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Bollo auto non pagato: cosa succede?

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Come funziona il Bollo auto e cosa succede se non paghi

SOMMARIO

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha dichiarato prescritta la cartella Equitalia notificata a una contribuente che non aveva effettuato il pagamento del bollo auto perché trascorsi più di tre anni dalla scadenza di pagamento.

Tuttavia, mentre si vocifera che il Governo voglia aumentare il termine di prescrizione, vediamo nel dettaglio come funziona il bollo auto, come si calcola e la scadenza.

Cos’è il bollo auto?

Il bollo auto è la tassa automobilistica regolamentata a livello regionale che sono tenuti a pagare annualmente tutti i proprietari di veicoli a motore, quindi auto, moto e motorini. L’importo del bollo dipende da diversi fattori, come la potenza del veicolo, l’impatto ambientale e la regione di residenza del proprietario del veicolo.

Esistono casi di esenzione dal pagamento del bollo auto, come ad esempio per i veicoli d’epoca e in alcuni casi per le auto ibride. Il tutto dipende dalla normativa della Regione di appartenenza (ad esempio nel Lazio il bollo non è dovuto per le auto ibride nei primi tre anni).

Come si calcola il bollo auto?

Per calcolare l’importo del bollo auto dovuto è possibile utilizzare il tool gratuito Agenzia delle Entrate. La funzione permette di calcolare il bollo automezzi semplicemente inserendo la targa del veicolo. Il calcolo è effettuato sulla base delle informazioni del veicolo presenti nella banca dati del fisco. In particolare si terrà conto del tariffario adottato dalla Regione in cui risiede il proprietario del veicolo.

In alternativa, è possibile utilizzare un altro tool dell’Agenzia delle Entrate che permette di effettuare il calcolo bollo auto inserendo tutti i dati del veicolo: calcolo del bollo con la formula completa.

Infine, è possibile effettuare il calcolo del bollo automezzi utilizzando il tool gratuito presente sul sito ACI a questo link.

Quando scade il versamento del bollo auto?

Il versamento del bollo autoveicoli va effettuato ogni anno prima della scadenza, entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza. Ad esempio, se la scadenza è fissata a febbraio, il bollo va pagato entro il 31 marzo.

Per verificare quando occorre effettuare il pagamento del bollo auto è possibile:

  • verificare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate al seguente link: TOOL CONTROLLO PAGAMENTO BOLLO AUTOMEZZI. Attenzione però, il servizio è attivo per alcune regioni (Friuli Venezia Giulia, Marche, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta);
  • collegarsi al sito della propria Regione;
  • verificare sul sito dell’ACI a questo link.

Quali sono le sanzioni per pagamenti tardivi del bollo auto?

È possibile sanare il tardivo pagamento del bollo auto ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso e quindi versando il tributo omesso, gli interessi legali e le seguenti sanzioni quando il pagamento avviene:

  • entro 14 giorni dalla scadenza: 0,1% per ogni giorno di ritardo;
  • dal 15° al 30° giorno dalla scadenza: sanzione dell’1,5%;
  • oltre il 31° fino al 90° giorno dalla scadenza: sanzione dell’1,67%;
  • dal 91° giorno a 1 anno dalla scadenza: sanzione pari al 3,75%;
  • oltre 1 anno dalla scadenza: sanzione pari al 30% oltre gli interessi moratori da calcolare per ogni semestre di ritardo.

La prescrizione del bollo auto

In caso di mancato versamento, la Regione invia al contribuente un avviso di accertamento fiscale, con una diffida di pagamento degli arretrati del bollo automezzi. Affinché l’accertamento sia valido occorre che sia notificato al massimo entro la fine del 4° anno successivo a quello di riferimento della tassa stessa (ossia entro il 31 dicembre del 3° anno successivo a quello in cui è dovuto il pagamento). Decorso tale termine infatti il bollo auto è prescritto.

A tal fine la Commissione Tributaria Regionale del Molise ha fornito un importante chiarimento. Infatti, ha stabilito che per interrompere la prescrizione la data da considerare è quella di ricevimento della raccomandata da parte del contribuente e non la data di spedizione della raccomandata.

Ad esempio se il bollo automezzi scade il 31 maggio 2017 , la data da cui calcolare il triennio è il 1 gennaio 2018 e la prescrizione avviene il 31 dicembre 2021.

Con la prescrizione del bollo automezzi l’Amministrazione perde il diritto ad esigere il pagamento della somma dal contribuente e di conseguenza al trasgressore non può più essere richiesto il pagamento della tassa.

Come risolvere un avviso di accertamento?

Il contribuente che non ha pagato il bollo auto, quando riceve un avviso di accertamento o una cartella di pagamento può trovarsi in una delle due seguenti situazioni:

  • se la notifica dell’atto avviene successivamente alla scadenza dei 3 anni, ossia quando ormai il termine è prescritto, ci troviamo nella situazione indicata dalla Corte di Cassazione e quindi occorrerà richiedere lo sgravio della cartella o l’annullamento dell’avviso di accertamento;
  • al contrario, se la notifica dell’avviso o della cartella avviene prima del termine di prescrizione, sarà necessario provvedere al pagamento anche eventualmente ricorrendo ad una rateazione.

Quali le novità in arrivo?

Nel Disegno di Legge di Bilancio 2018 risultava che il Governo volesse aumentare gli anni di prescrizione portandoli a 10 anni. Il tutto per concedere molto più tempo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per recuperare le somme dovute. Tuttavia, per avere una risposta certa alla domanda ancora non c’è.

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