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Diritto camerale: Chi deve pagarlo e quanto costa

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Diritto camerale: Chi deve pagarlo e quanto costa

SOMMARIO

Tutto invariato rispetto allo scorso anno in materia di Diritto Camerale. Ecco quanto costa e come pagare il tributo che annualmente gli iscritti al Registro delle Imprese devono alle Camere di Commercio.

Anche per quest’anno resta applicabile la maggiorazione al costo del diritto camerale annuale da parte delle singole Camere di Commercio, come disposto con Decreto nel 2017, per finanziare “programmi e progetti per la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione di servizi alle imprese”. Vediamo come si calcola l’importo del diritto dovuto e quali sono i soggetti tenuti al pagamento.

Cos’è il diritto camerale?

Il diritto camerale è il tributo spettante alla Camera di Commercio per l’iscrizione o l’annotazione nel Registro delle Imprese dovuto obbligatoriamente dai soggetti iscritti. Il costo del diritto annuale non è per tutti uguale, ma viene stabilito con apposito Decreto Ministeriale e a seconda del contribuente può essere determinato in misura fissa ovvero in base al fatturato.

DIRITTO CAMERALE: Chi deve pagarlo?

Il diritto camerale è obbligatorio per tutti i soggetti passivi IVA tenuti all’iscrizione o annotazione nel Registro delle Imprese. Per cui saranno obbligati a versare il tributo sia coloro che sono iscritti alla sezione ordinaria, sia alla sezione speciale.

Ricordiamo quindi che devono iscriversi nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese:

  • gli imprenditori individuali che esercitano attività commerciale;
  • le società in nome collettivo, le società in accomandita semplice, le società cooperative e consortili, i consorzi;
  • le società di capitali;
  • i gruppi europei di interesse economico (GEIE);
  • le aziende speciali di enti locali e consorzi tra enti locali – previsti dalla Legge 142 del 1990;
  • gli enti pubblici economici.

I soggetti tenuti ad iscriversi nella sezione speciale del Registro invece sono:

  • le ditte individuali che esercitano attività agricola;
  • i piccoli imprenditori individuali (come gli artigiani);
  • le società semplici;
  • le società tra avvocati.

Come si determina l’importo del diritto camerale?

Come anticipato, l’importo dovuto per il versamento del diritto camerale è determinato con Decreto Ministeriale e può essere in misura fissa o variabile in base al fatturato. Per il 2018 il diritto camerale dovuto in misura fissa è il seguente:

  • € 44 per le ditte individuali iscritte o annotate nella sezione speciale (in aggiunta € 8,80 per l’unità locale);
  • € 100 per le ditte individuali iscritte nella sezione ordinaria (in aggiunta € 20 per unità locale);
  • € 100 per le società semplici non agricole (€ 20 per l’unità locale);
  • € 50 per le società semplici agricole (€ 10 per l’unità locale);
  • € 100 per le società tra avvocati previste dal D.Lgs. n. 96/2001 (€ 20 per unità locale);
  • € 15 per i soggetti iscritti al REA;

Come si calcola l’importo dovuto in base al fatturato?

Per le altre imprese iscritte al Registro delle Imprese ma diverse da quelle individuali e da quello per cui sono previste specifiche misure fisse o transitorie, l’importo del diritto camerale viene determinato applicando al fatturato dell’anno precedente le aliquote stabilite dal Decreto Ministeriale che anche per il 2018 sono:

  • per fatturato da 0 a € 100.000 il tributo è dovuto in misura fissa per € 200;
  • Aliquota dello 0,015% per fatturato oltre € 100.000 fino a € 250.000;
  • Aliquota dello 0,013% per fatturato oltre € 250.000 fino a € 500.000;
  • Aliquota dello 0,010% per fatturato oltre € 500.000 fino a € 1.000.000;
  • Aliquota dello 0,009% per fatturato oltre € 1.000.000 fino a € 10.000.000;
  • Aliquota dello 0,005% per fatturato oltre € 10.000.000 fino a € 35.000.000;
  • Aliquota dello 0,003% per fatturato oltre € 35.000.000 fino a € 50.000.000;
  • Aliquota dello 0,001% per fatturato oltre € 50.000.000 (fino ad un massimo di € 40.000,00).

L’importo da versare, determinato con l’applicazione delle aliquote al fatturato, deve essere poi ridotto del 50%: ad esempio se il fatturato è inferiore a € 100.000, l’impresa dovrà versare soltanto € 100 (ossia il 50% della misura fissa di € 200).

Quando e come si paga?

Essendo un diritto annuale, deve essere versato ogni anno direttamente presso la Camera di Commercio ovvero tramite modello F24 entro:

  • il 30 giugno di ciascun anno per le imprese già iscritte;
  • entro 30 giorni dalla presentazione dell’iscrizione al Registro delle Imprese per le nuove imprese.

Nel caso di utilizzo del Modello F24, ricordiamo che è ammessa soltanto la modalità telematica e che deve essere riportato l’anno per cui si effettua il pagamento e la provincia della CCIAA presso cui si è iscritti con il codice tributo 3850.

Cosa fare in caso di errato o mancato versamento?

Nel caso in cui non sia stato versato il diritto camerale e non siano trascorsi più di 30 giorni dalla scadenza è possibile effettuare il pagamento con l’applicazione della maggiorazione dello 0.40%.
Negli altri casi invece si può ricorrere al ravvedimento operoso per sanare l’irregolarità e pagare la sanzione e gli interessi in misura ridotta.

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