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GUADAGNO NETTO PARTITA IVA IN REGIME FORFETTARIO

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Guadagno netto partita IVA in regime forfettario: come si calcola

SOMMARIO

Capire come calcolare il guadagno netto per chi lavora con la partita IVA in regime forfettario può sembrare un’impresa ardua, ma in questo articolo lo faremo passo dopo passo. Scopri insieme a noi come calcolare il guadagno netto partita IVA in regime forfettario.

Differenza tra guadagno lordo e guadagno netto

Prima di tutto è essenziale comprendere la differenza tra guadagno lordo e guadagno netto. Il fatturato lordo rappresenta l’intero ammontare dei tuoi incassi prima di qualsiasi deduzione. Da questo importo, devi sottrarre sia i contributi previdenziali sia le tasse. Il guadagno netto, invece, è ciò che rimane una volta effettuate tutte queste deduzioni. Ora ti spiegheremo come calcolare la parte delle tue entrate che devi destinare a contributi e tasse.

Guadagno netto partita IVA in regime forfettario

Se operi con una partita IVA in regime forfettario, è fondamentale non spendere tutto quello che incassi. Devi riservare una parte del tuo reddito per coprire le tasse e i contributi previdenziali. Per calcolare questi importi, devi considerare:

  • il coefficiente di redditività, che è la percentuale del tuo fatturato che sarà soggetta a tassazione
  • l’aliquota dei contributi previdenziali da versare all’INPS o alla cassa di appartenenza
  • l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile al reddito imponibile netto

Reddito imponibile lordo

Per determinare la base imponibile (reddito imponibile lordo) su cui calcolare tasse e contributi, devi moltiplicare il tuo fatturato per il coefficiente di redditività. Questo coefficiente varia in base al tipo di attività svolta e al relativo codice ATECO.

Contributi previdenziali in regime forfettario

Passiamo ora ai contributi previdenziali. Anche se la pensione potrebbe sembrare lontana, i contributi sono obbligatori e devono essere considerati nel calcolo del guadagno netto. Se sei un’impresa iscritta alla Camera di Commercio, dovrai versare i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS, che prevede una quota fissa minima annua, circa 4.000 euro.

C’è una riduzione per chi opera in regime forfettario, che puoi approfondire cliccando su > Riduzione contributi INPS forfettari 2024: come funziona?

Se sei un professionista iscritto a un albo, dovrai versare i contributi alla cassa previdenziale del tuo ordine professionale. Se invece non hai una cassa specifica, dovrai versare i contributi alla Gestione Separata dell’INPS, che sono calcolati in percentuale sul reddito.

Imposta sostitutiva per partita IVA in regime forfettario

Per quanto riguarda le tasse, i contribuenti in regime forfettario pagano un’unica imposta “sostitutiva” che sostituisce IRPEF, addizionali regionali e comunali. Una volta determinato il reddito imponibile lordo e dedotti i contributi, applicherai l’aliquota della tua imposta sostitutiva per ottenere l’importo delle tasse. Questa aliquota è del 15%, ridotta al 5% per le nuove attività nei primi 5 anni.

Guadagno netto partita IVA in regime forfettario: esempio del primo anno

Esaminiamo un esempio concreto. Giovanni è un consulente informatico freelance con il codice ATECO 62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica, e deve calcolare il suo guadagno netto per il primo anno. Il coefficiente di redditività per la sua attività è del 67%. Nel 2023 ha fatturato 40.000 euro.

Step di calcolo

  1. Moltiplichiamo il fatturato per il coefficiente di redditività: 40.000€ x 67% = 26.800€ di imponibile lordo
  2. Calcoliamo i contributi da versare: 26.800€ x 25,72% = 6.896,96€ di contributi da versare in Gestione Separata INPS
  3. Calcoliamo l’imposta sostitutiva: 26.800€ x 5% = 1.340€
  4. Sommiamo tasse e contributi: 1.340€ + 6.896,96€ = 8.236,96€
  5. Calcoliamo il guadagno netto: 40.000€ – 8.236,96€ = 31.763,04€

Guadagno netto partita IVA in regime forfettario: esempio dal secondo anno

Giovanni continua la sua attività nel secondo anno. Il suo coefficiente di redditività rimane del 67%. Nel 2024 ha fatturato 50.000 euro

Step di calcolo

  1. Moltiplichiamo il fatturato per il coefficiente di redditività: 50.000€ x 67% = 33.500€ di imponibile lordo.
  2. Calcoliamo i contributi da versare: 33.500€ x 25,72% = 8.621,20€ di contributi da versare in Gestione Separata INPS
  3. Deduzione dei contributi dell’anno precedente (6.896,96€): 33.500€ – 6.896,96€ = 26.603,04€ reddito imponibile netto
  4. Calcoliamo l’imposta sostitutiva: 26.603,04€ x 5% = 1.330,15€
  5. Sommiamo tasse e contributi: 1.330,15€ + 8.621,20€ = 9.951,35€
  6. Calcoliamo il guadagno netto: 50.000€ – 9.951,35€ = 40.048,65€

Come stabilire il prezzo per ottenere il guadagno desiderato

Il regime forfettario semplifica il calcolo del guadagno netto, ma è fondamentale stabilire i prezzi con attenzione. Devi considerare sia il guadagno lordo sia le deduzioni necessarie per determinare il tuo guadagno netto finale. In questo modo, potrai fissare prezzi che coprano tutte le spese e ti permettano di raggiungere il guadagno desiderato.

Speriamo che questa guida ti abbia chiarito i passaggi necessari per calcolare il tuo guadagno netto con la partita IVA in regime forfettario e ti aiuti a gestire meglio le tue finanze come libero professionista o imprenditore.

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2 risposte

  1. Buongiorno
    volevo sapere fatturando in regime forfettario versando i contributi in gestione separata quanto devo fatturare l’ora per avere netto in tasca 10 euro l’ora ?
    Spero di essere stato chiaro .
    Cordiali saluti

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