti alle scadenze regolari

Questo significa che i contribuenti devono prestare attenzione a queste obbligazioni parallele, per evitare sanzioni o interessi.

consulenza personalizzata

2 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *