Il regime forfettario è spesso considerato una delle soluzioni più vantaggiose per i piccoli imprenditori e i professionisti che desiderano semplificare la gestione fiscale e ridurre il carico tributario. Tuttavia, la convenienza di questo regime non è universale e dipende da vari fattori specifici dell’attività svolta. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio quando conviene il regime forfettario e quando, invece, potrebbe non essere la soluzione più adatta. Vedremo anche esempi concreti con tabelle esemplificative per aiutarti a comprendere meglio l’impatto di questo regime sulla tua situazione economica.
Caratteristiche del Regime Forfettario
Il regime forfettario si distingue per alcune caratteristiche chiave:
- Imposta sostitutiva ridotta
Per i primi cinque anni di attività, è possibile beneficiare di un’aliquota del 5%, che successivamente sale al 15%. Questo si applica al reddito imponibile determinato in base al fatturato e al coefficiente di redditività. - Esenzione dall’IVA
I contribuenti forfettari non addebitano l’IVA sulle fatture emesse, ma non possono nemmeno detrarre l’IVA sugli acquisti effettuati, il che può incidere significativamente sui costi reali dell’attività.
Coefficiente di redditività
Un altro elemento fondamentale del regime forfettario è il coefficiente di redditività, che varia in base al codice ATECO associato alla tua attività. Questo coefficiente rappresenta la stima dei costi operativi per un tipo specifico di attività, determinando così la percentuale del fatturato considerata reddito imponibile.
Ecco alcuni coefficienti di redditività comuni:
- 86%, utilizzato esclusivamente per il settore delle costruzioni e delle attività immobiliari
- 78%, applicato maggiormente alle attività professionali
- 67%, destinato alle attività di coltivazione, pesca, estrazione, attività produttive ed artigianali, parte delle attività di servizi
- 62%, attribuito esclusivamente ad agenti, mediatori e procacciatori
- 54%, solo per il commercio ambulante
- 40%, per una parte residuale delle attività industriali, la quasi totalità delle attività commerciali ed hospitality
Quando conviene il Regime Forfettario
Il regime forfettario è particolarmente conveniente per i professionisti che operano con un basso livello di costi operativi. Professionisti come consulenti, avvocati, o ingegneri, con un coefficiente di redditività del 78%, possono beneficiare significativamente dell’imposta sostitutiva ridotta e della semplificazione fiscale, soprattutto se le spese operative sono limitate.
Semplificazione della gestione contabile
Uno dei principali vantaggi del regime forfettario è la sua semplicità amministrativa. Non dovendo gestire l’IVA né la contabilità ordinaria, i contribuenti forfettari possono ridurre i costi legati alla gestione fiscale e dedicare più tempo al proprio business.
Quando non conviene il Regime Forfettario
Impatto dell’IVA sulle fatture passive
Un importante svantaggio del regime forfettario è l’incapacità di detrarre l’IVA sugli acquisti. Questo può rappresentare un costo significativo per le attività con margini bassi o con un alto volume di spese. Ad esempio, un commerciante che opera con un coefficiente di redditività del 40% può vedere erodere significativamente il proprio margine di profitto a causa dell’IVA non detraibile.
Esempi pratici
Di seguito, riportiamo alcune tabelle esemplificative per illustrare l’impatto del regime forfettario su diverse tipologie di attività.
Esempio 1
Voci | Professionista | Artigiano | Commerciante |
---|---|---|---|
Fatturato | 40.000 euro | 40.000 euro | 40.000 euro |
Coefficiente di Redditività | 78% | 67% | 40% |
Reddito Imponibile | 31.200€ | 26.800€ | 16.000€ |
Contributi | 7.800€ | 6.500€ | 4.500€ |
Imposta Sostitutiva | 1.200€ | 1.000€ | 600€ |
Reddito Netto Annuo | 22.200€ | 19.300€ | 10.900€ |
Reddito Netto Mensile | 1.850€ | 1.600€ | 900€ |
Rapporto % Reddito Netto/Fatturato | 55,6% | 48,2% | 27,2% |
Esempio 2
Voci | Professionista | Artigiano | Commerciante |
---|---|---|---|
Fatturato | 80.000 euro | 80.000 euro | 80.000 euro |
Coefficiente di Redditività | 78% | 67% | 40% |
Reddito Imponibile | 62.400€ | 53.600€ | 32.000€ |
Contributi | 15.500€ | 13.000€ | 7.800€ |
Imposta Sostitutiva | 2.350€ | 2.000€ | 1.200€ |
Reddito Netto Annuo | 44.600€ | 38.600€ | 23.000€ |
Reddito Netto Mensile | 3.700€ | 3.200€ | 1.900€ |
Rapporto % Reddito Netto/Fatturato | 55,7% | 48,2% | 28,7% |
Influenza dell’IVA sulle spese
Un aspetto spesso sottovalutato è l’IVA sulle fatture passive. Nel regime forfettario, l’impossibilità di detrarre l’IVA rende queste spese più pesanti, influenzando negativamente il reddito netto disponibile. Nella tabella seguente, abbiamo integrato il peso dell’IVA per le diverse attività.
Voci | Professionista | Artigiano | Commerciante |
---|---|---|---|
Fatturato | 40.000 euro | 40.000 euro | 40.000 euro |
Coefficiente di Redditività | 78% | 67% | 40% |
Imponibile Fatture Ricevute | 8.800€ | 13.200€ | 24.000€ |
IVA su Fatture Ricevute | 1.300€ | 2.000€ | 3.600€ |
Contributi | 7.800€ | 6.500€ | 4.500€ |
Imposta Sostitutiva | 1.200€ | 1.000€ | 600€ |
Totale Uscite | 19.100€ | 22.700€ | 32.700€ |
Peso % (IVA + Contributi + Imposta) su Totale Entrate | 47,8% | 56,8% | 81,8% |
Reddito Netto Annuo | 20.900€ | 17.300€ | 7.300€ |
Disponibilità Liquida Mensile | 1.700€ | 1.400€ | 600€ |
Rapporto % Reddito Netto/Fatturato | 52,2% | 43,2% | 18,2% |
In conclusione
Il regime forfettario è certamente un’opzione interessante per molti, ma non è la panacea per tutti i contribuenti. Per i professionisti con bassi costi operativi, può rappresentare un’importante semplificazione e un risparmio fiscale. Tuttavia, per altre categorie, come i commercianti con alti volumi di spese e un basso coefficiente di redditività, potrebbe risultare penalizzante, soprattutto a causa dell’impossibilità di detrarre l’IVA.
Prima di decidere se aderire al regime forfettario, è essenziale valutare attentamente la propria situazione economica, considerando tutti gli aspetti, inclusi i costi operativi, l’IVA non detraibile e le prospettive di crescita futura.
3 risposte
razi dlla faciliazion dlla vita
Il concordato preventivo per i forfettari, consente, in caso di adesione, a superare il reddito massimo di 85.000€ avendo già concordato con il fisco le tasse da pagare?
Nella fattispecie del vostro esempio se un artigiano incassa 80.000 che vantaggio avrebbe a rimanere nel forfettario? Non conviene passare al regime ordinario che consente per un biennio di fatturare qualsiasi cifra ma pagando le imposte solo per l’importo concordato con il fisco?
In attesa di vostro riscontro porgo Distinti saluti
Cordialmente Mauro Velludo
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