Questo nuovo anno ha portato novità anche alle prestazioni di lavoro occasionali. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che riguarda il libretto di famiglia e la prestazione occasionale 2023. In generale, la distinzione principale riguarda i soggetti che utilizzano i due suddetti strumenti: il libretto di famiglia per le persone fisiche, il contratto di prestazione occasionale per partite iva.
Libretto di famiglia
Il libretto di famiglia è uno strumento che può essere utilizzato solo dalla persone fisiche, sono quindi esclusi liberi professionisti e imprese. Nello specifico, serve per pagare esclusivamente le prestazioni di lavoro occasionale per:
– assistenza domiciliare a bambini e a persone anziane, malate o con disabilità
– lezioni private
– piccoli lavori domestici, di giardinaggio, pulizia o manutenzione
Contratto di prestazione occasionale 2023: chi può usarlo?
I soggetti che possono fare ricorso al contratto di prestazione occasionale 2023 sono i seguenti:
- associazioni
- amministrazioni pubbliche
- fondazioni e altri enti di natura privata
- imprenditori
- lavoratori autonomi
- professionisti
Le novità della prestazione occasionale 2023
I rapporti di lavoro occasionali sono stati oggetto di novità con la legge di bilancio 2023, soprattutto in merito ai limiti economici. Nello specifico, dal 1° gennaio 2023 ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, può erogare compensi di importo totale massimo pari a 10.000 euro per anno civile.
Questo significa che se un’impresa si avvale di più soggetti con collaborazione di prestazione occasionale, può erogare compensi nel corso dell’anno fino a 10.000 euro.
NOTA BENE: permane il limite di compenso pari a 5.000 euro totali per ciascun prestatore nel corso dell’anno civile. Così come permane il limite pari a 2.500 euro di compenso per le prestazioni totali rese da un prestatore in favore del medesimo utilizzatore.
Questo significa che un’impresa può erogare in un anno fino a 10.000 euro di compensi per prestazioni occasionali, suddivisi ovviamente in più soggetti che offrono il servizio. Ogni singolo lavoratore (prestatore) infatti può ricevere al massimo 2.500 euro all’anno dalla stessa azienda. I restanti 2.500 euro li potrà ricevere da realtà diverse.
Oltre all’innalzamento del limite economico legato alle imprese, un’altra importante novità riguarda l’estensione anche alle attività lavorative svolte nell’ambito di locali quali sale da ballo, night club e discoteche, più in generale, afferenti al codice ateco 93.29.1.
Novità prestazione occasionale 2023: numero di dipendenti
In generale, la platea degli utilizzatori del Contratto di prestazione occasionale 2023 è stata ampliata. Infatti, lo possono utilizzare anche realtà che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori a tempo indeterminato (prima tale limite era fissato a 5).
La suddetta regola si applica alle aziende alberghiere e alle strutture ricettive del turismo. Non si applica, invece, per le pubbliche amministrazioni e le società sportive.
Permane, tuttavia, l’obbligo di inviare la comunicazione preventiva delle prestazioni occasionali almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione stessa, seguendo la procedura INPS.
Novità per l’agricoltura
La nuova legge ha abrogato le disposizione che disciplinavano la prestazione occasionale nel settore agricolo. Dal 1° gennaio 2023 è infatti vietato proporre e utilizzare il contratto di prestazione occasionale 2023 per le imprese che operano nel settore dell’agricoltura.
Per approfondire il funzionamento della prestazione occasionale ti invitiamo a leggere il nostro articolo a esso dedicato, in cui troverai tutte le informazioni, comprensive di esempi pratici “Prestazione occasionale: quello che devi sapere”.