Il periodo della Dichiarazione dei redditi 2023 è ormai alle porte. Come di consueto, le opzioni sono due. Nello specifico, i dipendenti e i pensionati avranno il modello 730/2023, i freelance e i lavoratori autonomi avranno il Modello Redditi Persone Fisiche.
Dichiarazione dei redditi 2023: 730 o Modello Redditi PF?
In base alla propria posizione, in fase di dichiarazione dei redditi è possibile procedere alla compilazione di due differenti modelli:
- Modello 730/2023
- Modello Redditi Persone Fisiche, spesso abbraviato semplicemente con PF
Chi ha percepito redditi nel 2022 è tenuto a compilare uno dei suddetti moduli. Nello specifico, il 730/2023 è dedicato a tutti i lavoratori dipendenti, pensionati, soggetti in cassa integrazione o mobilità. Il modello PF è invece riservato ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA e ai seguenti lavoratori:
- con redditi derivanti da produzione di agroenergie che superano i limiti dettati dal decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66;
- che hanno percepito redditi d’impresa;
- autonomi con redditi le cui imposte si applicano all’art. 50 del Tuir
- con redditi “diversi”, ovvero quelli non compresi nel quadro D-D4 e D5
e ai seguenti individui con redditi:
- e plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate o non qualificate, o con redditi da titoli negoziati in mercati non regolamentati
- con redditi derivanti dalle cosiddette da trust.
Quali sono le scadenze per la dichiarazione dei redditi 2023?
Il modello 730/2023 deve essere presentato entro il 30 settembre all’Agenzia delle Entrate, al CAF o patronato o un professionista abilitato.
Il modello PF deve essere inviato per via telematica, in modo diretto o attraverso un intermediario abilitato, entro il 30 novembre 2023.
ATTENZIONE: ci sono soggetti che possono consegnare il modello in formato cartaceo tra il 2 maggio e il 30 giugno 2023 presso gli uffici postali. Nello specifico si tratta di contribuenti che:
- pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il modello 730, non possono presentarlo
- devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti
- pur potendo presentare il 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Redditi (RM, RS, RT, RW)
ATTENZIONE: nel caso in cui non si rispettino le scadenze per la dichiarazione dei redditi 2023, è applicata una sanzione amministrativa.
Quali sono i cambiamenti per la dichiarazione dei redditi 2023?
Da quest’anno ci sono alcuni cambiamenti legati alla dichiarazione dei redditi.
Qui di seguito le più importanti:
- scaglioni di reddito e aliquote: quest’anno le aliquote IRPEF applicabili ai redditi da 15.000 euro a 50.000 euro sono state ridotte, mentre è stato ampliato lo scaglione di reddito con aliquota al 43%
- trattamento integrativo: il trattamento integrativo viene riconosciuto anche a coloro che hanno un reddito compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro, a patto che la somma di alcune detrazioni sia superiore all’imposta lorda
- rimodulazione detrazioni lavoro dipendente: la massima detrazione per redditi lavoro dipendente, pari a 1.880 euro, sarà disponibile anche per coloro che hanno un reddito fino a 15.000 euro, mentre viene aumentata di 65 euro per redditi tra 25.001 euro e 35.000 euro
- rimodulazione detrazioni redditi pensione: il limite reddituale per fruire della massima detrazione per redditi da pensione, pari a 1.955 euro, è innalzato a 8.500 euro
- detrazione canone di locazione: per chi ha meno di 31 anni e un reddito inferiore a 15.493,71 euro, è disponibile una detrazione pari al 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro
NOTA BENE: si ricorda che sono presenti anche le eventuali detrazioni legate al Superbonus, al bonus mobili e al bonus barriere architettoniche.
Chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi 2023?
Esistono alcuni cindividui che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. Nello specifico si tratta di soggetti:
- con reddito proveniente da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati
- che sono stati detentori solo di reddito da lavoro dipendente o pensione
- con solo reddito da lavoro dipendente o pensione più l’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati (al di fuori del comune di residenza)
- aventi soli redditi da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto, eccettuate le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale per società e associazioni sportive dilettantistiche
- con sole rendite erogate dall’Inail per invalidità permanente o per morte, borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate corrisposte ai militari di leva e indennità, comprese le indennità di accompagnamento.
Inoltre, sono esentati i contribuenti che non rientrano nei limiti di reddito, ossi i soggetti che possiedono solo reddito:
- da lavoro dipendente o assimilato più altre tipologie di reddito, per un totale uguale o inferiore a 8.176 euro
- da pensione più altre tipologie di reddito, per un totale uguale o inferiore a 8.500 euro
- da pensione più terreni ed abitazione principale e sue pertinenze, con un reddito da pensione inferiore a 7.500 euro e quello dei terreni uguale o inferiore a 185,92 euro.
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