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resto al sud 2023

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Come funziona il bando Resto al Sud 2023? Anche per alcuni territori del Nord!

SOMMARIO

Attivo ormai da anni, il bando Resto al Sud 2023 è stato confermato. Si tratta di un incentivo volto a favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e nel Centro Italia. I contributi economici previsti possono arrivare anche a 200.000 euro per le nuove attività e imprese.

Vediamo nel dettaglio come funziona Resto al Sud 2023. 

Che cosa è Resto al Sud 2023

Resto al Sud 2023 èun incentivo per gli imprenditori del Sud e Centro Italia il cui obiettivo è sostenerela nascita e la crescita di attività di liberi professionisti e imprenditori. L’incentivo è in parte a fondo perduto. 

Nle corso degli anni la suddetta misura è stata estesa a una più grande platea di beneficiari, sia in termini di età sia in termini di territorialità.

Nello specifico, Resto al Sud 2023 si rivolge a soggetti fino a 55 anni di età. Si pensi che il primo anno era rivolta agli under 36, per poi essere estesa agli under 46.
In termini di territorialità, l’incentivo ad oggi si rivolge anche ai liberi professionisti e imprenditori che hanno sede nel cosiddetto cratere sismico e alle isole minori. 

Nel dettaglio, per beneficiare di Resto al Sud 2023 occorre essere residenti in uno dei seguenti territori: 

– Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;

– comuni del cosiddetto cratere sismico situati in Lazio, Marche e Umbria;

– isole minori marine (Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio Ventotene)

– isole lagunari e lacustri, ovvero

  1. laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente, San Francesco del Deserto, Marzobetto, San Lazzaro degli Armeni;
  2. laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola di Morgo;
  3. isole del lago d’Iseo: Monte Isola;
  4. isole del lago di Garda;
  5. Comacina (lago di Como);
  6. isola d’Orta – San Giulio;
  7. isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese;
  8. isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San Giovanni

RESTO AL SUD: i requisiti

Per inoltrare la domanda di partecipazione a Resto al Sud 2023 occorre rispettare i seguenti requisiti:

  • età compresa tra 18 e 55 anni
  • residenza nei territori sopra citati (o trasferimento entro 60 giorni dall’accoglimento della richiesta di finanziamento)
  • nessun rapporto di lavoro a tempo indeterminato per l’intera durata del finanziamento
  • non essere già titolari di altra attività d’impresa alla data del 21 giugno 2017
  • se liberi professionisti, non risultare titolari di partita IVA, nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui sono chieste le agevolazioni;
  • non risultare beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
  • aver costituito o con intenzione di costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21 giugno 2017. Per le società costituende la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria

Per cosa si può richiedere?

Gli incentivi di Resto al Sud possono essere richiesti per le seguenti attività:

  • produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo
  • commercio
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).

Quali sono le spese ammissibili di Resto al Sud 2023?

Tra le spese ammissibili ci sono i seguenti costi:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

NOTA BENE: non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

A quanto equivale il contributo economico?

Resto al Sud 2023 copre fino al 100% delle spese, per un finanziamento massimo pari a 50.000 euro per ogni richiedente. Tale contributo può arrivare anche a 200.000 euro nel caso di società formate da 4 soci. Il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro per le ditte individuali con un solo soggetto proponente.

Inoltre, è previsto un aggiuntivo contributo a fondo perduto pari a:

  • 15.000 euro per le ditte indivuduali e le attività professionali svolte in forma individuale
  • fino a 40.000 euro per le società

Come inoltrare la domanda Resto al Sud 2023

Chi desidera richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud possono inviarel’apposita domandaonline attraverso il sito di Invitalia

i finanziamenti per Resto al Sud 2023 sono richiedibili fino a esaurimento delle risorse economiche disponibili. Non esistono pertanto bandi o scadenze specifiche. La valutazione dei progetti avviene entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. 

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