Ecco una panoramica chiara e semplice del Regime Impatriati. Un’opportunità fiscale che offre benefici significativi ai lavoratori che ritornano in Italia dopo un periodo all’estero. Nel seguente articolo, esploreremo i principali aspetti di questo regime agevolato, compresi i benefici, i requisiti e le scadenze.
Che cosa è il regime impatriati
È un sistema fiscale agevolato per chi torna in Italia dopo un periodo all’estero, definito dall’articolo 16 del Decreto Internazionalizzazione n. 147/2015.
Il regime fiscale agevolato per lavoratori impatriati, detto anche Regime per il Rientro dei Cervelli, prevede l’applicazione di imposte molto ridotte ed è rivolto alle persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia dopo un periodo di lavoro e residenza all’estero. Il Regime degli Impatriati può essere adottato anche dai cittadini stranieri mai risieduti in Italia!
Lo scopo del legislatore è quello di far fronte al problema della fuga di cervelli all’estero prendendo spunto da altri Paesi quali Portogallo, UK e Irlanda.
Chi sono i lavoratori impatriati?
I lavoratori impatriati sono coloro i quali si trasferiscono in Italia dopo aver vissuto all’estero per almeno due periodi fiscali. L’art. 16 del D.lgs. 147/2015 specifica che per accedere al regime degli impatriati il lavoratore:
- non deve aver avuto la residenza fiscale in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il rimpatrio
- deve avere la residenza fiscale in Italia per almeno i due anni seguenti il rimpatrio
- l’attività lavorativa deve essere svolta prevalentemente nel territorio italiano
Ai fini dell’applicazione del regime degli impatriati non è invece rilevante la nazionalità del datore o dell’azienda committente. E lo svolgimento del lavoro può avvenire anche in smart working o in remote working. Fondamentale invece che la prestazione lavorativa sia effettivamente svolta in Italia.
Come funziona il regime impatriati
Grazie al bonus impatriati, puoi tassare solo il 30% o il 10% dei tuoi redditi da lavoro in Italia, mentre il restante 70% o 90% è esentasse.
Nello specifico, il 90% di detassazione spetta ai soli impatriati che decidono di trasferire la propria residenza fiscale nelle seguenti regioni italiane:
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Puglia
- Basilicata
- Calabria
- Sardegna
- Sicilia
Quanto dura l’agevolazione impatriati?
L’agevolazione impatriati dura 5 anni, ma può essere estesa per altri 5 anni se hai almeno 1 figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo, o se acquisti una casa. Se hai almeno 3 figli minorenni o a carico, l’estensione è al 90%.
Come ottenere benefici fiscali impatriati?
Se sei un lavoratore dipendente, devi presentare un’autodichiarazione di atto notorio (DPR 445/2000) al tuo datore di lavoro, che applicherà la giusta detassazione direttamente sulla tua busta paga. Se sei un lavoratore autonomo, puoi usufruire del beneficio direttamente nella dichiarazione dei redditi.
NOTA BENE: Per beneficiare del regime impatriati a partire dal 2023, devi aver trasferito la tua residenza fiscale in Italia entro la fine di luglio 2023, altrimenti l’agevolazione inizia dal 2024.
2 risposte
torvo le vostre informazioni sugli impatriati molto utili e chiare.
Grazie di cuore Aldo.
Codialità